ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05444

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 259 del 08/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 08/07/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/07/2014
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 08/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 08/07/2014
MINISTERO DELLA SALUTE 08/07/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/09/2014
Stato iter:
24/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/05/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/05/2016

CONCLUSO IL 24/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05444
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Martedì 8 luglio 2014, seduta n. 259

   SORIAL, ALBERTI, COMINARDI e BASILIO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   come sottolineato dall'interrogante con una interrogazione presentata l'11 giugno 2013 tutt'ora senza risposta, nella città di Brescia esiste da anni un'emergenza sanitaria e ambientale di contaminazione diffusa da PCB (policlorobifenili) e diossine, che interessa vaste aree collocate nel comune di Brescia, limitrofe alla ex-fabbrica Caffaro, dove vivono più di 25 mila tra uomini, donne e, naturalmente anche bambini, che, sono a tutt'oggi a rischio di contaminazione da PCB e diossine;
   l'assorbimento di PCB e diossine è pressoché inevitabile visto che avviene soprattutto a mezzo dell'assunzione di alimenti di origine vegetale ed animale, prodotti nell'area interessata, e le ricerche effettuate dall'ASL di Brescia riportano, valori anche 10/20 volte maggiori quelli normali di assorbimento a carico dell'organismo umano, nei cittadini residenti presso i terreni interessati, come conseguenza diretta dei tremendi valori d'inquinamento ambientale nei terreni, superiori anche di 5000 volte quelli normali fissati dal decreto ministeriale n. 471 del 1999 (livelli per le aree residenziali pari a 0,001 mg/kg, successivamente modificato in 0,060 mg/kg), denunciati dalle ricerche effettuate dall'ARPA di Brescia su mandato del comune di Brescia;
   tale inquinamento è dovuto principalmente alle attività pregresse dello stabilimento chimico Caffaro Spa attualmente di proprietà della società Chimica Emilio Fedeli Spa, attivo dall'inizio del 1900 nella produzione di vari composti derivati dal cloro, ora in disuso, che dagli anni trenta fino a metà degli anni ’80 ha prodotto migliaia di tonnellate del pericoloso cancerogeno PCB, sversandone centinaia di tonnellate allo stato puro nell'ambiente circostante;
   nel corso della trasmissione di RaiTre «Presa Diretta» del 31 marzo 2013 sono stati riportati i dati di una recente indagine condotta da un epidemiologo di Mantova, dottor Paolo Ricci, su dati ufficiali dell'Istituto superiore di sanità, che sottolineano un significativo aumento nella popolazione bresciana rispetto al resto del Nord Italia di tumori al fegato (+58 per cento), tumori al seno (+26 per cento), linfomi non-Hodgkin (+20 per cento), aumento che, secondo l'epidemiologo, sarebbe in stretta relazione con il forte inquinamento da PCB di cui sopra;
   la pericolosità dei PCB e le loro potenzialità tossiche sono tristemente note dagli anni settanta: l'esposizione ai PCB al di sopra dei limiti evidenziati dalla ricerca medico-scientifica e definiti dal legislatore, avrebbe effetti patogeni di vario tipo: alterazioni al funzionamento di fegato e pancreas, alterazioni a carico del sistema immunitario, fino al loro grave e riconosciuto effetto cancerogeno (IARC 2013);
   il nuovo rapporto «Sentieri» dell'Istituto superiore di sanità e dell'Airtum (Associazione italiana registri tumori), che ha indagato il rapporto tra malattie e inquinamento in 44 siti di interesse nazionale, conferma l'eccesso di tumori nella popolazione del sito Brescia-Caffaro rispetto al resto del nord Italia ed evidenzia che la coerenza di fondo tra le indicazioni fornite dai dati di incidenza e di ospedalizzazione e, in misura minore, dai dati di mortalità, corrobora l'ipotesi di un contributo dell'esposizione a PCB all'eziologia di queste patologie nella popolazione di Brescia;
   nelle conclusioni dello studio «Sentieri» si afferma che: «Sempre grazie alle analisi dell'incidenza oncologica e dei ricoverati, a Brescia-Caffaro sono stati osservati eccessi per le sedi tumorali che la valutazione della IARC del 2013 associa certamente (melanoma) o probabilmente (tumore della mammella, linfomi non-Hodgkin) con i PCB (policlorobifenili), principali contaminanti nel sito» e ancora: «In alcuni SIN lo studio SENTIERI, seppure di natura descrittiva, fornisce dati sufficienti per non differire azioni di bonifica/mitigazione, come per esempio nei SIN di Biancavilla e Brescia-Caffaro.»;
   Francesco Vassallo, direttore sanitario di Asl Brescia, ha dichiarato al giornale BresciaOggi che «l'incidenza grezza è aumentata perché la popolazione è invecchiata, complice l'aumento dell'aspettativa di vita»;
   il responsabile dell'Osservatorio epidemiologico dell'Asl di Brescia, Michele Magoni ha dichiarato alla stampa come gli studi sulla correlazione tra PCB e tumori siano contrastanti. «I PCB sono sostanze tossiche la loro definizione come cancerogeni è invece più controversa ed è nel 2013 che la Iarc (l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) li ha classificati come cancerogeni certi per il melanoma; permangono quali probabili cancerogeni per il linfoma-NH e per il tumore della mammella» – dichiara Magoni e continua – «L'Asl non intende certo negare l'effetto dei PCB – afferma il responsabile dell'Osservatorio locale – ma neppure può affermare di aver trovato tali effetti quando ciò non corrisponde alla realtà»;
   il direttore dell'ASL di Brescia ha annunciato di voler istituire un nuovo osservatorio sulla situazione sanitaria del capoluogo lombardo e il dottor Paolo Ricci, a proposito di tale annuncio, ha risposto: «Dopo 15 anni è ora che vi sia un rinnovamento ai vertici dell'Asl di Brescia. (...) sarebbe opportuno fossero altri gli interlocutori locali dell'Iss per continuare il lavoro di monitoraggio e di studio del sito Caffaro. Persone che non hanno avuto nulla a che fare con la gestione di questi ultimi anni»;
   i Comitati ambientalisti che operano da anni sul territorio di Brescia (Comitato per l'Ambiente Brescia Sud, Medicina Democratica, SOS Scuola, Comitato popolare contro l'inquinamento «zona Caffaro», Rete Antinocività Brescia, Coordinamento Comitati ambientalisti Lombardia, Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro Storico) hanno inviato una lettera al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Presidente di ISPRA, al Ministro della salute, al presidente dell'ISS, al presidente di regione Lombardia, avente per oggetto: «Sin Brescia Caffaro – Inadeguatezza della Dirigenza dell'Asl di Brescia nella gestione del caso Caffaro: gravi omissioni e mistificazioni della “Guida al cittadino” della stessa Asl che si aggiungono alle inottemperanze, già denunciate, in relazione alle deroghe delle CSC da 10 a 80 volte senza analisi di rischio sito specifica» e hanno chiesto dunque un rinnovo dei vertici ASL, colpevoli, secondo loro, di avere sottovalutato il problema dei PCB in questi ultimi 15 anni, e di non avere istituito un comitato scientifico super partes e in cui fossero presenti i maggiori esperti, nazionali e internazionali, in tema di PCB e diossine;
   il 29 settembre 2009 veniva sottoscritto l'Accordo di programma «per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e successiva bonifica nel sito di interesse nazionale di Brescia Caffaro», nel quale veniva disciplinato l'impiego delle predette risorse nonché individuati i soggetti attuatori dei pertinenti interventi (Enti locali territoriali. Asl di Brescia, Istituto superiore di sanità, Arpa Lombardia e Sogesid SpA, quale soggetto pubblico in house);
   in data 15 novembre 2013 il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare: Marco Flavio Cirillo, relazionava: «Relativamente alle problematiche connesse alla bonifica dei terreni e della falda idrica, più direttamente di competenza di questo Dicastero, valga ricordare di aver già stanziato a tali fini risorse per complessivi euro 6.752.727,00 (a valere sul decreto ministeriale n. 308 del 2006) già trasferiti alla regione Lombardia nel mese di marzo del 2011 (...) Corre l'obbligo, tuttavia, di evidenziare che le aree interessate dagli interventi di bonifica di competenza pubblica previsti nel citato Accordo costituivano solo una parte dell'intero perimetro del SIN. Tenuto conto, poi, delle problematiche legate alle limitazioni di spesa imposte dal Patto di stabilità, è stato possibile individuare in maniera definitiva i soggetti attuatori degli interventi disciplinati dal predetto Accordo di programma solo in data 25 ottobre 2012. E così, ad oggi, questa amministrazione, unitamente alla regione Lombardia, ha stipulato i previsti atti convenzionali con la Asl di Brescia, l'Istituto superiore di sanità, l'Arpa Lombardia e la Sogesid SpA. È in corso di realizzazione, altresì, l'intervento concernente la “Messa in sicurezza di emergenza e progettazione della bonifica dei terreni delle aree agricole nel comune di Brescia” la cui attuazione è stata demandata alla regione Lombardia, nonché gli ulteriori interventi previsti nei comuni di Passirano e Castegnato» –:
   se i Ministri in indirizzo siano al corrente dei fatti esposti in premessa e se non intendano attivarsi, per quanto di competenza, affinché sia fatta chiarezza sulla gestione passata, presente e futura del SIN Brescia-Caffaro con specifico riferimento all'attività della dirigenza dell'ASL competente per territorio, per quella che è una grave emergenza sanitaria e ambientale affinché sia difeso il fondamentale diritto alla salute dei cittadini coinvolti;
   se non intendano adoperarsi per fare chiarezza su come siano stati utilizzati ad oggi gli stanziamenti trasferiti agli enti preposti e quali somme non ancora utilizzate siano a loro disposizione;
   se non considerino necessario fare luce su quali interventi necessari siano già stati effettuati e quali siano previsti in carico ad Asl di Brescia, l'Istituto superiore di sanità, l'Arpa Lombardia e la Sogesid spa e a che punto siano gli interventi concernenti la «Messa in sicurezza di emergenza e progettazione della bonifica dei terreni delle aree agricole nel comune di Brescia» nonché gli ulteriori interventi previsti nei comuni di Passirano e Castegnato;
   se non ritengano opportuno attivarsi urgentemente per fermare da subito lo sversamento degli inquinanti dallo stabilimento bresciano della ex Caffaro;
   se non si consideri, altresì, urgente attivarsi affinché sia effettuata la completa bonifica dei terreni e della falda idrica, specificando modalità e tempi di implementazione e facendo chiarezza sull'ammontare delle risorse finanziarie disponibili per la riqualificazione dei siti inquinati di interesse nazionale. (4-05444)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 maggio 2016
nell'allegato B della seduta n. 630
4-05444
presentata da
SORIAL Girgis Giorgio

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alle criticità ambientali del sito di bonifica di interesse razionale di «Brescia Caffaro», sulla base degli elementi acquisiti dagli enti territoriali competenti, si rappresenta quanto segue.
  Con l'articolo 14 della legge n. 179 del 2002 è stato aggiunto all'elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale (SIN), di cui alla legge n. 426 del 1998, il sito di «Brescia-Caffaro» (aree industriali e relative discariche da bonificare).
  Tale inclusione trova la sua motivazione nelle evidenze di contaminazione diffusa da metalli pesanti e polielorobifenili (PCB) riscontrata nel territorio del comune di Brescia, in particolare in prossimità dello stabilimento Caffaro, e soprattutto nel rinvenimento di elevate concentrazioni di Pcb negli alimenti prodotti nella zona e nel sangue delle persone residenti.
  Il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 24 febbraio 2003 ha definito una triplice perimetrazione del Sin, che si sviluppa prevalentemente a sud dello stabilimento Caffaro, seguendo il sistema delle rogge:
   perimetrazione matrice ambientale suolo;
   perimetrazione matrice ambientale acque sotterranee;
   perimetrazione sistema delle rogge.

  Le indagini di caratterizzazione eseguite all'interno della perimetrazione del Sin di «Brescia-Caffaro» hanno evidenziato una grave situazione di inquinamento nei terreni superficiali, nelle acque di falda, nelle acque superficiali delle rogge e nei sedimenti delle rogge stesse.
  Oltre alla predetta contaminazione da Pcb, Pcdd/Pcdf, è stata infatti rilevata la presenza di ulteriori contaminanti, quali:
   per i suoli: metalli (arsenico, antimonio, mercurio, nichel, piombo ed alluminio), IPA, alifatici clorurati cancerogeni, clorobenzeni e fitofarmaci;
   per le acque di falda: cromo VI, mercurio, Mtbe, solventi clorurati, IPA, clorobenzeni, fitofarmaci ed idrocarburi totali.

  Tanto premesso, con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, adottato ai sensi dell'articolo 4-ter, comma 2, del decreto-legge n. 145 del 2013, il 17 giugno 2015, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, e registrato alla Corte dei conti il 31 agosto 2015, il dottore Roberto Morelli è stato nominato commissario straordinario delegato al fine di coordinare, accelerare e promuovere la progettazione degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica nel sito contaminato di interesse nazionale «Brescia-Caffaro».
  Si fa presente, inoltre, che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha stanziato risorse finanziarie a favore del sito di interesse nazionale di «Brescia Caffaro», per un ammontare complessivo di euro 13.069.806,00 ripartiti come segue.
  I. euro 6.752.727,00 a valere sui fondi ministeriali del decreto ministeriale n. 308 del 2006; il predetto importo è stato trasferito alla regione Lombardia in data 14 aprile 2011 e disciplinato nell'accordo di programma del 29 settembre 2009.
  Al predetto accordo di programma è stata data attuazione mediante la sottoscrizione degli atti convenzionali di seguito elencati: a) convenzione Ministero dell'ambiente – regione Lombardia – comune di Brescia – Sogesid S.p.a. (soggetto attuatore) del 24 aprile 2013, il cui valore ammonta a complessivi euro 3.900.000,00; b) convenzione Ministero dell'ambiente – regione Lombardia – istituto superiore di sanità (soggetto attuatore) dell'8 maggio 2013, il cui valore ammonta a complessivi euro 1.000.000,00; c) convenzione Ministero dell'ambiente – regione Lombardia – Asl di Brescia (soggetto attuatore) del 24 aprile 2013, il cui valore ammonta a complessivi euro 100.000,00; d) convenzione Ministero dell'ambiente – regione Lombardia – ARPA Lombardia (soggetto attuatore) del 22 maggio 2013, il cui valore ammonta a complessivi euro 152.727,00. All'accordo di programma è stata data attuazione anche mediante l'attribuzione di: e) euro 450.000,00 al comune di Passirano (soggetto attuatore degli interventi ricadenti nel proprio territorio comunale); f) euro 600.000,00 al comune di Castegnato (soggetto attuatore degli interventi ricadenti nel proprio territorio comunale).
  II. Euro 1.106.064,00 di risorse ordinarie del Ministero dell'ambente e della tutela del territorio e del mare: tali risorse sono state trasferite alla regione Lombardia in data 8 novembre 2013 e destinate alla prosecuzione degli interventi di bonifica del Sin di «Brescia Caffaro».
  Gli interventi da finanziare con le citate risorse, che sono stati individuati dalla regione Lombardia quali prioritari, sono i seguenti: comune di Castegnato: euro 350.450,00 per il completamento del primo stralcio di interventi sulla discarica Pianera; b) comune di Passirano: euro 186.356,71 per il completamento del piano di caratterizzazione dell'area della discarica Vallosa; c) Sogesid S.p.a.: euro 500.000,00 a integrazione delle risorse assegnate per la messa in sicurezza di emergenza delle rogge; al riguardo, si segnala che in data 1o aprile 2015 è stato sottoscritto, tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la regione Lombardia, il comune di Brescia e la Sogesid S.p.a., l'atto integrativo alla convenzione stipulata in data 24 aprile 2013); d) Asl Brescia: euro 69.257,29 per un progetto di valutazione del passaggio di contaminanti nelle produzioni agricole delle aree interessate dall'inquinamento della Caffaro. Sul punto, si segnala che l'utilizzo del citato importo è subordinato alla stipula di una convenzione attuativa da sottoscrivere tra la regione Lombardia e Asl di Brescia.
  III. Euro 2.000.000,00 di risorse ordinarie del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: tali risorse sono state impegnate a favore della regione Lombardia in data 5 settembre 2014.
  IV. Euro 1.500.000,00, di risorse ad oggi in perenzione amministrativa, rinvenienti dalla programmazione del II atto integrativo all'accordo di programma quadro «ambiente e energia» del 23 dicembre 2008 (destinate alla bonifica Campo Calvesi e dei parchi pubblici di proprietà del comune di Brescia).
  V. Euro 1.711,015,00, di risorse stanziate con decreto del settembre 2015, in favore del Commissario straordinario delegato per la prosecuzione degli interventi di bonifica nei Sin di «Brescia Caffaro».
  Da ultimo, si segnala che la regione Lombardia, nel corso dell'anno 2014, ha segnalato un fabbisogno di 50 milioni poi rideterminato nel 2015 dalla medesima in 40 milioni destinare alla prosecuzione dei predetti interventi di messa in sicurezza delle rogge. Al riguardo, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha avviato le necessarie interlocuzioni con la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, per il reperimento delle risorse nell'ambito degli interventi in materia ambientale, finanziati dal fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) all'interno della programmazione 2014-2020, di cui all'articolo 1, commi 6 e 7, della legge n. 147 del 27 dicembre 2014 (legge di stabilità 2014).
  Inoltre, per quanto riguarda le attività e gli interventi previsti in carico alla Asl Brescia, ferma restando la competenza dell'azienda sanitaria, si rappresenta quanto segue.
  L'Asl di Brescia ha trasmesso a questo Ministero gli elaborati «Convenzione del 24 aprile 2013 stipulata tra MATTM, regione Lombardia e Asl Brescia – Relazione sullo stato di avanzamento al 27 novembre 2014» e «Convenzione del 24 aprile 2013 stipulata tra MATTM, regione Lombardia e Asl Brescia – relazione sullo stato di avanzamento al 26 maggio 2015», contenenti lo stato di avanzamento delle attività rispetto al piano operativo e al crono programma, definiti nella Convenzione del 24 aprile 2013. Le attività prevedono valutazioni epidemiologiche (studio caso-controllo sui linfomi non Hodgkin e melanomi) e attività di biomonitoraggio e monitoraggio delle matrici alimentari (orto sperimentale). L'elaborazione e valutazione dei dati nonché la relazione finale sono previste per il primo trimestre 2016 e, non appena si sarà completata tale analisi, verranno informati tutti i soggetti interessati.
  Per quanto concerne gli interventi in carico all'Arpa Lombardia, si rappresenta quanto segue.
  Il predetto accordo di programma del 29 settembre 2009 prevede, tra l'altro, il monitoraggio della qualità delle acque di falda nel sito di interesse nazionale, mediante predisposizione e attuazione di un piano di monitoraggio periodico ed il soggetto attuatore individuato e Arpa Lombardia. Il rappresentante di Arpa Brescia ha illustrato i risultati del monitoraggio nel corso della conferenza di servizi istruttoria del 22 luglio 2015. I dati ambientali raccolti sono disponibili sul sito web istituzionale di Arpa Brescia.
  La stessa conferenza di servizi istruttoria del 22 luglio 2015 ha preso atto dei risultati dei monitoraggi del giugno 2014 ed ha chiesto alla provincia di Brescia di fornire un aggiornamento dei procedimenti avviati e conclusi per l'individuazione dei soggetti responsabili della contaminazione delle acque di falda, anche alla luce della relazione presentata da Arpa. Sul punto, appena acquisiti ulteriori elementi, verranno informati tutti i soggetti interessati.
  Per quanto riguarda gli interventi in carico all'ISS, si rappresenta quanto segue.
  Il citato accordo di programma del 29 settembre 2009 prevede, altresì, valutazioni epidemiologiche e attività di biomonitoraggio e monitoraggio delle matrici alimentari. I soggetti attuatori sono ISS e le competenti Asl. Per le predette attività sono state sottoscritte le due convenzioni con ISS e Asl Brescia.
  Al riguardo, si fa presente che l'ISS ha chiesto una proroga della Convenzione al 24 aprile 2016. La richiesta di proroga è stata motivata con la necessità di completare le attività in essere, strettamente correlate alle attività svolte dalla Asl Brescia che a sua volta ha chiesto la proroga.
  Per quanto riguarda gli interventi in carico alla Sogesid S.p.a., si rappresenta quanto segue.
  La società Sogesid S.p.a. è stata individuata come soggetto attuatore dell'intervento di cui alla lettera A dell'accordo di programma del 29 settembre 2009, relativo allo «studio di fattibilità per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda» nell'area perimetrata del Sin «Brescia-Caffaro».
  Nell'ambito dello studio di fattibilità, Sogesid S.p.a. ha elaborato un modello idrogeologico che è stato illustrato nella conferenza di servizi del 14 ottobre 2014. La successiva conferenza di servizi istruttoria del 10 dicembre 2014 ha richiesto a Sogesid S.p.a. di trasmettere al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nei tempi tecnici strettamente necessari, l'elaborato relativo al modello idrogeologico già illustrato nella conferenza di servizi del 14 ottobre 2014, per il successivo invio ad Arpa Brescia così da garantire il costante aggiornamento del modello idrogeologico, sulla base dei dati di monitoraggio acquisiti. Tale documentazione, per il tramite della direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque di questo dicastero, è stata trasmessa all'Arpa di Brescia.
  La conferenza di servizi istruttoria del 22 luglio 2015 ha preso atto dell'elaborato «Modello numerico di flusso della falda e di trasporto degli inquinanti del SIN Brescia Caffaro» e ha chiesto a Sogesid S.p.a. di trasmettere l'ulteriore documentazione descrittiva a supporto del modello, entro il 31 luglio 2015, nonché lo «Studio di fattibilità per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda», entro settembre 2015.
  Inoltre, Sogesid S.p.a. ha trasmesso anche il progetto «messa in sicurezza di emergenza delle Rogge ricomprese nel SIN Brescia-Caffaro – I Stralcio (Rev. 0)» di cui alla lettera C dell'Accordo di Programma del 29 settembre 2009, che è stato esaminato dalla conferenza di servizi istruttoria del 10 dicembre 2014, che ha chiesto un elaborato progettuale integrato sulla base delle osservazioni formulate dalla conferenza dei servizi stessa.
  La conferenza di servizi istruttoria del 22 luglio 2015 sulla revisione della «Messa in sicurezza di emergenza delle rogge ricompre nel SIN Brescia-Caffaro – I stralcio funzionale» ha formulato a Sogesid s.p.a. alcune osservazioni delle quali tenere conto in fase di progettazione esecutiva.
  La Sogesid s.p.a. ha poi trasmesso il report sintetico dello stato di attuazione delle attività come da convenzione sottoscritta in data 24 aprile 2013, nel quale ha indicato come termine previsto per la realizzazione dell'intervento di messa in sicurezza delle rogge il mese di ottobre 2016.
  La Sogesid s.p.a. ha infine trasmesso gli elaborati progettuali relativi alla «Messa in sicurezza di emergenza delle rogge ricompense nel SIN Brescia-Caffaro — II stralcio funzionale», che saranno esaminati dalla conferenza di servizi programmata nel corso del 2016. Sul punto, appena acquisiti ulteriori elementi, verranno informati tutti i soggetti interessati.
  Tanto esposto, si fa presente che in data 23 febbraio 2016 si è tenuta la suddetta conferenza di servizi istruttoria/decisoria. In tale circostanza il commissario straordinario del SIN ha fornito un aggiornamento in merito allo stato di avanzamento degli interventi di caratterizzazione, monitoraggio ambientale, messa in sicurezza e bonifica previsti dall'accordo di programma del 29 settembre 2009 e, in particolare, ha riepilogato la rimodulazione dei finanziamenti stabilita in data 13 ottobre 2015 dal Comitato di indirizzo dell'accordo di programma.
  Nel corso della conferenza di servizi, inoltre, sono stati esaminati n. 5 elaborati; è stato approvato il progetto bonifica delle acque di falda dell'area Finmeccanica (ex OTO Melara); è stato dato parere favorevole all'avvio delle attività per la messa in sicurezza delle rogge — II stralcio funzionale (Soggetto attuatore Sogesid s.p.a.), ed è stata chiesta una implementazione dello studio di fattibilità per la bonifica della falda dell'intero Sin (soggetto attuatore Sogesid s.p.a.).
  Allo stato attuale rimangono da affrontare ancora talune questioni problematiche e, in particolare, si segnala che è allo studio della regione una proposta di riperimetrazione del Sin, non ancora formalizzata.
  Con riferimento, invece, alla possibile delocalizzazione della Caffaro Brescia S.r.l. dal sito di Brescia, sono in corso approfondimenti tra il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare al fine di far fronte alle criticità di carattere industriale, occupazionale ed ambientale connesse a tale annunciata delocalizzazione.
  Alla luce delle informazioni esposte, ed al fine di individuare e sollecitare ogni possibile modalità di messa in sicurezza del sito in parola, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a svolgere un'attività di monitoraggio e sollecito nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, anche al fine di valutare eventuali ed ulteriori interventi da parte di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BRESCIA,BRESCIA - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

malattia

inquinamento chimico

rifiuti chimici

sostanza pericolosa

disastro naturale

regione agricola

servizio sanitario nazionale