ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05320

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO SANDRA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05320
presentato da
SAVINO Sandra
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   SANDRA SAVINO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'interrogante evidenzia come, nonostante le dichiarazioni esorbitanti del Presidente del Consiglio dei ministri Renzi, relativamente alle disposizioni contenute all'interno del decreto-legge n. 34 del 2014, convertito dalla legge n. 78 del 2014, giudicate indispensabili per risolvere la difficile situazione occupazionale che riguarda lo stabilimento dell'Electrolux di Porcia (Pordenone), attualmente nessuna delle misure previste dal medesimo decreto è stata effettivamente resa operativa;
   l'interrogante rileva, infatti, che nonostante siano trascorsi oltre 40 giorni dalla conversione del cosiddetto «decreto-lavoro», gli impegni sulla decontribuzione dei contratti di solidarietà previsti per attenuare le intenzioni aziendali di ridimensionare l'intero assetto produttivo e occupazionale fino alla chiusura definitiva dell'impianto industriale, non sono stati rispettati;
   il decreto attuativo che rende esecutiva la norma sulla decontribuzione del 35 per cento dei contratti di solidarietà, attraverso lo stanziamento di 15 milioni di euro, misura-chiave molto apprezzata durante la trattativa sia dai vertici della multinazionale svedese, che dal Governo ed in particolare dai Ministri interrogati, tanto che la procedura adottata è stata definita addirittura come «metodo-Electrolux» da utilizzare per i futuri piani industriali nazionali, oltre a configurare prevedibili difficoltà di natura finanziaria tali da non consentire di rispettare i tempi previsti per l'emanazione, sta determinando apprensione e delusione da parte dei lavoratori interessati e dei sindacati, in considerazione del fatto che il Governo si era reso garante dell'accordo concluso alla presenza del Ministro dello sviluppo economico;
   ulteriori elementi di criticità, che emergono dal ritardo inerente alla mancata attuazione del suindicato decreto, si rinvengono, a giudizio dell'interrogante, anche nelle dichiarazioni del Governo, relativamente all'intesa tra le parti, che si sarebbe dovuta raggiungere non oltre la metà di maggio;
   i condivisibili timori da parte dei lavoratori dell'Electrolux e dei sindacati discendono, inoltre, sia dal rischio che l'estensione del beneficio previsto per la durata del piano, ovvero fino al 2017, possa subire alterazioni nella versione definitiva del decreto attuativo, che dalla progressiva riduzione dell'attenzione mediatica sulla vertenza Electrolux, nei lunghi sette mesi di precedente confronto;
   l'intesa, sottoscritta a parere dell'interrogante con esagerata ostentazione da parte del Governo, statuisce fino alla scadenza del 31 dicembre 2017 e prevede, fra l'altro, che tutti e quattro i siti produttivi italiani rimangano operativi e che i livelli occupazionali restino inoltre inalterati;
   l'accordo inoltre stabilisce che le agevolazioni statali seguano senza interruzioni il percorso di riorganizzazione e di rilancio fissato in quattro anni, ma, stante la situazione in precedenza evidenziata, serpeggia la preoccupazione di un testo definitivo di attuazione che sancisca una durata inferiore –:
   quali orientamenti intendano esprimere, nell'ambito delle rispettive competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
   quali siano le motivazioni della mancata adozione del decreto attuativo, in precedenza citato, necessario per rendere pienamente operativa la decontribuzione del 35 per cento dei contratti di solidarietà, posto che l'indispensabile strumento previsto all'interno del piano industriale approvato dal Governo e dalle parti interessate dalla crisi aziendale dell'Electrolux, pur essendo stato definito un esempio virtuoso della capacità del Governo di intervenire per risolvere i casi aziendali più spinosi, stenta a diventare realmente operativo;
   quali iniziative urgenti e necessarie, nell'ambito delle rispettive competenze, intendano infine intraprendere al fine di adottare il provvedimento in precedenza indicato, che interessa circa 5 mila lavoratori dell'Electrolux senza il quale la delocalizzazione degli impianti produttivi verso la Polonia si manifesterà con ogni probabilità. (4-05320)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

dichiarazione del governo

contratto