ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05462

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 260 del 09/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/07/2014
Stato iter:
23/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/09/2014
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/09/2014

CONCLUSO IL 23/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05462
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Mercoledì 9 luglio 2014, seduta n. 260

   PALAZZOTTO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   da alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi sulla stampa si è appreso la notizia dell'arresto di don Sergio Librizzi, direttore della Caritas di Trapani con l'accusa di concussione e violenza sessuale pluriaggravata ai danni degli immigrati che, stando alle intercettazioni pubblicate, avrebbero subito violenze sessuali e ricatti da parte del parroco in cambio di presunti suoi interventi volti ad agevolare le pratiche di regolarizzazione, per l'ottenimento dello status di rifugiato o del permesso di soggiorno non solo per gli immigrati vittime degli abusi ma in alcuni casi anche per gli scafisti;
   don Sergio Librizzi era visto come una persona importante da tutti quelli che si occupavano di immigrazione e gestione degli immigrati, dai centri di accoglienza alle cooperative apposta costituite per le case famiglia e il lavoro e secondo il gip Cersosimo avrebbe avuto coperture importanti. Infatti, dalle indagini sarebbe emerso come fatto inconfutabile e notorio come don Librizzi sia detentore di una posizione di grande potere e che lo stesso sia strettamente legato a soggetti più potenti di Trapani nonché gestore di fatto dei centri di accoglienza e del sistema di cooperative connesso;
   don Librizzi risulta essere unico ed incontrastato dominus di una complessa e articolata rete di cooperative, «ipab» e società attraverso le quali gestisce in regime monopolistico non solo i centri di accoglienza per extracomunitari ma anche l'intero universo del lavoro ad esso collegato generando e gestendo risorse e lavoro. È al vertice di una ricca fiorente e incontrastata holding finanziata con denaro pubblico che gestisce per intero il business dell'assistenza ai migranti;
   per gli inquirenti monsignore Sergio Librizzi avrebbe abusato del suo ruolo di componente della commissione territoriale e si sarebbe mosso sempre con determinazione per ostacolare e danneggiare i pochi coraggiosi che hanno avuto la forza di tentare di opporsi alle sue reiterate malefatte con intimidazioni, minacce e aggressioni con il chiaro effetto di creare intorno allo stesso l'aura di soggetto intoccabile e impunibile;
   dalla stampa si apprende inoltre dell'esistenza di una serie di denunce e testimonianze contro il parroco, come quella di un dipendente di uno dei centri di accoglienza nei quali don Librizzi si sarebbe mosso con «autorità», il quale avrebbe detto come le notizie delle periodiche ispezioni sarebbero arrivate per tempo e sarebbe stato lo stesso don Librizzi, ogni volta, a preannunciare le ispezioni, così da avere il tempo necessario a mettere ogni cosa al suo posto. O come quella di una ragazza che si occupa di migranti, che si sarebbe attivata per aiutare un immigrato vittima delle pressioni del prete e che avrebbe ricevuto una busta con un proiettile. O come la denuncia di un'altra ragazza che sembrerebbe aver ricevuto minacce mentre si apprestava a denunciare un caso di presunta malasanità. Un'altra testimone ha invece raccontato ai pubblici ministeri di una minaccia ricevuta dopo aver cercato di aiutare un immigrato che sosteneva di aver subito una violenza sessuale dallo stesso sacerdote;
   stando alle ricostruzioni dell'accusa quindi, gli assistenti e i mediatori culturali avrebbero lavorato nei centri solo se graditi al prete e addirittura molti di quelli che avrebbero voluto sporgere denuncia sarebbero stati invitati a desistere;
   a parere degli interroganti i fatti sopra esposti, qualora accertati dalla magistratura, sono da ritenersi di una gravità assoluta e vanno condannati e stigmatizzati da parte delle istituzioni democratiche, che non posso tollerare l'esistenza di tali comportamenti inqualificabili messi in atto tra l'altro nei confronti di soggetti deboli e ricattabili come gli immigrati, costretti nella fattispecie a subire abusi sessuali in cambio di permessi di soggiorno o dietro il ricatto di un rimpatrio immediato;
   dall'inchiesta in corso oltre all'aspetto, seppur aberrante, legato ai presunti abusi sessuali che vanno accertati, perseguiti e puniti, emerge con preoccupazione l'esistenza di un vero e proprio sistema di affari e prevaricazioni dietro agli sbarchi e alla gestione dell'accoglienza degli immigrati a Trapani, dalle informazioni date in anticipo sulle ispezioni al rilascio dei permessi di ingresso nei centri solo a persone considerate fidate o dopo mesi dalla richiesta e dopo ripetute insistenze, al controllo diretto delle cooperative che gestiscono i centri;
   è di tutta evidenza che Don Librizzi abbia potuto agire solo grazie ad una fitta rete che, tramite comportamenti ed omissioni, gli ha consentito di operare come vero dominus dell'accoglienza e che, quindi, agli eventuali profili di responsabilità penale si accompagnino gravissime responsabilità oggettive in capo a tutti i soggetti aventi ruoli di gestione e di controllo dell'attività legata all'accoglienza dei migranti ed alle procedure di riconoscimento del diritto d'asilo e della protezione sussidiaria –:
   se il Ministro non ritenga opportuno, per quanto di competenza, avviare immediatamente un'ispezione per verificare l'esistenza di comportamenti scorretti e contrari alla legge da parte di don Librizzi ed eventuali altre irregolarità nella gestione dei centri per l'accoglienza, identificazione ed espulsione della provincia di Trapani;
   quali iniziative il Ministro intenda assumere nelle more della definizione del procedimento penale, sulla base del principio di precauzione, per assicurare il buon andamento e la regolarità nella gestione dei centri per migranti e nelle procedure per il riconoscimento di status di rifugiato nella provincia di Trapani.
(4-05462)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 settembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 296
4-05462
presentata da
PALAZZOTTO Erasmo

  Risposta. — Il 24 giugno 2014, è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, per i reati di concussione e abuso sessuale, nei confronti di don Sergio Librizzi, parroco della chiesa di San Pietro, a Trapani, direttore della Caritas diocesana e membro supplente della locale commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale.
  Il provvedimento restrittivo e le gravi ipotesi di reato alla base dell'ordinanza hanno suscitato una vasta eco nell'opinione pubblica e negli organi d'informazione locali, poiché il sacerdote costituiva un punto di riferimento negli ambienti del volontariato e dell'associazionismo cattolico.
  Nella conferenza stampa in cui ha annunciato l'arresto, il Procuratore della Repubblica di Trapani ha rilevato che gli abusi di cui è accusato il religioso sarebbero stati compiuti facendo ricorso a condizionamenti e pressioni nei confronti di immigrati non comunitari, in condizione di evidente sudditanza psicologica.
  La curia di Trapani ha immediatamente revocato tutti gli incarichi pastorali già affidati al sacerdote, mentre il presidente della commissione territoriale ha formalizzato al sindaco di Trapani la richiesta di designare un sostituto quale membro supplente in rappresentanza della conferenza Stato-città.
  Per quanto riguarda l'influenza del religioso sulla rete locale delle strutture di accoglienza e assistenza per immigrati, si assicura che i centri attivati negli ultimi otto mesi – una trentina di strutture (centri di accoglienza straordinari) istituite per fronteggiare la straordinaria intensificazione degli sbarchi – sono stati affidati in gestione ad operatori del privato sociale o esercenti di servizi turistici e alberghieri, che in passato non avevano avuto interessi nelle attività in questione.
  Le relazioni intrattenute dal sacerdote, invece, sono riferibili all'attività dei pochi gestori attivi da parecchi anni nel settore, che peraltro non hanno significativamente ampliato la loro presenza nella recente fase di reperimento di nuove strutture, attivate in via di urgenza dalla locale prefettura.
  Al momento non è possibile fornire ulteriori informazioni sui punti toccati nell'interrogazione, in quanto la vicenda è tuttora oggetto di attività investigative, sulle quali vige il più stretto segreto di indagine.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TRAPANI,TRAPANI - Prov,SICILIA

EUROVOC :

migrante

aiuto sociale

aiuto alle vittime

diritto di soggiorno

espulsione