ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05328

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: FURNARI ALESSANDRO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 01/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
08/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2016

CONCLUSO IL 08/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05328
presentato da
FURNARI Alessandro
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   FURNARI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   per il cosiddetto progetto «Tempa Rossa» l'Eni presentò la domanda di compatibilità ambientale «VIA-AIA» congiunta il 16 aprile 2010. Il parere favorevole della «Commissione Tecnica di Verifica d'Impatto Ambientale VIA-VAS» del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che arrivò il 21 giugno 2011;
   il 19 settembre 2011, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, firmò il decreto di pronuncia di compatibilità ambientale al progetto cui seguirono in ordine di tempo i pareri favorevoli di comune, provincia ed infine, il 6 dicembre 2011, quello della regione Puglia;
   il 23 marzo 2012 arrivò anche l'approvazione definitiva al progetto da parte del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economia). Sta di fatto che nell'ottobre del 2012 il comune di Taranto approva un ordine del giorno con il quale si dichiara contrario. Si legge testualmente: «Il Consiglio comunale di Taranto, al fine di prevenire un ulteriore ed insostenibile rischio di inquinamento che si andrebbe ad innestare su una situazione ambientale, quella attuale, già fortemente compromessa.... Delibera l'orientamento contrario alla realizzazione da parte dell'ENI Spa del nuovo impianto di stoccaggio e movimentazione del greggio denominato «Tempa Rossa»; la riapertura immediata dell'AIA Rilasciata all'ENI spa per il medesimo progetto che dovrà contemplare oltre alla valutazione del danno sanitario anche quelle relative al rischio di incidente rilevante;
   si ricorda che il progetto di adeguamento delle strutture della raffineria di Taranto per lo stoccaggio e la movimentazione del greggio proveniente dal giacimento «Tempa Rossa», consisterà nella costruzione di diverse opere, tra cui la costruzione di un nuovo impianto pre-raffreddamento greggio e di due nuovi impianti di recupero vapori a integrazione dell'esistente, uno per la gestione dei vapori da caricamento greggio Tempa Rossa e uno per la gestione dei vapori da caricamento greggio Val d'Agri. In altre parole si legge nel progetto si prevede la «Progettazione e realizzazione delle opere marine previste per l'ampliamento del terminale petrolifero sito nel Mar Grande di Taranto»;
   il fattore di rischio di inquinamento di cui sopra fa riferimento al fatto che, attraverso la realizzazione di questo terminale petrolifero, si produrrà un 12 per cento in più di emissioni diffuse, che si distinguono dalle altre per il fatto che si disperdono in atmosfera senza l'ausilio di un sistema di convogliamento delle stesse dall'interno verso l'esterno. Emissioni diffuse che rientrano nella normativa sull'inquinamento prodotto dagli impianti industriali, emanata con decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1998 n. 203, che all'articolo 2, comma 4, recita testualmente: «Emissione, ovvero qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera, proveniente da un impianto, che possa produrre inquinamento atmosferico»;
   al di là delle vicende locali in merito a varianti del piano regolatore portuale che vede interessati da un lato i comuni di Taranto e Bari e dall'altro la regione Puglia e che di fatto ostacolano e ritardano la fase di progettazione ed anche in presenza dell'eventuale attuazione dell'autorizzazione integrata ambientale da parte di ENI spa per la raffineria di Taranto e dell'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, il «Progetto di adeguamento delle strutture della raffineria di Taranto per lo stoccaggio e la movimentazione del greggio proveniente dal giacimento denominato Tempa Rossa» costituisce certamente un elemento aggiuntivo di inquinamento in un contesto ambientale già fortemente compromesso sia dal punto di vista delle ripercussioni sulla salute che per quel che concerne i fattori inquinanti –:
   se il Ministro ritenga utile, al fine di salvaguardare l'ambiente e la salute delle popolazioni interessate, valutare tutte le prossime richieste di autorizzazione integrata ambientale per i nuovi impianti in modo tale che non sia consentito un peggioramento delle matrici ambientali e sanitarie nel comune di Taranto il cui equilibrio è già fortemente compromesso;
   se il Ministro ritenga necessario sospendere l'attività dovuta al «progetto di adeguamento delle strutture della raffineria di Taranto per lo stoccaggio e la movimentazione del greggio proveniente dal giacimento denominato Tempa Rossa» al fine di salvaguardare l'ambiente e la salute dei cittadini e dei lavoratori dei territori interessati. (4-05328)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 8 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 604
4-05328
presentata da
FURNARI Alessandro

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame, concernente le possibili criticità nell'area in cui insiste la raffineria di Tempa Rossa nel comune di Taranto, si rappresenta quanto segue.
  Per quanto riguarda la richiesta dell'interrogante di fermare l’iter della procedura integrata Via e Aia relativa alla raffineria di cui trattasi, si evidenzia che al momento della presentazione dell'atto di sindacato ispettivo in oggetto, l’iter relativo al progetto «raffineria di Taranto — adeguamento stoccaggio del greggio proveniente dal giacimento Tempa Rossa, era già concluso con il provvedimento congiunto Via/Aia n. DVA-DEC-2011-573 del 27/10/2011. Come noto, la normativa in materia di autorizzazione integrata ambientale al titolo III, articolo 29-octies del codice dell'ambiente, prevede la possibilità di riesaminare l'autorizzazione rilasciata ai sensi del medesimo titolo. Con decreto n. DVA-DEC-2013-194 del 06/06/2013, a seguito di specifico procedimento di riesame, è stata infatti rilasciata una nuova Aia in merito alla medesima raffineria Eni, al fine di adeguare le disposizioni relative all'esercizio recate dal provvedimento integrato Via/Aia sopra citato. Per completezza di informazione si precisa che anche tale procedimento di riesame, all'atto della presentazione dell'interrogazione in oggetto, risultava concluso.
  Occorre, infine, ricordare che sia i provvedimenti di valutazione di impatto ambientale, sia le autorizzazioni integrate ambientali prevedono specifici adempimenti da parte del Ministero in materia di monitoraggio e controllo, nonché di verifica del rispetto delle prescrizioni. Al riguardo, non risultano irregolarità nell'ottemperanza di tali prescrizioni nei provvedimenti rilasciati, né criticità nei risultati dei monitoraggi ambientali trasmessi dalla società Eni nell'ambito dei propri adempimenti.
  Ad ogni modo, in merito alla procedura di valutazione di impatto ambientale all'interno dell’iter autorizzativo, si ricorda che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è l'autorità competente a svolgere le procedure di valutazione di impatto ambientale, mentre l'autorizzazione finale alla costruzione e all'esercizio di determinati impianti spetta al Ministero dello sviluppo economico, preposto alla finale valutazione comparativa dei diversi interessi pubblici coinvolti dalla realizzazione di determinati progetti, comprese le vocazioni territoriali e i modelli di sviluppo di volta in volta da promuovere.
  Tutto ciò premesso, la definizione del procedimento di Via/Aia del progetto in questione è stata svolta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con le modalità e la tempistica stabilite dalla normativa nazionale e comunitaria in materia di Via. Va da sé che anche la futura richiesta di autorizzazione integrata ambientale per 1 nuovi impianti sarà valutata dal Ministero nel rigoroso rispetto della disciplina vigente, al fine di tutelare l'ambiente e la salute delle popolazioni interessate.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali competente.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento industriale

protezione dell'ambiente

inquinamento da idrocarburi