ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05298

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 253 del 26/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: GULLO MARIA TINDARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/06/2014
Stato iter:
28/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2015
GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2015

CONCLUSO IL 28/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05298
presentato da
GULLO Maria Tindara
testo di
Giovedì 26 giugno 2014, seduta n. 253

   GULLO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la comunicazione è uno dei pilastri della nostra società;
   nella storia, il principale strumento di comunicazione è la lettera;
   normalmente, per garantire l'effettiva possibilità di accesso alla comunicazione gli Stati hanno gestito direttamente il sistema postale;
   dopo l'unità d'Italia le poste inglobarono le aziende di servizi postali dei regni annessi e si costituirono in ente nazionale con legge 5 maggio 1862 n. 604;
   oggi Poste italiane s.p.a. è una Società per azioni posseduta al 100 per cento dal Ministero dell'economia;
   le carte valori postali hanno la funzione di essere il corrispettivo per il servizio reso e al contempo possono trasmettere un messaggio e/o un'informazione storica, artistica culturale;
   i collezionisti hanno contribuito e contribuiscono alla diffusione di tali messaggi e alla maggiore conoscenza della storia delle comunicazioni;
   negli ultimi anni la filatelia in Italia sta subendo un calo a causa dello scarso ricambio generazionale;
   in molti altri paesi la filatelia non è in calo;
   risulta difficile reperire i francobolli commemorativi presso molti uffici postali, nonostante le tirature siano alte in proporzione all'uso effettivo delle carte valori postali;
   il codice postale italiano prevede che i francobolli debbano essere distribuiti in tutti gli uffici;
   gli uffici postali preferiscono usare i cosiddetti ptlabel e non i francobolli, soprattutto quelli commemorativi, non contribuendo al messaggio socio-culturale che attraverso il francobollo si vuole trasmettere;
   le buste che vengono affrancate con commemorativi sono poche, limitando, così, il messaggio sociale, culturale e/o artistico che con le diverse emissioni si vuole veicolare;
   Poste italiane non consente che alcune tipologie di spedizioni siano affrancate con francobolli (Raccomandata 1, posta celere, pacco celere 1 e pacco celere 3);
   i tabaccai, che per legge devono vendere i francobolli pena il ritiro della licenza, spesso non sono adeguatamente riforniti dalle Poste e, peraltro, per acquistare i francobolli devono fare la fila come un qualsiasi altro utente;
   in seguito ai diversi mutamenti tariffari Poste italiane non ha fornito gli uffici di tagli di francobolli complementari per raggiungere le affrancature più comuni (ad esempio nel passaggio tariffario delle lettere da 0,60 a 0,70 centesimi era difficile trovare francobolli da 0,05 o 0,10 per affiancarli a quelli da 0,60 in possesso dei privati o presenti negli uffici postali stessi);
   il programma di emissioni filateliche viene ogni anno approvato solo a dicembre e/o viene integrato e/o modificato durante il corso dell'anno;
   le date di emissione di francobolli spesso vengono spostate, anche senza preavviso;
   al Poligrafico dello Stato non viene dato un tempo necessario per lavorare agevolmente alle emissioni;
   le tematiche scelte dalla consulta filatelica non sempre incontrano l'interesse dei collezionisti Italiani e stranieri;
   le modalità di composizione della consulta appaiono poco orientate verso il collezionista, facendo prevalere soggetti interni a Poste italiane e soggetti che poco conoscono il settore;
   alcuni componenti sono presenti solo raramente alle sedute;
   è stato aumentato il numero degli sportelli filatelici senza consultare la Federazione tra le società filateliche e senza tenere conto dei circoli filatelici esistenti;
   in particolare si sono eliminati sportelli filatelici in città di grande tradizione filatelica (come ad esempio nella città di Marsala in provincia di Trapani dove nel 2012 si è svolta una delle 4 semifinali nazionali del campionato cadetti ed è attivo il circolo siciliano con il maggior numero di soci dell'isola), sono stati istituiti sportelli dove già ne esistono altri nelle vicinanze e non ne sono stati creati lì dove esistono circoli filatelici attivi (come ad esempio nella città di Patti in provincia di Messina dove esiste un circolo da 10 anni e viene organizzata almeno una mostra filatelica con relativo annullo speciale ogni anno);
   il Presidente della Federazione tra le Società filateliche italiane ha più volte segnalato le molteplici problematiche inerenti il settore ed indicato possibili soluzioni e/o modalità di intervento;
   al di là degli impegni di facciata Poste italiane e il Ministero sembrano aver fatto poco per invertire tale tendenza;
   dalla recente risposta del Viceministro Catricalà sembra che il Ministero dello sviluppo economico:
    si limiti solo a prendere atto della diminuzione dei giovani filatelisti, facendo riferimento a molteplicità di interessi tra i giovani, alla nascita di altri settori di collezionismo e da numerosi stimoli cognitivi portatori di cultura al pari della Filatelia;
    ritenga il francobollo non debba rispondere a logiche commerciali;
    creda, comunque, di rispondere agli interessi dei filatelisti attraverso le scelte operate dalla consulta filatelica;
    pensi di risolvere la questione della non omogenea diffusione dei commemorativi presso tutti gli uffici postali –:
   quali misure urgenti si intendano assumere per:
    a) favorire la diffusione del messaggio culturale veicolato attraverso il francobollo;
    b) far trovare effettiva applicazione al codice postale italiano che prevede la distribuzione di ogni emissione in tutti gli uffici;
    c) organizzare l'attività di programmazione ed emissione filatelica in modo da elaborare il programma filatelico definitivo entro la fine dell'anno precedente a quello di emissione;
    d) rendere la composizione della consulta filatelica più aderente al mondo della filatelia;
    e) prevedere e/o disporre in caso di assenze continuative la decadenza e/o la sostituzione dei componenti della consulta filatelica;
    g) far sì che Poste italiane rivedano e correggano l'ubicazione degli sportelli filatelici in modo più congruente alla presenza di circoli filatelici. (4-05298)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 470
4-05298
presentata da
GULLO Maria Tindara

  Risposta. — Ai sensi della vigente normativa, di cui all'articolo 32 del Testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n. 156, e dell'articolo 212 e seguenti del regolamento di esecuzione dei libri I e II del Codice postale, le carte-valori postali dello Stato sono emesse dal Ministero dello sviluppo economico.
  Inoltre, ai sensi dell'articolo 8 della Convenzione postale universale, le carte-valori postali sono una manifestazione di sovranità nazionale. In tale ottica, al Ministro dello sviluppo economico o suo delegato, in qualità di autorità di riferimento, spetta il compito eminentemente politico di interpretare il sentimento della comunità nazionale e di rispondervi nelle forme e con i mezzi che gli sono propri, disponendo in via esclusiva e discrezionale circa il programma di emissione delle carte-valori.
  In tale contesto, è necessario precisare che lo scopo unico e precipuo delle carte-valori è quello di rappresentare una affrancatura per l'accesso al servizio postale universale, assicurato dall'operatore designato dallo Stato ai sensi della vigente normativa. Quest'ultimo, vale a dire l'operatore pro tempore Poste italiane s.p.a., è incaricato della distribuzione e della commercializzazione delle carte-valori su tutto il territorio nazionale, conformemente a quanto stabilito dalla normativa di riferimento, cui ha l'obbligo di attenersi.
  La concessionaria, ricevute le carte-valori postali di nuova emissione dal Ministero dell'economia e delle finanze (che ai sensi della vigente normativa le riceve a sua volta dallo stampatore IPZS s.p.a.), provvede ad effettuare la distribuzione sull'intera rete degli uffici postali, come previsto dall'articolo 215 del regolamento di esecuzione del Codice postale, di guisa che ciascuna carta-valore emessa dallo Stato venga inviata a ciascun ufficio postale del Paese, assicurandone la diffusione capillare.
  In tale ottica, la tiratura delle singole carte-valori postali commemorative, celebrative e tematiche viene definita dal Ministero dello sviluppo economico, su proposta della concessionaria, avuto riguardo alla necessità di garantirne la massima distribuzione e circolazione, a prescindere dal mercato del collezionismo.
  Ai sensi dell'articolo 78 del regolamento di esecuzione della legge 22 dicembre 1957, n. 1293, sulla organizzazione dei servizi di distribuzione e vendita dei generi di monopolio, decreto del Presidente della Repubblica 14 ottobre 1958, n. 1074, la vendita delle carte-valori postali da parte degli spacciatori di generi di monopolio (cosiddetti «tabaccai») costituisce obbligo, di guisa che al pari degli uffici postali, i rivenditori devono essere sempre riforniti di francobolli necessari a comporre le tariffe e i prezzi di ogni servizio assicurato dalla concessionaria.
  Ove dovessero pervenire segnalazioni circostanziate da parte dell'utenza in merito a presunte carenze, il Ministero dello sviluppo economico attiva i controlli del caso.
  I programmi annuali di emissione delle carte-valori postali sono definiti in via esclusiva dal Ministero dello sviluppo economico, anche acquisito il parere della consulta per l'emissione delle carte-valori postali e la filatelia, avuto riguardo ai criteri di massima adottati dall'autorità politica e sinteticamente illustrati nelle pagine dedicate alla filatelia del sito internet del Ministero.
  Relativamente alla consulta per l'emissione delle carte-valori postali e la filatelia, appare opportuno precisare che il ruolo dell'organismo tecnico-consultivo ministeriale è quello di fornire un qualificato supporto consultivo nella definizione del programma annuale delle emissioni filateliche, esprimendo il proprio parere sulla bozza di programma annuale elaborata in via esclusiva dagli uffici ministeriali, avanzando anche proprie proposte. Essa, pertanto non ha alcun potere né decisionale né di indirizzo. Invero, la presenza in consulta di esperti del mondo del collezionismo filatelico, oltre naturalmente ai rappresentanti di varie amministrazioni, enti e organizzazioni, è di grande ausilio all'autorità politica, poiché le proposte ed i pareri formulati contribuiscono a meglio interpretare il sentimento della comunità nazionale e di rispondervi nelle forme e con i mezzi che gli sono propri.
  Per la natura di organo tecnico-consultivo, che peraltro si riunisce due volte l'anno, non è stato previsto un meccanismo di decadenza e surroga dei componenti della consulta che non intervengano alle riunioni.
  Il Ministero dello sviluppo economico – consapevole del momento di difficoltà che il settore attraversa, non solo in Italia ma su scala internazionale, a motivo del costante calo del numero dei collezionisti e del mancato ricambio generazionale, dovuto essenzialmente alla naturale evoluzione degli interessi giovanili a discapito delle varie forme di collezionismo – continua ad avvalersi del supporto del proprio organo tecnico-consultivo, esaminando le proposte e le istanze che pervengono dalle varie componenti del panorama filatelico italiano, mantenendo tuttavia sempre fermo il concetto che la carta-valore postale rappresenta per lo Stato un mezzo di affrancatura della corrispondenza e, pertanto, è avulsa da ogni logica di natura commerciale.
  Il francobollo, pertanto, non rappresenta uno strumento di marketing né per lo Stato, che lo emette, né per la società concessionaria del servizio universale, che lo vende esclusivamente come strumento di affrancatura della corrispondenza.
  Il programma di emissione viene sempre definito dal Ministero dello sviluppo economico entro l'anno precedente a quello di riferimento. Eventuali integrazioni in corso d'anno, numericamente limitate, sono tuttavia sempre possibili al fine di corrispondere a esigenze, talvolta di natura istituzionale, emerse successivamente alla definizione del programma ed alle quali non si intende venire meno. Analogamente, le date di emissione possono subire modifiche in relazione a necessità contingenti di varia natura. Il programma, così come ogni sua modifica o integrazione, viene tempestivamente notificato alla concessionaria ed all'Istituto poligrafico e zecca dello Stato s.p.a. per gli adempimenti di rispettiva competenza.
  Per quanto concerne, infine, l'auspicata rivisitazione e correzione dell'ubicazione degli sportelli filatelici in relazione alla presenza sul territorio di circoli e associazioni filateliche, appare opportuno segnalare che la materia afferisce in via esclusiva alle strategie interne della citata concessionaria, fermo restando il richiamato obbligo per la stessa di assicurare la fornitura di ciascuna nuova carta-valore postale indistintamente a ciascun ufficio postale del territorio nazionale.
  Con riferimento alle misure urgenti che si intendano assumere per favorire la diffusione del messaggio culturale veicolato attraverso il francobollo, il Ministero ha rivisitato nel corso del 2013 le serie tematiche in cui sono articolati i programmi annuali, con lo specifico intento di meglio interpretare il sentimento della comunità nazionale e di avvicinare lo strumento «francobollo» alla sensibilità di tutta l'utenza.
  A partire dal corrente anno sono in vigore, pertanto, nuove serie tematiche, condivise dalla consulta per l'emissione delle carte valori postali e la filatelia, che strutturano le emissioni ordinarie come segue:
   «il Patrimonio naturale e paesaggistico», che comprende le emissioni dedicate alle «bellezze» da sempre considerate peculiari del nostro Paese e che lo caratterizzano nell'immaginario collettivo, nonché i consueti francobolli a soggetto turistico;
   «il Patrimonio artistico e culturale italiano», serie volta a promuovere l'immenso patrimonio del nostro Paese, dando spazio alle differenti arti e alle istituzioni che le custodiscono e valorizzano;
   «le Eccellenze del sapere», serie tesa a dare risalto sia alle grandi Istituzioni culturali italiane di tipo umanistico ovvero dedite alla ricerca scientifica e tecnologica, sia all'oggetto della ricerca stessa;
   «le Eccellenze del sistema produttivo ed economico», che intende promuovere la capacità professionale e imprenditoriale italiana. In tale ambito rientrano le emissioni di francobolli dedicati a singole categorie merceologiche e, in via eccezionale, francobolli dedicati a singoli marchi commerciali particolarmente rappresentativi del nostro Paese, sempre e comunque in occasione di significativi anniversari che celebrino almeno il centenario della fondazione dell'azienda;
   «il Senso civico», che mira a promuovere un atteggiamento positivo verso la comunità di appartenenza ed il rispetto delle regole che ne disciplinano la convivenza, dando risalto ad atteggiamenti, azioni e scelte caratterizzate da attenzione verso il prossimo e verso l'ambiente che ci ospita;
   «lo Sport», che celebra i grandi eventi che si svolgono in Italia e i successi italiani nelle diverse discipline in ragione dell'alto valore formativo riconosciuto unanimemente alle attività sportive;
   «le Festività», serie che si propone di celebrare i più importanti appuntamenti, religiosi e laici, che ogni anno scandiscono la vita della comunità nazionale.

  Per quanto riguarda invece le misure urgenti che si intendano assumere per organizzare l'attività di programmazione ed emissione filatelica in modo da elaborare il programma filatelico definitivo entro la fine dell'anno precedente a quello di emissione, il Ministero già ha disposto quanto richiesto.
  In particolare è già previsto che le proposte avanzate da chiunque sia interessato e che pervengono entro il 31 maggio di ogni anno siano raccolte ed esaminate ai fini della definizione del programma filatelico dell'anno successivo entro il mese di luglio. Eventuali, ulteriori proposte inoltrate al Ministero dello sviluppo economico entro il 31 ottobre dello stesso anno, laddove ritenute meritevoli, costituiscono la base per una limitata integrazione al programma filatelico già definito.
  La società Poste italiane, ha comunicato a riguardo che, in concomitanza dell'ultima manovra tariffaria, risalente al mese di Gennaio 2013, ha stampato decine di milioni di cosiddetta «spezzature» filateliche, per consentire alla clientela, in possesso di francobolli con vecchie tariffe, di comporre agevolmente l'importo delle nuove.
  Con riferimento ai prodotti postali menzionati nell'atto in esame (Raccomandata 1, Posta Celere, Pacco Celere 1 e Pacco Celere 3) il fornitore designato del servizio universale ha fatto presente che questi risultano gravati da IVA e come tali, per la normativa vigente, non possono essere affrancati con francobolli.
  Inoltre, la medesima società al fine di agevolare lo smaltimento dei francobolli «fuori tariffa», ha adottato l'ulteriore iniziativa di rendere gratuita, nell'ambito degli uffici postali, l'integrazione tariffaria con macchina affrancatrice.
  Ha reso inoltre noto che, a partire dal 4 luglio 2014 è stata varata una nuova articolazione della rete degli portelli filatelici che, pur lasciandone inalterato il numero complessivo, pari a 500, ne ha rivisto la precedente diffusione territoriali, secondo precisi criteri.
  In base alla nuova ripartizione territoriale, ad esempio, è stata privilegiata la presenza di sportelli filatelici presso gli uffici postali di medio-grandi dimensioni, ne è stata conservata la presenza presso le diverse sedi istituzionali e sono stati riattivati gli sportelli in precedenza disattivati, presso i comuni ove si trovino dei circoli filatelici o nei capoluoghi di provincia, sedi delle principali manifestazioni filateliche.
  L'azienda ha precisato infine che i francobolli «commemorativi», nell'imminenza del giorno di emissione, vengono normalmente distribuiti nella maggioranza degli uffici Postali e che, in ogni caso, i collezionisti possono ordinarli presso tutti gli uffici postali. Si rende inoltre noto che i francobolli «commemorativi», nell'imminenza del giorno di emissione, vengono normalmente distribuiti nella maggioranza degli uffici Postali e che, comunque, i collezionisti possono ordinarli presso tutti gli uffici Postali.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoAntonello Giacomelli.

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