ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05330

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: LUPO LOREDANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 05/08/2014

SOLLECITO IL 18/03/2015

SOLLECITO IL 08/10/2015

SOLLECITO IL 03/05/2016

SOLLECITO IL 05/05/2016

SOLLECITO IL 25/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05330
presentato da
LUPO Loredana
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   LUPO, DALL'OSSO, SORIAL e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   la presenza di servizi per l'infanzia, come nidi, servizi integrativi e scuole materne, rappresenta un chiaro indicatore di opportunità educative e, di converso, la loro mancanza, denota un chiaro elemento di povertà;
   da uno studio condotto dall'associazione ONLUS «Save the Children», dal titolo «La lampada di Aladino», si evince che il numero di bambini e adolescenti nel nostro Paese costretti a vivere in condizioni di povertà assoluta è passato da 500 mila unità dell'anno 2007 a oltre 1 milione del 2012, con un incremento del 30 per cento soltanto nell'ultimo anno analizzato;
   l’At Risk of Poverty and Social Exclusion (AROPE), strumento dell'Unione europea atto ad analizzare il rischio di povertà economica e di esclusione sociale, indica per l'anno 2012, valori allarmanti per il nostro Paese; circa 3,5 milioni di bambini italiani, pari al 34 per cento del totale, infatti, vivrebbero in condizioni di povertà economica o di esclusione sociale;
   la comunicazione della Commissione europea n. 66 del 17 febbraio 2011, dal titolo «Educazione e cura della prima infanzia: consentire a tutti i bambini di affacciarsi al mondo di domani nelle condizioni migliori», riferisce che l'educazione e la cura della prima infanzia costituiscono la base essenziale per il buon esito dell'apprendimento permanente, dell'integrazione sociale, dello sviluppo personale e della successiva occupabilità;
   la pubblicazione «la Lampada di Aladino» presenta altresì un nuovo strumento indice di povertà educativa l’(IPE): lo strumento si basa su 14 indicatori (fonte Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca) atti a valutare l'offerta formativa educativa e la fruizione di attività ricreative culturali rivolte ai bambini di tutte le regioni italiane;
   l'IPE evidenzia come in Italia vi sia un incolmabile divario tra le regioni meridionali e quelle settentrionali; a titolo esemplificativo, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia raggiungono punteggi che vanno da 1 a 3 punti, a differenza di regioni come Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia che raggiungono invece punteggi ragguardevoli compresi tra 15 e 17;
   il Governo per far fronte agli obblighi stabiliti dal Consiglio europeo di Lisbona del 2000, ha varato, a distanza di sette anni da quella data, il piano straordinario dei servizi socio-educativi per la prima infanzia;
   a parere degli interroganti tale misura, seppur lodevole, risulta insufficiente, dal momento che nel Consiglio europeo di Lisbona del 2000 fu stabilito che gli Stati membri avrebbero dovuto raggiungere la soglia del 33 per cento di copertura territoriale di servizi per l'infanzia dedicati ai bambini con età compresa tra gli 0 e i 2 anni già entro l'anno 2010. Ad oggi, invece, stando ai dati forniti da Save the Children, l'unica regione italiana che si avvicina a tale obbiettivo è l'Emilia Romagna, contro una media nazionale di copertura del 18 per cento –:
   se il Governo sia a conoscenza dello studio citato in premessa;
   quali azioni intenda attuare per rafforzare l'impegno alla raccolta e alla diffusione degli indicatori e dei dati, nazionali e regionali, relativi alle opportunità educative per l'infanzia e l'adolescenza;
   se non ritenga doveroso definire e varare, nel più breve tempo possibile e di concerto con tutte le associazioni di categoria interessate, un nuovo piano di sviluppo per l'infanzia e l'adolescenza;
   quali iniziative ordinarie e non, anche di carattere normativo, intenda porre in essere al fine di ridurre in maniera drastica il gap esistente tra le regioni settentrionali e quelle meridionali in materia di servizi all'infanzia e all'adolescenza, in considerazione del fatto che il «servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti» di competenza del Ministro per la coesione territoriale pro tempore, e attuato dal Ministero dell'interno a oggi non ha prodotto risultati tangibili in tal senso. (4-05330)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione senza fini lucrativi

sviluppo personale

Consiglio europeo