ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05134

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 245 del 13/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/06/2014
Stato iter:
08/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2015
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/10/2014

SOLLECITO IL 11/12/2014

SOLLECITO IL 18/02/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2015

CONCLUSO IL 08/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05134
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Venerdì 13 giugno 2014, seduta n. 245

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   all'interrogante sono giunte numerose segnalazioni da parte della cittadinanza, suffragate anche da una serie di inchieste di stampa, circa la indecorosa situazione di degrado dei campi nomadi nella città di Napoli e nell’hinterland partenopeo;
   in seguito a tali segnalazioni, concernenti in particolare le allarmanti condizioni dei minori, il 13 dicembre 2013, l'interrogante ha depositato una prima interrogazione, la n. 4-02933, alla quale purtroppo ad oggi non è stata data risposta;
   l'inerzia delle istituzioni centrale e locale non ha risolto i problemi che continuano a persistere nella loro gravità;
   negli ultimi mesi si sono verificate ulteriori inquietanti vicende nei campi rom che rendono sempre più preoccupante la situazione e necessario un intervento dello Stato;
   l'11 marzo 2014, infatti, si è diffusa la voce secondo cui una ragazza di Napoli sarebbe stata oggetto di molestie sessuali. A seguito del diffondersi di tale voce, si è creata una situazione di grande tensione, sfociata poi in una rissa tra napoletani e rom, secondo alcune fonti di informazione caratterizzata addirittura dal lancio di sassi e bombe carta da parte della popolazione locale. La conseguenza di tali vicende sarebbe stata – secondo quanto segnalato all'interrogante – la «migrazione» di circa 350 rom in altri campi, in particolare localizzati presso Gianturco che già si trova in una situazione di forte criticità per la presenza di tre campi nomadi, due dei quali di grandissime dimensioni e molto vicini ai depositi della Q8;
   ad avviso dell'interrogante è molto probabile il rischio che la criminalità organizzata sia pericolosamente coinvolta in questo tipo di dinamiche per cui l'intervento della pubblica autorità appare di assoluta urgenza;
   tutte queste vicende vedono quella che all'interrogante appare la sostanziale inerzia delle istituzioni locali –:
   se il Ministro interrogato, per il tramite dei suoi uffici, stia seguendo le vicende segnalate in premessa e quale sia il suo orientamento in merito;
   quali decisioni intenda assumere il Governo per fronteggiare una simile situazione che rischia di diventare un problema molto serio sia dal punto di vista dell'ordine pubblico che dal punto di vista della salute, stante il sovraffollamento dei campi nomadi, con particolare riferimento a quello di Gianturco. (4-05134)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 aprile 2015
nell'allegato B della seduta n. 404
4-05134
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — Nel pomeriggio dell'11 marzo 2014, in via Fulco Ruffo di Calabria a Napoli, una minore ha riferito di aver subito molestie sessuali da parte di un cittadino di etnia Rom, residente nel campo di via del Riposo.
  Nell'immediatezza dei fatti, i congiunti della minore si sono recati presso l'insediamento rom per chiedere chiarimenti sull'accaduto, seguiti poco da un gruppo di parenti e amici, tutti residenti nella zona. Il personale della polizia immediatamente accorso sul posto, nonostante il clima di forte tensione, è riuscito a evitare il degenerare degli eventi, impedendo qualsiasi contatto tra i due gruppi. Nella tarda serata dello stesso giorno, la vittima delle molestie, accompagnata dal padre, ha sporto regolare denuncia.
  La mattina seguente, un folto gruppo di residenti, prevalentemente donne, ha inscenato una protesta, chiedendo l'immediata punizione del responsabile delle molestie e l'allontanamento dei cittadini rom dalla zona. Sono intervenuti sul posto il personale della polizia e il presidente della municipalità. Quest'ultimo ha comunicato che avrebbe incontrato l'assessore comunale preposto, per una definitiva soluzione del problemi connessi alla presenza dell'insediamento rom.
  Nonostante le rassicurazioni dei presidente della municipalità, dall'interno dell'adiacente area cimiteriale sono stati lanciati dei petardi verso i cittadini rom presenti nell'insediamento. Il clima sempre più teso ha provocato lo spontaneo allontanamento dei rom e il loro successivo trasferimento presso altri insediamenti presenti in città, in particolare in via Brecce a Sant'Erasmo, nel quartiere Gianturco.
  Nella notte del successivo 1° aprile, il campo rom di via del Riposo, ormai disabitato, è stato interessato da un incendio – appiccato da ignoti – che è stato domato dai vigili del fuoco. L'Autorità giudiziaria ha disposto il sequestro di tutta l'area, che poi è stata resa nuovamente accessibile il 21 maggio per consentire il recupero delle masserizie.
  Si soggiunge che la società Aedilia Sviluppo 1 srl, proprietaria dell'area su cui insistono i citati campi rom di via Brecce a Sant'Erasmo, ha sporto denuncia all'Autorità giudiziaria per occupazione abusiva e danneggiamento dell'area medesima, con contestuale richiesta di sgombero.
  Al fine di prevenire il verificarsi di ulteriori episodi di violenza e intolleranza tra i residenti della zona e gli occupanti degli insediamenti in questione, è stata disposta un'intensificazione delle misure di vigilanza e controllo dei territorio.
  Su un piano più generale, si assicura che il Ministero dell'interno segue con grande attenzione – sia tramite il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, sia attraverso le prefetture territorialmente competenti – le tematiche connesse all'integrazione e alla coesione sociale delle comunità rom.
  Al riguardo, sono state assunte molteplici iniziative che si inseriscono in un apposito piano contenente la Strategia nazionale per l'inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti, con la previsione di interventi da svolgere fino al 2020 nel campo dell'istruzione, della salute, dell'alloggio e dei lavoro.
  Per quanto riguarda, in particolare, le iniziative assunte nel territorio della provincia di Napoli, prosegue il progetto di realizzazione di una struttura di accoglienza per i nuclei rom nella zona di Scampia, finanziato con fondi europei per un importo di circa sette milioni di euro. Inoltre, il comune di Napoli ha aderito, per l'anno scolastico 2014/2015, al progetto nazionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali finalizzato all'integrazione e all'inclusione scolastica a favore dei minori rom, sinti e camminanti.
  Con gare a evidenza pubblica, lo stesso ente ha affidato ad alcune associazioni del terzo settore i nuovi progetti di inclusione sociale e di contrasto all'emarginazione dei minori in età scolare. A tal fine, il territorio è stato suddiviso in quattro aree d'intervento affidate ad altrettante associazioni: nel quartiere di Secondigliano, ove insistono due villaggi attrezzati, opera «Il Pioppo onlus» (per un corrispettivo di 52.022 euro); nell'area di Ponticelli/Barra, ove sono presenti gli insediamenti di via Argine, via Woolf e via S. Maria del Pozzo, è attiva la «Nea onlus» (per un importo di 103.606 euro); nella zona di Poggioreale, che comprende l'insediamento di via Brecce a Sant'Erasmo, è attiva l'associazione «Dedalus» (per un importo di 78.772 euro); per quanto riguarda l'area di Scampia, è in corso di perfezionamento la procedura per l'affidamento della gestione del campo.
  In tali ambiti, le predette associazioni sono impegnate a svolgere attività di intercettazione e di primo contatto con i nuclei familiari, di iscrizione scolastica dei minori, di mediazione socio-culturale con i servizi sociali e le istituzioni scolastiche e sanitarie, nonché di supporto formativo agli studenti nell'apprendimento cooperativo.
  Inoltre, al fine di favorire l'inclusione scolastica dei minori rom oggettivamente impossibilitati a raggiungere le scuole (come quelli dei villaggi comunali di via Circonvallazione Esterna), l'amministrazione comunale ha affidato il servizio di scuolabus alla società municipalizzata Napoli Sociale spa fino al completamento dell'anno scolastico in corso e il servizio di trasporto da e per gli insediamenti di via Argine e via Wolf alla ditta privata Network Word Travel, per un importo di 24.200 euro.
  Il centro comunale Deledda di Soccavo, invece, destinato all'accoglienza dei nuclei, familiari rom di origine rumena, è stato gestito, fino al mese di gennaio 2015, dall'associazione di volontariato Centro Lima – Protezione civile, per un corrispettivo di 24.200 euro. Attualmente il comune di Napoli sta procedendo a una nuova selezione per l'individuazione di un diverso gestore del centro.
  A Giugliano, la Commissione straordinaria incaricata della provvisoria gestione dei comune è in attesa di conoscere l'esito della richiesta di finanziamento avanzata per l'implementazione del progetto «Realizzazione di un campo per l'accoglienza di popolazioni nomadi», a valere sui fondi del programma operativo nazionale sicurezza per lo Sviluppo obiettivo convergenza 2007-2013, da realizzare su un terreno, confiscato alla criminalità organizzata da acquisire al patrimonio dell'ente.
  Dopo che l'azienda sanitaria locale NA 2 Nord ha rilevato condizioni di forte precarietà igienico-sanitaria presso l'insediamento rom presente nella zona industriale di Giugliano, il comune ha effettuato una serie di interventi per ripristinare la funzionalità idraulica degli impianti, con una spesa di circa 94.000 euro. Inoltre, ha stanziato 37.000 euro per un progetto di alfabetizzazione culturale e di prescolarizzazione destinato ai bambini rom dai 6 agli 11 anni, alle cui famiglie sono stati forniti viveri e vestiario.
  Ciò nonostante, la situazione è rimasta critica al punto da indurre la Commissione straordinaria a emanare un'ordinanza di sgombero della popolazione rom dal predetto sito. Di conseguenza, nel mese di febbraio 2015, il comune ha avanzato un'ulteriore proposta progettuale per l'integrazione della popolazione rom, con richiesta di finanziamento attualmente al vaglio del Ministero dell'interno.
  A Torre del Greco, dove l'insediamento rom si trova a ridosso dell'autostrada Napoli-Salerno, in un punto distante dai nuclei abitati, il comune ha attivato un progetto di inclusione sociale e, nell'ambito del servizio di trasporto scolastico, ha destinato un pulmino ai minori di tale comunità al fine di favorirne la frequenza scolastica.
  Infine, il campo rom presente nel territorio di Casoria è stato attrezzato con servizi idro-elettrici gestiti autonomamente dagli occupanti con l'utilizzo di generatori. Il servizio sociale del comune ha instaurato un rapporto fiduciario con la popolazione e le famiglie sono supportate dal servizio sociale per tutti gli adempimenti burocratici. Infatti, tutti i bambini presenti nell'insediamento frequentano con esiti soddisfacenti la scuola dell'obbligo, risultano bene integrati nel contesto scolastico e l'amministrazione comunale ha previsto per loro un servizio di trasporto scolastico, fornendo anche il materiale necessario per le attività didattiche.
  Inoltre, il comune di Casoria stipulerà a breve un protocollo d'intesa con la Croce rossa italiana che prevede, d'intesa anche con la locale azienda sanitaria, la presenza periodica di personale medico con unità mobili per svolgere attività di prevenzione, informazione, orientamento e primo intervento sanitario a beneficio degli occupanti dei campo. La Croce rossa provvederà anche ad altre forme di sostegno, mediante la distribuzione di alimenti e di vestiario.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

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