ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05072

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 242 del 10/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 10/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/06/2014
Stato iter:
24/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/11/2014
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/11/2014

CONCLUSO IL 24/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05072
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Martedì 10 giugno 2014, seduta n. 242

   PIAZZONI, MIGLIORE, LAVAGNO, QUARANTA, LACQUANITI, MELILLA, ZAN, RICCIATTI, COSTANTINO, MATARRELLI, KRONBICHLER e NICCHI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   le cronache recenti hanno dato ampio spazio ai numerosi sbarchi di migranti sulle coste italiane e al ruolo nel soccorrere oltre quarantamila persone e nel consegnare alla giustizia oltre duecento «scafisti» svolto dall'operazione «Mare Nostrum»;
   tra i migranti tratti in salvo un numero elevato è rappresentato da minori, molti dei quali non accompagnati. Secondo valutazioni diffuse dall'organizzazione Save the Children, dal 1o gennaio al 13 maggio 2014 sono sbarcati sulle coste italiane 5.583 minori, di cui ben 3.782 non accompagnati. I dati del Ministero dell'interno al 31 marzo riferiscono la presenza di 5.899 minori nelle comunità, ma di questi, sempre secondo Save the Children, circa 2.000 sarebbero già irreperibili;
   proprio i minori sono i soggetti più a rischio per le insidie e le difficoltà insite nel processo migratorio, ma soprattutto le principali vittime dello sfruttamento da parte delle organizzazioni criminali dedite al «trafficking». Risale al mese di maggio 2014 l'operazione di polizia che ha portato alla liberazione di 4 minori stranieri segregati in un appartamento a Priverno (provincia di Latina) e all'arresto dei loro aguzzini, operazione scattata a seguito di una segnalazione della direzione distrettuale antimafia di Milano;
   in recenti dichiarazioni il commissario del Governo per le persone scomparse Vittorio Piscitelli ha parlato della tematica in questione come un vero e proprio «buco nero» con molti scenari possibili, dai trafficanti di esseri umani, allo sfruttamento sessuale, al traffico d'organi;
   la problematica evidenziata trae origine da una gestione dell'accoglienza insufficiente, spesso con standard di qualità disomogenei e con un diffuso ritardo nella ricezione dei minori in comunità per mancanza di posti dovuta alla generale scarsezza di risorse a tal fine destinate. Nello specifico risulta essere particolarmente negativa l'assenza di un protocollo per l'identificazione dei minori allo sbarco, così come l'assenza di una procedura unica di identificazione che permetta una immediata tutela dell'interesse superiore del minore;
   quanto descritto in premessa delinea una situazione di reale emergenza, considerando come già allo stato attuale la percentuale di minori giunti in Italia negli ultimi mesi sia pari al venti per cento dei migranti sbarcati — praticamente uno su cinque — e ben i due terzi siano minori soli e non accompagnati –:
   quali dati siano in possesso del Ministro in relazione ai minori giunti in Italia negli ultimi mesi, in particolare riguardo ai minori non accompagnati, e quanti di loro risultino attualmente irreperibili;
   se non intenda adoperarsi per l'adozione di un protocollo per l'identificazione dei minori allo sbarco che sia in grado di tutelare immediatamente l'interesse superiore del minore e quali iniziative, anche normative, intenda adottare per la protezione, la tutela e l'accoglienza dei minori non accompagnati in Italia. (4-05072)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 novembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 337
4-05072
presentata da
PIAZZONI Ileana Cathia

  Risposta. — Nel periodo dal 1o gennaio al 30 settembre 2014, sono giunti via mare in Italia 22.017 minori, di cui 10.510 accompagnati e 11.507 non accompagnati.
  Quanto a questi ultimi, il fenomeno dell'allontanamento da istituti o comunità – che risulta in gran parte sommerso – è divenuto consistente dall'inizio della «primavera araba»; ma già nel 2008, il 40 per cento del totale dei minori stranieri non accompagnati accolti nelle strutture di accoglienza si era reso irreperibile. In base ai dati forniti dal Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, solo l'1,9 per cento di coloro che si allontanano dalle strutture di accoglienza viene ritrovato.
  A volte l'allontanamento avviene per l'inadeguatezza della struttura di accoglienza, ma in molti casi esso risponde alla volontà del minore di proseguire il proprio percorso migratorio verso i Paesi del Nord Europa in cui vivono familiari o amici.
  Per la realizzazione di tale progetto, il minore deve rendersi irreperibile prima della conclusione della procedura di identificazione, in modo da evitare il rischio, una volta raggiunto il paese europeo obiettivo finale del suo viaggio, di essere rimandato in Italia, sulla base del principio della competenza del Paese di primo ingresso, sancito dal regolamento Dublino.
  Per contrastare tale modus operandi, dal 1o gennaio 2014 sono state adottate apposite linee guida che impongono l'obbligatorietà della compilazione, da parte della polizia di frontiera, di una scheda che accompagna il minore straniero dal suo arrivo in Italia per l'intero percorso di inserimento, nonché l'invio telematico della stessa scheda al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che la condivide con il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno.
  Rimane comunque alto il rischio che il minore in fuga dalla struttura di accoglienza possa essere coinvolto in attività illecite, come sfruttamento, accattonaggio e lavoro nero. Per prevenire tale evenienza, l'ufficio del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse ha da tempo avviato una serie di iniziative di approfondimento e collaborazione con altri enti, tra cui la Prefettura di Roma, per uno specifico protocollo d'intesa sui minori stranieri scomparsi.
  Per quanto riguarda, più in generale, il sistema di accoglienza e protezione dei minori stranieri non accompagnati rintracciati sul territorio nazionale, le nuove modalità di accoglienza sono state individuate nella seduta della conferenza unificata del 10 luglio 2014. In tale sede, è stata sancita l'intesa tra governo, regioni ed enti locali per l'attuazione del Piano operativo nazionale volto a fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari, tra i quali anche minori non accompagnati.
  Nell'intento di ricondurre la gestione di questa particolare tipologia di minori a una governance di sistema, il piano individua nuove modalità di accoglienza: una fase di prima accoglienza, da realizzare attraverso la costituzione di centri governativi ad alta specializzazione, e un'accoglienza di secondo livello, da realizzare nell'ambito delle strutture del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) gestite direttamente dagli enti locali attraverso le risorse finanziarie emesse a disposizione dal Ministero dell'interno.
  Nelle more, al fine di fronteggiare l'attuale situazione di notevole afflusso di minori stranieri non accompagnati sulle coste italiane, l'intesa del 10 luglio 2014 ha affidato al Ministero dell'interno il coordinamento della costituzione di apposite strutture temporanee per la loro accoglienza, attivate dalle regioni sulla base di quanto convenuto nei tavoli di coordinamento regionali.
  Al tempo stesso, il Ministero dell'interno garantisce l'inserimento dei minori stranieri non accompagnati, anche non richiedenti asilo, nelle strutture dello Sprar (per i minori richiedenti asilo l'accoglienza nella rete dello Sprar era già stata disposta dall'articolo 26, comma 6, del decreto legislativo n. 25 del 2008), con il contestuale ampliamento dei posti.
  In attuazione di quanto sopra, con successive circolari del 23 e del 25 luglio 2014 il Ministero dell'interno ha fornito a tutti i soggetti coinvolti nelle attività di accoglienza dei minori (prefetture, Ministeri della giustizia e del lavoro, Unhcr, servizio centrale dello Sprar, conferenza delle regioni, Upi, Anci) le indicazioni operative necessarie per l'individuazione delle strutture temporanee di accoglienza e per l'ampliamento immediato dei posti nello Sprar.
  Al fine di procedere con tempestività, è stata inoltre costituita una struttura di missione per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, con il compito di fornire il necessario supporto tecnico e organizzativo al Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno.
  Nell'intesa del 10 luglio 2014 è stato altresì convenuto di sostenere gli interventi concordati con le risorse del Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (di cui all'articolo 23 del decreto-legge n. 95 del 2012), che per l'anno 2014 ammonta a 40 milioni di euro.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

protezione dell'infanzia

minore eta' civile

migrante

litorale