ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 252 del 25/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: RAMPI ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2014
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2014
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2014
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2014
CAMPANA MICAELA PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/06/2014
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 03/07/2014
Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2015
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/04/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05292
presentato da
RAMPI Roberto
testo di
Mercoledì 25 giugno 2014, seduta n. 252

   RAMPI, RACITI, GIUDITTA PINI, PORTA, VERINI e CAMPANA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   il 26 giugno 2014 è la giornata mondiale dedicata alla lotta alle droghe, e questa dovrebbe essere l'occasione per fare il punto di una situazione che continua a esser preoccupate e sulla effettiva efficacia di politiche proibizioniste sulle sostanze stupefacenti che hanno contribuito ad aumentare la produzione, i traffici, i consumatori, i profitti delle organizzazioni criminali e ridotto la conoscenza, la consapevolezza, la cultura da parte dei consumatori;
   la guerra alla droga ha consegnato quello che dovrebbe essere un problema socio-sanitario al diritto penale, facendolo diventare una questione di ordine pubblico e, in certi casi, di sicurezza nazionale. Un detenuto su quattro è in carcere per reati legati alle sostanze stupefacenti a causa del binomio proibizionismo/carcere, anche per fatti di lieve entità;
   l'approccio proibizionista ha contribuito a limitare la ricerca scientifica pura e quella applicata, lo sviluppo di nuove terapie per decine di malattie con danni gravissimi per la salute di milioni di persone;
   occorre affrontare il tema in modo non ideologico, con dati ufficiali e con le esperienze positive in atto in altri paesi e includendo le analisi di politici, economisti, giuristi ed esperti nazionali e internazionali che denunciano il fallimento del proibizionismo tout court e propongono possibili alternative;
   se si ritenga opportuno provvedere alla nomina del Sottosegretario competente anche per il dipartimento per le politiche sulle droghe;
   se si ritenga utile altresì nominare un direttore scientifico di chiara fama nazionale e internazionale per il suddetto dipartimento;
   se abbia intenzione di convocare entro la fine del 2014 la 6o conferenza nazionale sui problemi relativi alle sostanze stupefacenti;
   se condivida l'intenzione di sostenere e promuovere, nel rispetto delle parole del Presidente della Repubblica, una incisiva depenalizzazione dei reati di lieve entità, per i quali la previsione di una sanzione diversa da quella penale può avere una efficacia di prevenzione generale non minore, anche nel solco di quanto avviato dal Parlamento;
   quali iniziative intenda intraprendere, in qualità di presidente di turno dell'Unione europea, al fine di poter guidare il processo di convocazione della sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu in materia di sostanze stupefacenti promuovendo contributi di tutti i soggetti interessati e coinvolgibili a partire dall'Organizzazione mondiale della sanità, le accademie nazionali delle scienze ma anche associazioni di pazienti e organizzazioni non-governative attive da anni per la promozione di riforme relative a leggi e politiche in materia di sostanze stupefacenti;
   se intenda attivarsi presso l'Ufficio per le droghe e il crimine delle Nazioni unite di Vienna per chiedere che sia sospeso ogni sostegno da parte dell'Onu a politiche di repressione delle persone attraverso pene sproporzionate per reati connessi alle «droghe», e in particolare che il Governo esiga la sospensione di ogni aiuto all'esecuzione di politiche che prevedono la pena capitale, come in particolare in Iran, fino a «congelare» la quota parte dei finanziamenti dell'Italia al suddetto ufficio ONU nel caso in cui tale sostegno indiretto alla pena capitale dovesse essere mantenuto;
   se intenda prendere in considerazione, di concerto coi partner europei, la possibilità di ridurre progressivamente i limiti imposti alla ricerca medico-scientifica sulle piante, loro derivati e altri prodotti chimici contenuti nelle tabelle delle tre Convenzioni Onu in materia di sostanze stupefacenti;
   se non ritenga opportuno monitorare la promozione di politiche di «controllo delle droghe» affinché essa venga portata avanti nel pieno rispetto dei diritti umani dei consumatori e del loro diritto alla salute, difesa e giusto processo;
   se valuti opportuno rafforzare, in parallelo, il lavoro sull'uso terapeutico di tali sostanze. (4-05292)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 537
4-05292
presentata da
RAMPI Roberto

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, si riferisce quanto segue.
  Il dipartimento politiche antidroga, in merito alla richiesta di convocare la VI Conferenza nazionale sulle droghe, nel mese di aprile 2015 ha avviato un confronto, sia pure ancora a livello informale, con i principali attori interessati (ministeri, coordinamento regioni in materia di salute, organismi del privato sociale) per definire meglio il calendario dei lavori e individuare le questioni prioritarie da affrontare in vista della sua organizzazione, prevista dal decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 con cadenza triennale, ma disattesa dal 2009.
  Proprio a tal fine, nel bilancio 2015 del dipartimento sono state previste le risorse finanziarie per sostenere l'organizzazione della conferenza. Tuttavia, per la complessità delle tematiche che saranno trattate e l'elevato numero di attori interessati, sia istituzionali che appartenenti alla società civile, non è possibile allo stato prevedere una data certa di svolgimento della conferenza, la quale peraltro potrà vedere la luce solo al termine di un processo organizzativo necessariamente condiviso e partecipato.
  Si ritiene che da tale processo concertativo possano scaturire alcuni eventi preparatori alla conferenza propriamente detta, circoscritti per tema da trattare e per durata, i quali contribuiranno a definire meglio i calendari dei lavori, a individuare le questioni prioritarie e i soggetti da coinvolgere.
  Al riguardo si precisa che in data 5 maggio, 5 giugno e 7 luglio 2015 si sono svolte, presso questa Presidenza del Consiglio, gli incontri riservati al privato sociale ed al coordinamento delle regioni, per condividere i documenti frutto dell'elaborazione del tavolo e definire le priorità tematiche che costituiranno oggetto della prossima conferenza; analogo confronto sarà programmato per le rappresentanze istituzionali (Ministeri della salute, giustizia, interno, difesa, lavoro, istruzione) nonché per gli altri dipartimenti della Presidenza interessati, al fine di addivenire alla stesura di un documento comune che costituirà il programma della conferenza.
  Con riguardo alla convocazione di UNGASS (sessione speciale dell'assemblea generale delle Nazioni Unite in materia di droga) in programma per il 2016 si sottolinea che si tratta di una tappa importante nel raggiungimento degli obiettivi fissati nel 2009 dall'ONU nella «Dichiarazione politica e il Piano d'azione sulla cooperazione internazionale verso un sistema integrato e bilanciato per contrastare il problema mondiale della droga» che ha definito le azioni da intraprendere da parte degli Stati membri entro il 2019.
  A tal proposito, nel marzo 2014 la commissione stupefacenti (CND) dell'UNODC ha condotto una revisione dei progressi compiuti nell'attuazione della suddetta dichiarazione individuando ulteriori risultati, priorità e azioni per il raggiungimento dell'obiettivo fissato nel 2019. Inoltre, la stessa CND, in risposta alla richiesta dell'Assemblea generale di impegnarsi nel processo di preparazione per UNGASS, ha adottato la risoluzione 57/5, intitolata «Sessione Speciale dell'Assemblea Generale sul problema mondiale della droga che si terrà nel 2016», con la quale si è impegnata a garantire un processo di preparazione adeguato, inclusivo ed efficace per la sessione Speciale del 2016. La Commissione ha dedicato una parte significativa delle proprie riunioni nel corso della 57esima sessione (dicembre 2014) e della 58esima sessione (marzo 2015) per i preparativi dell'evento del 2016.
  Nel corso del semestre di Presidenza del Consiglio dell'Unione europea, l'Italia ha coordinato i gruppi di lavoro e contribuito a definire le tematiche principali che costituiranno il contenuto del documento europeo da presentare ad UNGASS.
  Tra queste vi sono: il rispetto delle convenzioni internazionali per il controllo della droga, le politiche internazionali in materia per il 2016, incluso il fenomeno delle nuove sostanze psicoattive; il rispetto dei diritti umani soprattutto in riferimento alla disponibilità di medicinali, all'abolizione della pena di morte, alle misure alternative al carcere e al coinvolgimento della società civile nell'attuazione e nella realizzazione delle politiche in materia; inoltre, il miglioramento dell'approccio centrato sulla salute pubblica, sulla base di interventi basati sull'evidenza scientifica e sulle buone prassi, la prevenzione, il trattamento, la riduzione del rischio e del danno, il recupero, il reinserimento sociale e la riabilitazione delle persone tossicodipendenti; la cooperazione internazionale contro il traffico di droga, tra cui la cooperazione giudiziaria, la sicurezza pubblica e il contrasto al riciclaggio di denaro, nonché il miglioramento dello sviluppo alternativo.
  Inoltre, la Presidenza italiana ha supportato attivamente il coinvolgimento delle associazioni e delle ONG interessate, non solo organizzando una sessione congiunta con i rappresentanti del forum della società civile anche sulle tematiche inerenti la preparazione di UNGASS 2016, svoltasi lo scorso 9 dicembre, ma anche invitandoli a partecipare alla riunione del Gruppo orizzontale droga che aveva come tematica principale la preparazione di UNGASS.
  Infine, in merito alle azioni che si intende svolgere in ambito internazionale per chiedere che sia sospeso ogni sostegno da parte dell'Onu a politiche di repressione delle persone attraverso pene sproporzionate per reati connessi alle «droghe», il dipartimento sta supportando la presentazione di una risoluzione europea inerente la proporzionalità delle pene per i reati correlati alla droga e in particolare sull'abolizione a livello internazionale della pena capitale.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministriClaudio De Vincenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

stupefacente

diritti umani

lotta contro la criminalita'

revisione della legge

sicurezza pubblica

reato