ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05362

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 256 del 03/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESE MARIO
Gruppo: MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API)
Data firma: 03/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 03/07/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 12/05/2015
Stato iter:
12/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2015
GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 12/05/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/05/2015

CONCLUSO IL 12/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05362
presentato da
BORGHESE Mario
testo di
Giovedì 3 luglio 2014, seduta n. 256

   BORGHESE. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   la situazione scolastica dei cittadini italiani ed europei ad Istanbul risulta particolarmente difficoltosa a causa della normativa locale che prevede che in territorio turco non si possono aprire scuole straniere per tutto il primo ciclo (8 anni);
   la frequenza degli istituti scolastici locali risulta molto problematica sia per la lingua che per finalità e linee educative di diversa ispirazione;
   per ovviare a tali inconvenienti, a beneficio dei cittadini italiani, a partire dal 2009, il Ministero degli affari esteri ha permesso l'avvio di un progetto scolastico che potesse risolvere il problema concedendo locali consolari così come già attuato dal consolato francese e da quello austriaco. Con la stessa modalità funziona negli stessi locali consolari la scuola media statale italiana, anch'essa soggetta al divieto della legge locale ad operare in territorio turco;
   da tre anni la scuola primaria «Marco Polo» (che ha potuto attivare anche una sezione di scuola dell'infanzia] è retta da un comitato di gestione di genitori che nel 2013 si è legalmente costituito, con riconoscimento giuridico, in Associazione aperta a terzi (con denominazione ITEKAD: Associazione per la ricerca, l'educazione e la cultura italiana);
   la scuola «Marco Polo» applica interamente i programmi previsti dalla vigente normativa italiana, ha creato regolari organi collegiali per permettere la partecipazione dei genitori e dei docenti;
   il personale docente e la coordinatrice didattica, tutti con cittadinanza italiana, sono in possesso dei titoli e delle abilitazioni richieste;
   le modalità di lavoro della scuola sono quelle previste dalla normativa ed applicate in Italia sia per quanto attiene ai programmi, agli incontri collegiali e alla programmazione;
   l'Associazione ITEKAD, che gestisce la scuola dal punto di vista amministrativo, oltre ad essere ente gestore con personalità giuridica idonea alla conduzione di una scuola italiana, che si auspica al più presto riconosciuta come paritaria nell'interesse degli alunni, svolge la propria attività senza scopo di lucro;
   la scuola «Marco Polo» è totalmente autofinanziata grazie alle quote associative ed opera in piena autonomia economica;
   la finalità di accogliere i cittadini italiani è resa possibile anche dall'applicazione di rette scolastiche decisamente basse rispetto allo standard turco (1/3 rispetto alle normali scuole private);
   in casi di situazioni di difficoltà, la scuola concede borse di studio per l'esonero dal pagamento delle quote;
   le entrate, come prevede la natura dell'ente, sono completamente destinate al pagamento delle spese di gestione amministrativo-didattica e al costo del personale;
   come accennato, avendone i requisiti, la scuola italiana ha richiesto il riconoscimento della parità scolastica ed è in attesa della conclusione dell’iter previsto;
   malgrado ripetute richieste le autorità diplomatico consolari italiane ad Istanbul non prendono in considerazione la richiesta della scuola di concessione di locali suppletivi, necessari per venire incontro alle aumentate esigenze di scolarità dei connazionali, da adeguare ed attrezzare a spese della scuola stessa. Ciò malgrado lo Stato italiano disponga di grandi spazi nel Palazzo Venezia, nelle tante costruzioni del consolato e nei vasti giardini. Questa situazione è motivo di tristezza tanto più che di fronte alla scuola italiana c’è il modello vincente della scuola francese che accoglie un numero altissimo di allievi nei giardini dell'Ambasciata utilizzando anche prefabbricati oltre agli edifici storici;
   invece di venire incontro alle esigenze della scuola italiana, le nostre autorità diplomatico consolari si sono spese per pubblicizzare la nascente scuola turca turca «Italyan Koleji», spingendosi inizialmente a propagandarla come «scuola italiana» pur trattandosi di una scuola privata turca. Per il lancio di detta scuola sono stati usati i luoghi dell'italianità (grande festa a Palazzo Venezia), l'iscrizione presso il Circolo Roma nonché lo stemma della Repubblica Italiana nella home page del sito internet. Un italian sounding a scapito del made in Italy che ingenera nella comunità italiana il timore che le autorità diplomatico consolari italiane vogliano favorire un'iniziativa commerciale profit quale la «Italyan Koleji» a scapito di una scuola italiana no profit ed autogestita. Senza contare che le rette della scuola privata turca in questione sono tre volte più costose di quelle della scuola italiana –:
   in merito a quanto esposto in premessa, quali iniziative il Governo, per quanto di competenza, intenda intraprendere al fine di mettere rapidamente a disposizione della scuola italiana gli spazi di cui necessita per l'espletamento delle attività didattiche all'interno dei luoghi extraterritoriali dello Stato italiano.
(4-05362)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 maggio 2015
nell'allegato B della seduta n. 425
4-05362
presentata da
BORGHESE Mario

  Risposta. — Nel 1997 è stata promulgata in Turchia la legge che ha vietato agli studenti turchi di frequentare scuole straniere per i primi otto anni di istruzione obbligatoria e al contempo ha introdotto il divieto della presenza negli stessi locali del ciclo primario e di quello secondario. Da allora le istituzioni scolastiche straniere hanno incontrato difficoltà crescenti di funzionamento, potendo attingere ad un bacino d'utenza limitato. Sulla base della normativa locale è possibile aprire scuole internazionali per cittadini non turchi ma a condizioni molto stringenti, che includono l'approvazione del Consiglio dei Ministri turco.
  A partire dal 2009, grazie alla disponibilità del Consolato generale a Istanbul e al sostegno della scuola statale «Istituti medi italiani» (IMI), è stato avviato un processo di ristrutturazione di alcuni spazi all'interno del complesso consolare che sono stati adibiti a sede, oltre che della scuola media statale, anche della scuola dell'infanzia e primaria «Marco Polo». Quest'ultima, che in virtù di un'apposita Convenzione è ospitata nei locali in questione a titolo gratuito, ha potuto usufruire nel tempo di spazi sempre maggiori: è passata infatti da due aule dell'anno scolastico 2009/2010 a cinque aule a partire dall'anno scolastico 2013/2014. Nel corrente anno scolastico le aule ospitano una sezione dell'infanzia e quattro classi di scuola primaria. Inoltre, a seguito di lavori effettuati nel 2011, la scuola Marco Polo dispone anche di un'area polifunzionale coperta adibita a sala mensa/sala ricreativa.
  In merito alla questione sottoposta dall'interrogante di poter disporre di ulteriori spazi all'interno del complesso in cui è ubicato il Consolato generale da dedicare alla scuola primaria e dell'infanzia, si precisa che le proposte finora presentate dall'ente gestore della «Marco Polo» non sono state valutate realizzabili da parte del Consolato generale sia sul piano del rispetto delle norme di sicurezza che sotto il profilo dell'adeguamento alle norme edilizie, ai vincoli architettonici e a quelli di tutela.
  Con riguardo, infine, alla partecipazione delle nostre autorità diplomatico-consolari al lancio dell’
Italian Koleji, si sottolinea come ciò non sia in contrasto con il sostegno dalle stesse assicurato quotidianamente alla scuola «Marco Polo». C’è inoltre da considerare che rientra nella missione istituzionale di questo Ministero e della rete all'estero la promozione della lingua e della cultura italiana anche attraverso la valorizzazione di iniziative promosse dalle Autorità locali a favore della nostra lingua. Nel caso concreto, l'inserimento della lingua italiana nel piano degli studi di una scuola locale rappresenta un risultato decisamente positivo per la diffusione dell'italiano in Turchia. Inoltre la diffusione di scuole ad ordinamento turco in cui l'italiano viene insegnato come lingua straniera consente di formare studenti che potranno poi frequentare i licei italiani.
  Sul piano più generale, le iniziative a favore della diffusione della lingua italiana contribuiscono ad alimentare un'attrazione verso la nostra lingua di cui beneficerà certamente anche la scuola Marco Polo.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleMario Giro.

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