ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05318

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: SCAGLIUSI EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/07/2014
Stato iter:
21/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/01/2015
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/01/2015

CONCLUSO IL 21/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05318
presentato da
SCAGLIUSI Emanuele
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   SCAGLIUSI, MANLIO DI STEFANO, SPADONI, GRANDE, SIBILIA, DI BATTISTA e DEL GROSSO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   da un articolo apparso sul quotidiano Il Tempo del 26 giugno 2014 si apprende che dieci poliziotti, su 580 Controllati nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, sono risultati positivi alla tubercolosi, uno avrebbe contratto l'infezione (si tratta di un agente in servizio all'U.P.G.S.P. di Terni);
   risulta che indossassero semplici mascherine, diverse da quelle in uso per i militari coinvolti nella citata operazione, senza filtri di carbonio, inadatte a fare da scudo a eventuali portatori del virus della tubercolosi;
   sulla questione, il 25 giugno 2014 si è tenuto presso il Ministero dell'interno un incontro con i sindacati di categoria per affrontare l'avvio di un nuovo protocollo di sicurezza nella gestione dell'emergenza;
   la direzione centrale di sanità pare abbia diramato un nuovo protocollo operativo con il quale sarebbero stati innalzati i livelli di informazione preventiva, di profilassi e di rilevamento;
   il segretario generale di uno dei sindacati di polizia, il Consap, ha affermato che è soprattutto tra il pedonale incaricato del trasporto dei profughi e del controllo presso i Centri di identificazione ed espulsione che si registrano casi di positività e che appare insufficiente il controllo medico a bordo della navi  –:
   se siano a conoscenza di quanto denunciato e paventato dai sindacati di polizia in ordine alla insufficiente garanzia di sicurezza e tutela della salute di quanti sono impegnati nell'operazione Mare Nostrum;
   quali urgenti disposizioni intendano adottare, nell'ambito delle rispettive competenze, in ordine a quanto esposto in premessa e riportato nell'articolo sopra citato, per garantire la piena tutela della salute del personale, anche in relazione alle stesse precauzioni sanitarie già prese per i marinai, per evitare la trasmissione o il contagio di eventuali malattie infettive. (4-05318)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 21 gennaio 2015
nell'allegato B della seduta n. 367
4-05318
presentata da
SCAGLIUSI Emanuele

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame l'interrogante chiede quali urgenti disposizioni abbia adottato il Ministero dell'interno per garantire la tutela della salute del personale di polizia impegnato nell'operazione Mare Nostrum.
  La direzione centrale di sanità del dipartimento della pubblica sicurezza è impegnata da tempo – ben prima dell'operazione Mare Nostrum – nell'analisi degli eventuali rischi per la salute degli operatori di polizia direttamente impiegati con la popolazione migrante. Le valutazioni effettuate hanno consentito di definire adeguati protocolli di comportamento, finalizzati alla riduzione dei rischi di infezione, e di attivare programmi di sorveglianza sanitaria sugli operatori esposti.
  Con gli specifici interventi finora realizzati sono state definite le linee guida per il personale di polizia sulle misure igienico-comportamentali a cui attenersi nello svolgimento dei servizi, inclusa l'indicazione dell'eventuale utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, quali guanti in lattice e, all'occorrenza, mascherine facciali, da impiegare nei casi di contatti diretti e ravvicinati, oltre, ovviamente, allo stato di vaccinazione, che per alcune patologie è la misura di gran lunga più importante.
  L'attività di prevenzione si è concretizzata anche in un programma per la sorveglianza sanitaria della malattia tubercolare negli operatori di polizia impiegati nelle attività con i migranti, con l'esecuzione di specifici accertamenti diagnostici nelle condizioni di rischio, anche potenziale, di infezione.
  A tale programmazione si è affiancato, inoltre, un piano di monitoraggio dei suddetti accertamenti per la definizione del reale rischio di infezione tubercolare negli operatori di polizia nei servizi con i migranti.
  I risultati dei controlli effettuati non hanno destato preoccupazione, in considerazione dell'assoluta sovrapponibilità della percentuale degli operatori risultati positivi con quella usualmente riscontrabile nella popolazione non esposta, nonché della negatività degli esami radiografici effettuati.
  La stessa direzione centrale di sanità è tuttora in costante contatto con i medici di polizia di Stato delle sedi ove avvengono gli sbarchi e di quella dove sono trasferiti i migranti, attivando puntuali e reciproci scambi sulle eventuali criticità di carattere sanitario.
  Inoltre, di fronte a potenziali rischi di natura biologica i questori delle sedi nelle quali vengono trasferiti i migranti possono impiegare i medici della polizia di Stato per monitorare tempestivamente la situazione, consentendo di attuare, laddove necessario, ogni misura di tutela nei confronti del personale, con particolare riguardo agli esperti di informazione sanitaria, alla fornitura e al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Tale procedura consente un adeguato contenimento del potenziale rischio biologico per il personale impegnato in tale attività, al di là delle misure cautelative già adottate in termini di profilassi.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

diritto alla salute

trasporto marittimo