ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05210

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 249 del 19/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2014
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2014
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/06/2014
Stato iter:
28/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2016

CONCLUSO IL 28/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05210
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Giovedì 19 giugno 2014, seduta n. 249

   ROSTAN, MANFREDI, SALVATORE PICCOLO e BOSSA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   il Parlamento Italiano ha, lo scorso 5 febbraio 2014, provveduto alla conversione in legge del decreto-legge «decreto n. 136 del 2013, cosiddetto terra dei Fuochi»;
   il testo definitivo, licenziato dal Parlamento, ha previsto, tra le varie disposizioni in esso articolate a tutela dell'ambiente e nell'ambito delle strategie di contrasto ai roghi tossici, la istituzione del reato di combustione dei rifiuti, una spinta alle attività di bonifica dei suoli inquinati, il conferimento di poteri speciali al prefetto di Napoli, la creazione, presso il dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, di un gruppo per il monitoraggio, la mappatura dei terreni inquinati, l'uso dell'esercito e lo screening sanitario gratuito per i cittadini residenti in Campania e Puglia;
   il testo, inoltre, ha previsto il coinvolgimento, ai fini delle attività di monitoraggio ambientale e dello stato di salute della cittadinanza residente in Campania ed in Puglia, ed in particolare nei territori a rischio inquinamento e roghi tossici, dell'Istituto superiore delle sanità, nonché l'implementazione dello studio «sentieri»;
   la legge ha accolto anche molte delle richieste fatte da comitati e associazioni ambientaliste in sede di audizione, con particolare riferimento alla previsione di particolari strumenti di accelerazione delle bonifiche, l'utilizzo dell'esercito a scopo di sorveglianza, nonché l'istituzione di un fondo ad hoc (Fondo unico giustizia) alimentato dalla confisca dei beni provenienti dalle attività della criminalità organizzata e dai guadagni legati agli eco-reati per reperire risorse per le bonifiche;
   alta è l'attenzione dell'opinione pubblica circa lo stato di applicazione delle norme contenute nella legge sulla «Terra dei Fuochi», nonché fortissime sono le aspettative e le speranze delle popolazioni residenti in Campania, ed in particolare, nell'area a nord di Napoli, nel casertano e nell'agro nolano, territori martoriati dalle eco-mafie che, negli anni, non hanno mai esitato di fronte alla possibilità di assicurarsi facili e cospicui guadagni attraverso lo sversamento abusivo di rifiuti tossici e di roghi dolosi;
   nonostante i buoni propositi del testo di legge, non accennano a diminuire, nella Terra dei Fuochi, i roghi tossici e gli sversamenti abusivi;
   è alle porte la stagione estiva che, tradizionalmente, favorisce l'aumento degli illeciti in materia ambientale ed acuisce il fenomeno già diffuso dei roghi tossici di rifiuti;
   a conferma di quanto sopra, il 9 giugno 2014, ben cinque roghi tossici di enormi dimensioni si sono sprigionati nelle campagne tra Casalnuovo di Napoli e Pomigliano d'Arco;
   il fenomeno dei roghi tossici ed in generale la condizione di inquinamento dei suoli della «Terra dei Fuochi», stanno provocando un preoccupante innalzamento delle patologie oncologiche diagnosticate nella popolazione residente;
   le sopra indicate patologie oncologiche, secondo quanto evidenziato dalle Associazioni animaliste operanti nella «Terra dei Fuochi», stanno iniziando a diffondersi con elevata incidenza anche tra cani, gatti ed altre tipologie di animali;
   è opportuno, pertanto, imprimere un'accelerazione dei processi amministrativi previsti dalle norme contenute nel decreto-legge «Terra dei Fuochi» e tanto affinché il fenomeno dei roghi tossici e degli sversamenti abusivi di rifiuti diffuso in Campania incontri un freno significativo –:
   quale sia lo stato di avanzamento delle operazioni di impiego dell'Esercito nella Terra dei Fuochi, quali risultati abbia portato per il momento il dispiegamento di forze previsto del decreto-legge di cui in premessa, nonché se il Governo stia valutando l'ipotesi di incrementare il numero delle unità e delle risorse militari destinate al presidio del territorio in supporto delle forze dell'ordine locali;
   quale sia stata l'incidenza, sino ad oggi, dell'inserimento, all'interno del codice penale, della fattispecie del reato di combustione illecita dei rifiuti;
   quale sia lo stato di avanzamento delle attività di screening sanitario della popolazione e mappatura dei siti inquinati in Campania e quali attività il Governo stia valutando di intraprendere per accelerare tali processi, fondamentali per la buona riuscita dei progetti di recupero del territorio;
   quale sia lo stato di avanzamento dei programmi di bonifica previsti per il recupero dei territori inquinati dalle discariche abusivi e dai roghi tossici. (4-05210)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 28 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 710
4-05210
presentata da
ROSTAN Michela

  Risposta. — In via generale, si evidenzia come gli incendi sono ascrivibili a condotte e cause disomogenee. Una parte è conseguenza di pratiche di smaltimento illegale degli scarti di lavorazione provenienti da attività economiche, completamente o parzialmente abusive e in regime di evasione fiscale (tessuti, pellame, plastica, inerti di edilizia). I roghi sono in questo caso preordinati allo smaltimento abusivo dei rifiuti speciali, ovvero appiccati da individui terzi, che, in assenza di una tempestiva attività di rimozione da parte dei comuni, risolvono in questo modo il problema di liberare dai rifiuti uno spazio pubblico o privato.
  Corre l'obbligo di precisare che il fenomeno è monitorato dai comandi provinciali dei vigili del fuoco di Napoli e di Caserta, che, nell'elaborazione delle statistiche ufficiali, si avvalgono dei dati estratti dal database del programma STAT-RI «Statistiche Interventi» del dipartimento dei vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile del Ministero dell'interno.
  A partire dal 2013 – anno in cui sono state potenziate le attività di contrasto e prevenzione del fenomeno – gli interventi di spegnimento di incendi di rifiuti da parte dei vigili del fuoco evidenziano un trend in netta diminuzione. I dati relativi al 2015 confermano ed ampliano la tendenza in calo con –63 per cento in provincia di Caserta (480 interventi nel 2015 contro 1296 nel 2012) e –42 per cento nell'area metropolitana di Napoli (1546 nel 2015 contro 2688 nel 2012).
  Le iniziative di contrasto e di prevenzione di un fenomeno così pluri-fattoriale, che investe molti e diversi livelli di competenza, richiede un lavoro di raccordo complesso, che coinvolge gli enti locali, le istituzioni territoriali, le forze dell'ordine, l'esercito, le associazioni ambientaliste e i comitati civici, nel quadro delle attività promosse nel «Patto per la Terra dei fuochi» stipulato con l'incaricato del Governo per il fenomeno dei roghi di rifiuti in Campania e coordinate presso la cabina di regia inter-istituzionale con le prefetture, la regione Campania e gli enti locali.
  Per quanto concerne l'adozione di disposizioni di carattere regolamentare in merito ai parametri di qualità dei terreni agricoli e delle acque ad uso irriguo, costituiscono un settore d'intervento fondamentale che investe, non solo il suolo e le acque, ma anche le restanti matrici ambientali, con evidenti ricadute negative per l'ecosistema e la salute umana.
  L'individuazione ed il potenziamento delle opportune azioni dirette a fronteggiare dette emergenze ambientali, rappresentano una priorità per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che presiede il Comitato interministeriale istituito con decreto legge n. 136 del 2013 con il compito di «determinare gli indirizzi per l'individuazione o il potenziamento di azioni e interventi di prevenzione del danno ambientale e dell'illecito ambientale, monitoraggio, anche di radiazioni nucleari tutela e bonifica nei terreni, nelle acque di falda e nei pozzi della regione Campania».
  Nell'ambito del citato comitato è stata istituita apposita commissione quale organo tecnico-operativo, la quale ha avviato un approfondito esame delle diverse e complesse questioni poste all'attenzione dalle linee di indirizzo fornite dal Comitato interministeriale, giungendo nel maggio 2016 all'adozione di un programma degli interventi finalizzati alla tutela della salute, alla sicurezza, alla bonifica dei siti, nonché alla rivitalizzazione economica dei territori della cosiddetta Terra dei fuochi.
  Nello specifico, il piano elaborato dalla commissione, caratterizzato da interventi di ampio respiro, mira a coniugare il delicato tema del monitoraggio e della bonifica delle aree agricole interessate nel passato dai fenomeni di tombamento di rifiuti con ricadute sulle matrici ambientali, con quello delle iniziative di screening e di prevenzione dei rischi per la salute dei cittadini e ancora con quello del permanere di fenomeni di illegalità e di inciviltà che attengono allo smaltimento abusivo dei rifiuti e che contribuiscono al degrado del territorio e ad alimentare una percezione negativa con tutte le conseguenze sul piano economico e dello sviluppo. Il documento è stato oggetto di esame ed approvato dal Comitato interministeriale, che si è riunito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il 2 agosto 2016, il quale ha altresì deliberato la sua trasmissione alla cabina di regia per la programmazione del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, ai fini del tempestivo esame da parte del Cipe.
  Sotto lo specifico profilo della sicurezza, le misure indicate sono orientate a potenziare la capacità di contrasto dei fenomeni da parte delle Forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, dell'Esercito, delle polizie locali, dotandoli di strumenti tecnologici di supporto, quali i sistemi di video-sorveglianza, di tele-rilevamento, di geo-referenziazione per il pronto intervento, e mettendoli nelle condizioni di utilizzare a pieno e nella maniera più incisiva il nuovo codice penale dell'ambiente, attraverso un'attività formativa che coinvolge anche le procure.
  Al rafforzamento dell'azione di contrasto e repressione si affianca il potenziamento della cooperazione e della coesione istituzionale e sociale, a partire dal ruolo primario degli enti locali, ai quali è affidata la cura e il governo del territorio e la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
  Anche di questo aspetto decisivo tiene conto il programma prevedendo che una delle più cospicue linee di finanziamento, sia destinata a supportare i comuni, in una prima fase di avvio di questa delicata e difficile gestione, nonché a favorire, ancor più il positivo coinvolgimento della cittadinanza attiva, che rappresenta una chiave per arrivare a quel cambiamento di stili di vita, di comportamenti, di modo di fare impresa, di amministrare, che è alla base di un risultato definitivo e duraturo contro questi fenomeni.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Campania

rifiuti

protezione dell'ambiente

inquinamento del suolo

sostanza tossica