ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05105

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 243 del 11/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 11/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 11/06/2014
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 11/06/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/09/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05105
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 11 giugno 2014, seduta n. 243

   PILI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'Ispra ha pubblicato, con notevole ritardo, la guida tecnica n.29 relativa ai criteri per l'individuazione del sito per la realizzazione del deposito unico nazionale per le scorie nucleari;
   il documento non indica una precisa località ma tutti i documenti e studi richiamati riportano alla Sardegna;
   il piano dell'Ispra per individuare il deposito unico pubblicato è una sovrapposizione di documenti impressionante ma che ha un comune denominatore: escludere tutte le aree a rischio;
   l'Ispra arriva alla Sardegna per esclusione di tutto il resto;
   carte e mappe che indicano rischi, pericoli, e che in sintesi affermano che la Sardegna sarebbe la terra più sicura per le scorie nucleari;
   nel documento dell'Ispra denominato guida tecnica n.29 sono indicati criteri, ma ad una più attenta e dettagliata analisi si arriva a capire qual’è il progetto scellerato: realizzare il deposito unico nazionale in Sardegna;
   a decidere tutto sono i criteri di esclusione individuati da Ispra;
   prima di tutto vengono escluse le aree vulcaniche attive e quiescenti, poi quelle contrassegnate da sismicità elevata e infine quelle interessate da fenomeni di fogliazione;
   la Sardegna secondo tutti i piani connessi e richiamati non rientra in alcun modo in queste prime tre priorità di esclusione;
   le simulazioni geosatellitari confermano che la Sardegna sarebbe runica regione d'Italia a corrispondere a questi criteri individuati;
   il database realizzato dagli Stati Uniti (Database of Individual Seismogenic Sources) individua in modo esplicito l'unica regione che sarebbe esente da pericoli;
   si tratta di un piano secondo l'interrogante scellerato che deve essere respinto senza se e senza ma;
   tutti questi elementi che vengono tenuti sotto traccia, ma che di fatto sono allegati alla guida tecnica, rappresentano un elemento di gravità assoluta proprio perché si sta tentando di mettere in piedi un piano che lasci poca scelta alla Sogin, per individuare la Sardegna come terra di conquista per le scorie nucleari;
   dalla pubblicazione del piano era emerso sin da subito con chiarezza il richiamo alla stabilità geologica, geomorfologica e idraulica. Un parametro univoco posto alla base del piano secondo l'interrogante con l'unico obiettivo, di puntare sulla Sardegna;
   la Sardegna, secondo l'interrogante non può e non deve essere minimamente contenuta nemmeno come ipotesi nei criteri per la realizzazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari;
   questo piano di deposito unico nazionale che non si farà mai né in Sardegna né in Italia;
   si tratta di un'operazione solo per spendere risorse senza controllo così come è stato sino ad oggi;
   il deposito nucleare unico sarà l'ennesimo pozzo senza fondo;
   questo piano è solo uno strumento delle lobby del nucleare e degli appalti che puntano a progettare, spendere con troppi omissis che non possono in alcun modo essere accettati;
   le carte e gli studi allegati e tenuti di fatto sotto traccia sono emblematici di un disegno studiato a tavolino e che non lascia adito a dubbi;
   il Governo deve immediatamente sconfessare questa ipotesi e dire con chiarezza e trasparenza quello che intende fare;
   non può il governo continuare a sfuggire e delegare su una vicenda talmente delicata per la quale serve serietà e correttezza;
   si tratta di miliardi di euro di scorie nucleari, realizzare un deposito unico nazionale, mantenere in piena efficienza le centrali esistenti e soprattutto un grande business nucleare;
   si paventa un fiume di denari verso le lobby nucleari che va immediatamente fermato;
   la Sardegna è contraria a qualsiasi ipotesi di deposito unico nucleare. Contraria senza se e senza ma;
   già nel 2003, il sottoscritto interrogante, da presidente della regione bloccò il piano del generale Jean per la realizzazione del deposito unico nazionale facendo in modo che la conferenza dei presidenti approvasse la sua proposta di rigettare integralmente quel piano che ora si tenta di riproporre;
   in ambienti Sogin si continua a dire che la Sardegna sarebbe un sito ideale per il deposito unico nazionale di scorie nucleari;
   va ridiscussa alla radice la decisione di realizzare un deposito unico nazionale alla luce di valutazioni di natura scientifica, economica e di opportunità;
   proposte che la Sardegna ha avanzato undici anni fa condividendo l'impostazione del fisico Carlo Rubbia che aveva messo a punto un piano di ricerca per l'abbattimento della radioattività delle scorie;
   un deposito unico nazionale dal quale devono, comunque, essere escluse, senza se e senza ma, realtà come la Sardegna che hanno sia sul piano normativo costituzionale che popolare escluso la volontà di ospitare tale sito unico nazionale –:
   se non ritenga di dover smentire questa possibilità e intervenire per disporre un cambio di rotta deciso sul deposito unico nazionale;
   se non ritenga di dover escludere la regione Sardegna da questa ipotesi.
(4-05105)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

scorie radioattive

Sardegna

incidente nucleare