ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05339

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: MANTERO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
27/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 08/07/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/11/2015

CONCLUSO IL 27/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05339
presentato da
MANTERO Matteo
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   MANTERO, BATTELLI, SIMONE VALENTE, SILVIA GIORDANO e LOREFICE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la collina di Pitelli, situata sulla sponda orientale del golfo di La Spezia e considerata un sito di alto valore paesistico secondo una legge del 1939, è stata oggetto di uno dei peggiori disastri ecologici nella storia d'Italia, e dopo 15 anni di inchieste, tutti gli imputati sono stati assolti per «insussistenza del fatto» nonostante la vicenda ad avviso degli interroganti presenti aspetti oscuri ed ambigui;
   difatti, sono ancora molti i misteri irrisolti dei rifiuti tossici e radioattivi sepolti sotto le banchine portuali, commerciali e turistiche della collina, considerata per anni il crocevia di traffici illeciti di rifiuti;
   alla fine degli anni 70, la società Contenitori Trasporti predispose un progetto per una discarica sulla collina che nonostante i numerosi esposti rivolti alla magistratura da parte di forze politiche e cittadini locali, riuscì a realizzare, nonostante l'effettuazione del sequestro giudiziario dell'area avvenuto nel 1996, quando furono definitivamente chiusi tutti gli impianti;
   durante quegli anni vennero di fatto insabbiati circa tre milioni di chili di rifiuti di ogni genere, dalle diossine al benzene ed idrocarburi, dagli scarti di industria farmaceutica ai residui di demolizione degli autoveicoli, dalle 116 tonnellate di fanghi alle ceneri e scorie metalliche, passando dai fusti di olii al catrame. Per non parlare di tracce di mercurio, piombo e nichel rinvenute nelle acque sotterranee e di scorie radioattive provenienti dai Paesi dell'Est;
   su tale questione, la procura di Asti fu la prima ad incardinare nel 1996 l'inchiesta per accertare la presenza di infiltrazioni camorristiche che dietro dazioni di denaro avrebbero dato luogo a illeciti, smaltendo grandi quantità di rifiuti tossici in maniera assolutamente difforme dalle previsioni di legge; in un secondo momento si occupò del caso anche la procura di Spezia (territorialmente competente) che iscrisse ben 130 persone nel registro degli indagati;
   le indagini si conclusero qualche decennio dopo con l'assoluzione per la dozzina di imputati accusati di disastro ambientale. Neanche l'entrata in vigore della legge n. 426 del 1988 (recante nuovi interventi in campo ambientale, la quale prevedeva ingenti finanziamenti per la bonifica e il ripristino dei siti inquinati) è riuscita a risollevare le sorti dell'area ormai chiaramente considerata ad alto rischio ambientale;
   come se non bastasse, si è assistiti anche alla morte bianca di un operaio dipendente della società Contenitori Trasporti che lavorava nella discarica, sul quale è stato aperto un processo –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se intenda promuovere una verifica sullo stato di inquinamento dei luoghi, anche per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente;
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare il Governo al fine di ripristinare e restituire all'area il giusto valore paesaggistico. (4-05339)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 novembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 531
4-05339
presentata da
MANTERO Matteo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, vertente sulla riqualificazione della Collina Pitelli, nell'area dell'ex Sin «Pitelli», si rappresenta quanto segue.
  Il sito «Pitelli» (La Spezia) è stato dichiarato sito di bonifica di interesse nazionale dalla legge n. 426 del 2008, perimetrato con decreto ministeriale del 10 gennaio 2000 e successivamente modificato con decreto ministeriale del 27 febbraio 2001.
  A seguito dell'emanazione del decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dell'11 gennaio 2013, il sito Pitelli non è più ricompreso tra i siti di interesse nazionale e la competenza per le necessarie operazioni di bonifica è stata trasferita alla regione Liguria, che è subentrata nella titolarità dei relativi procedimenti a partire dalla data di pubblicazione del medesimo sulla
Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 12 marzo 2013.
  La regione Liguria, con delibera di giunta regionale del 26 luglio 2013 classificava l’
ex Sin di Pitelli quale sito di interesse regionale (Sir). Di conseguenza, la regione ad oggi provvede direttamente alla gestione dei procedimenti attraverso l'indizione di specifiche conferenze di servizi.
  Dal 2013 ad oggi sono state svolte cinque conferenze dei servizi regionali, con le quali sono stati avviati gli esami dei progetti ancora pendenti all'atto del trasferimento di competenze alla regione Liguria. Inoltre, con la conferenza di servizi del 20 maggio 2013, è stato approvato il documento integrativo all'analisi di rischio per le aree pubbliche, redatto da agenzia regionale per la professione ambientale Liguria, che individua le aree verdi con assenza di rischio sanitario verso cui è stata avviata la procedura di restituzione agli usi legittimi.
  Ai fini della pianificazione e realizzazione di interventi di bonifica, il sito Pitelli è stato suddiviso in «aree di pertinenza della pubblica amministrazione» ed in «aree private». Le prime comprendono le aree dedicate all'uso pubblico (compresa l'area marino-costiera) e le aree residenziali che sono oggetto passivo dell'inquinamento. Le aree private invece, sono costituite dalle discariche private, dalle aree su cui insistono impianti industriali attivi o dismessi e dai cantieri navali.
  Tenuto conto che le attività eseguite da soggetti privati per la messa in sicurezza d'emergenza, la caratterizzazione e l'eventuale bonifica sono iniziate nel 2001, si riporta, di seguito, lo stato di avanzamento relativo a ciascuna area con procedimento in corso:
   
Area ex Ipodec: il progetto di smessa in sicurezza permanente di copertura con capping dei rifiuti conforme al decreto legislativo n. 36 del 2003, è stato approvato con prescrizioni in conferenza dei servizi;
   
Area Campetto: il piano di caratterizzazione è stato approvato e realizzato per l'area di proprietà «Stock Containers»;
   
Vallegrande «La Marina»: area già soggetta ad interventi di messa in sicurezza permanente mediante capping con materiale impermeabile, sistema di drenaggio acque di ruscellamento e realizzazione di vasca di raccolta percolato al piede della discarica;
   
Saturnia: il piano di caratterizzazione approvato in conferenza dei servizi;
   M. Montada:
la proprietà ha presentato il documento «Linee guide per, l'adeguamento della chiusura della discarica di M. Montada ai sensi del decreto legislativo n. 36 del 2003, approvato dalla conferenza di servizi con prescrizioni;
   Val Bosca: discarica completata, gestione impianto post chiusura da parte di Acam. Non soggetta a procedimenti ambientali;
   
Bacini ceneri ENEL: progetto di Misp con sistema trattamento acque sotterranee caratterizzate da inquinamento antropico (solfati e selenio) da integrare. Indagini integrative per verifica grado di impermeabilizzazione del fondo dei bacini;
   Discarica di Ruffino Pitelli e inceneritore:
approvato il progetto di messa in sicurezza permanente per tutta la discarica il cui intervento è in corso;
   Impianto Penox, ex-PbO: analisi di rischio approvata in conferenza di servizi, necessità di interventi di bonifica con asportazione degli hot spot individuati;
   
Centrale ENEL E Montale e carbonili: approvata analisi di rischio;
   
Ex fonderia Pertusola-Navalmare: in attesa della presentazione del nuovo progetto e della realizzazione di una parte degli interventi di messa in sicurezza d'emergenza;
   
Fincantieri: l'area è suddivisa in 3 lotti. L'analisi di rischio sito, specifica per inquinamento, rilevato nei lotti 2 e 3, progetto di bonifica della falda nella zona del lotto 3 approvato.

  I presidi militari non sono stati sottoposti a caratterizzazione o bonifica in quanto aree vincolate, soggette ad accordi specifici.
  Infine, per quanto riguarda le aree pubbliche, il piano di caratterizzazione (Pdc) è stato redatto da agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure e approvato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e la sua esecuzione è stata assegnata ad agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure con delibera di Giunta regionale del 7 agosto 2003. Il documento di analisi di rischio è stato elaborato da agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure e riguarda solamente le aree pubbliche e private (soggetti privati non inquinatori) di competenza della pubblica amministrazione.
  I privati non soggetti inquinatori non sono stati obbligati ad effettuare un piano di caratterizzazione e le proprietà sono state inserite nell'omonimo piano delle aree pubbliche realizzato da agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure. Tuttavia, la realizzazione di manufatti sulle proprietà è stata subordinata alla restituzione agli usi legittimi delle aree previa caratterizzazione ed eventuale bonifica.
  Alla data del 30 settembre 2015, 15 proprietari di piccole aree hanno eseguito la caratterizzazione del loro sito ed ottenuto lo svincolo dell'area per gli usi legittimi.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro causato dall'uomo

deposito dei rifiuti

eliminazione dei rifiuti