ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05407

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 257 del 04/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: LACQUANITI LUIGI
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 04/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 04/07/2014
MINISTERO DELL'INTERNO 04/07/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/09/2014
Stato iter:
17/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2014
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2014

CONCLUSO IL 17/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05407
presentato da
LACQUANITI Luigi
testo di
Venerdì 4 luglio 2014, seduta n. 257

   LACQUANITI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   in data 30 giugno 2014 si è verificato un episodio di sversamento di circa 200 litri di gasolio nel lago di Garda, a Desenzano del Garda, in località «Maratona». Con grande tempestività sono intervenuti i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco, i tecnici dell'ARPA, i mezzi del Consorzio «Garda 1», la polizia locale. Le misure adottate hanno permesso, a quanto consta all'interrogante, di circoscrivere i danni e riassorbire il carburante, e la situazione è stata normalizzata come ha assicurato il sindaco di Desenzano, Rosa Leso;
   questo è stato solo l'ultimo di una serie di episodi che in un mese hanno provocato l'intervento dei battelli chiamati a limitare i danni causati dallo sversamento di carburante nel Lago di Garda;
   in data 15 giugno, nei pressi di Salò, un altro sversamento di circa 300 litri di carburante induceva la cittadinanza e i turisti a rivolgersi immediatamente alle autorità locali. Queste ultime, intervenivano tempestivamente con l'ausilio dei vigili del fuoco e dei mezzi di soccorso del Consorzio «Garda Uno» e della Guardia costiera, e il danno ambientale veniva riassorbito;
   in data 7 giugno l'incendio di un'imbarcazione a Manerba del Garda e il successivo affondamento provocava l'intervento dei mezzi di soccorso e di prevenzione dell'inquinamento;
   un altro episodio simile il 10 giugno al porto di Moniga del Garda per un'altra barca affondata;
   tutti questi episodi si verificano in una zona geografica particolarmente pregiata sotto il profilo ambientale, dotata di un microclima rinomato, con colture autoctone rilevanti, e tuttavia già oggetto nel tempo di svariate forme di aggressione al territorio. È di soli pochi giorni fa la proroga del divieto di vendita di anguille pescate nel Garda, provvedimento che il Ministero della salute aveva già deliberato nel 2011, per la rilevata concentrazione di diossine e policlorobifenili su campioni ittici della specie  –:
   se non si intenda procedere a controlli urgenti e immediati per verificare come prevenire tali eventi;
   se sia intenzione del Governo assumere iniziative, per quanto di competenza, per assicurare il tempestivo ed efficace intervento nel caso dovessero ripetersi nuovamente accadimenti simili ai suddetti.
(4-05407)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 351
4-05407
presentata da
LACQUANITI Luigi

  Risposta. — In riferimento al tema trattato con l'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, appare preliminarmente opportuno precisare che nessuna diretta competenza o responsabilità concernenti le questioni poste dall'interrogante sono riconducibili ad attività istituzionalmente rimesse allo scrivente Ministero. Per questo motivo tutti gli elementi conoscitivi sono stati acquisiti, nel corso di una apposita istruttoria, dalla prefettura di Brescia e dall'Arpa Lombardia.
  In tale occasione è stato riferito in particolare, che i parametri chimici che potrebbero risultare problematici per il lago di Garda, sulla base delle pressioni insistenti sul suo bacino, risultano da anni sottoposti al monitoraggio dell'Arpa della Lombardia, in ottemperanza a precise disposizioni normative.
  In effetti, nel corso del 2011, si è riscontrata nelle stazioni monitorate una concentrazione massima di mercurio (il cui controllo è previsto con frequenza bimestrale) superiore al limite stabilito dalle disposizioni in materia di «monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale» (decreto legislativo n. 152 del 2006 e decreto ministeriale n. 260 del 2010). Tale situazione è rimasta circoscritta al 2011 non essendosi registrati superamenti del limite di concentrazione per detta sostanza nei successivi anni 2012 e 2013.
  È stato precisato, che nello stesso anno 2011, a seguito della contaminazione rinvenuta nelle anguille pescate nel lago di Garda, il dipartimento Arpa di Brescia ha condotto un'indagine specifica avente ad oggetto la ricerca di PCB, diossine, furani, IPA e metalli nelle acque e nei sedimenti del suddetto lago. Va rilevato che le analisi effettuate nel mese di novembre 2010 su alcuni campioni di fauna ittica del lago di Garda, avevano evidenziato la presenza di concentrazioni di PCB, diossine-simili superiori al limite fissato dal regolamento CE 188/2006 per la sua commercializzazione e consumo umano. Secondo la relazione conclusiva, non si hanno evidenze di una significativa contaminazione delle acque da diossina, furani e PCB; al contrario, l'esame dei sedimenti ha mostrato un inquinamento di tipo localizzato e generalmente contenuto, segno evidente di inquinamento pregresso.
  Per quanto riguarda i recenti episodi di sversamento di idrocarburi, verificatosi nei mesi di giugno e luglio scorsi, che hanno in particolare interessato le aree prossime a Salò e a Desenzano, è stato precisato che rimane ferma la competenza della provincia ai sensi della legge regionale Lombardia n. 26 del 2003, per quanto attiene l'asportazione e lo smaltimento degli idrocarburi immessi nelle acque dei laghi e dei fiumi, qualora i responsabili della contaminazione non vi provvedano, ovvero, non siano individuabili, anche se l'Arpa abbia spesso effettuato degli interventi nell'ambito del servizio di pronta disponibilità.
  Più precisamente, il 30 giugno 2014, in tarda serata, in località «Maratona» di Desenzano sul Garda, si verificava uno sversamento massivo di idrocarburi nel lago. Interveniva, quindi, il battello «spazzino», veniva sistemata una barriera galleggiante contenitiva all'imbocco del porto e si provvedeva all'applicazione di disgreganti per idrocarburi sulle acque inquinate e al deposito di mattonelle adsorbenti idrocarburi. Il tutto a cura del personale del distaccamento volontario dei Vigili del fuoco di Desenzano del Garda, congiuntamente al personale della società Garda Uno e ai tecnici dell'Arpa.
  Nella circostanza, il comando di polizia locale di Desenzano del Garda informava la procura della Repubblica presso il tribunale di Brescia con notizia di reato a carico di ignoti.
  In relazione al richiamato episodio, l'azienda sanitaria locale di Brescia interveniva per quanto di competenza, verificando che la più vicina delle due «prese» con le quali si assicura l'approvvigionamento idrico del comune di Desenzano sul Garda, dista oltre 800 metri rispetto alla zona dello sversamento ed è collocata a monte rispetto al flusso dell'acqua e sopra vento rispetto ai venti prevalenti. Per la verifica della balneabilità delle acque veniva effettuata una doppia ricognizione dei luoghi ove era occorso lo svernamento e delle spiagge più prossime, rilevando in quest'ultime la totale assenza di fenomeni di iridescenza e/o presenza di idrocarburi.
  Per quanto riguarda gli episodi occorsi in precedenza, è stato riferito che nell'evento del 7 giugno 2014, nelle acque antistanti Manerba del Garda (Brescia), personale del distaccamento dei Vigili del fuoco di Salò interveniva nello spegnimento di un incendio divampato su un'imbarcazione privata a causa di un guasto elettrico. Al termine, veniva dato corso alla pulizia e bonifica dell'area a mezzo di idoneo natante della società Garda Uno, il cui intervento era stato richiesto dalla Guardia costiera, anch'essa presente con proprio natante.
  Nell'episodio del 10 giugno 2014, a Moniga del Garda, personale della polizia locale interveniva nella zona antistante il porto turistico ove veniva segnalata ad alcune centinaia di metri dalla riva una barca affondata. Riscontrata la presenza di una macchia di benzina, questa veniva trattata e bonificata per mezzo di soluzioni aggreganti per idrocarburi fornite dalla società Garda Uno.
  Nell'accaduto del successivo 15 giugno 2014, in prossimità dell'approdo di Salò, a causa di un guasto tecnico di una motonave in servizio pubblico di navigazione, si verificava uno sversamento di gasolio nelle acque del lago. Interveniva il personale del distaccamento Vigili del fuoco di Salò, della Guardia costiera di Salò e della società Garda Uno con idoneo natante, e si provvedeva a bonificare l'area interessata con disinquinanti e solventi.
  Non si può non ritenere, per quanto sopra riferito, che in ciascuna delle richiamate circostanze sia stato assicurato da parte delle autorità locali a ciò preposte un tempestivo ed efficace intervento in regime di emergenza. Circostanza, questa, che induce a ritenere che altrettanto fattive ed efficaci iniziative vengano correntemente adottate anche in tema di prevenzione (es.: vigilanza, controlli preventivi, ecc.).
  Per quanto attiene lo stato delle acque, è già stato riferito che i parametri chimici del lago di Garda sono sottoposti da anni al monitoraggio da parte dell'Arpa in ottemperanza alla normativa vigente. Dall'anno in corso, poi, al fine di tenere maggiormente sotto controllo il bacino lacustre, il lago di Garda è stato inserito dalle tre regioni confinanti in una specifica rete di monitoraggio (Rete Nucleo), con il preciso scopo di valutare le variazioni a lungo termine della qualità del corpo idrico. Tale iniziativa consentirà, tra l'altro, di aumentare la frequenza dei monitoraggi ordinari già previsti.
  In particolare, poi, Arpa Lombardia, Arpa Veneto, Arpa Trento e le rispettive regioni Lombardia e Veneto e la provincia autonoma di Trento, stanno perfezionando un accordo per la definizione di un programma unificato di monitoraggio del lago di Garda, che da un lato permetterà di ottimizzare le risorse disponibili e, dall'altro, di intensificazione le attività di monitoraggio della qualità del corpo idrico.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

LAGO DI GARDA

EUROVOC :

inquinamento da idrocarburi

protezione dell'ambiente

inquinamento prodotto dalle navi

lotta contro l'inquinamento

carburante

protezione civile