ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05055

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 241 del 09/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: CORDA EMANUELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05055
presentato da
CORDA Emanuela
testo di
Lunedì 9 giugno 2014, seduta n. 241

   CORDA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che;
   la terra di Sardegna rischia di subire uno dei disastri ecologici più gravi della storia italiana;
   gli scempi compiuti nell'agro di Furtei rischiano di far esplodere una vera e propria bomba ecologica, a causa della disastrosa situazione in cui versano le colline sventrate e spoglie, infestate di laghi al cianuro;
   nel 1997 la Sardinia Gold Mining annuncia la fusione del primo lingotto d'oro della nuova Eldorado italiana, nel comune di Furtei, a 40 chilometri da Cagliari;
   un giacimento che si estende su di una superficie complessiva di circa 3.000 ettari, a lungo indagato dall'Agip e poi rilevato da due società minerarie australiane, in aggiunta al finanziamento del 10 per cento da parte della regione Sardegna;
   vengono aperte 4 miniere a cielo aperto ed alcuni bacini per lo stoccaggio dei reflui chimici del trattamento di arricchimento;
   nel 2008 la concentrazione del metallo scende però a valori così poco remunerativi che la miniera viene improvvisamente abbandonata, gli imprenditori australiani spariscono con il loro bottino, i 42 lavoratori vengono messi in cassa integrazione; questi ultimi ad oggi vigilano sui bacini al cianuro ed intervengono, a titolo gratuito e volontario, per impedire tracimazioni dei veleni nelle campagne sottostanti;
   dopo i primi interventi di emergenza da parte della giunta regionale (deliberazione n. 34/20 del 20 luglio 2009 – stanziamento di 250 mila euro – e deliberazione n. 37/7 del 30 luglio 2009 – predisposizione del piano di caratterizzazione), l'Esecutivo isolano con la deliberazione n. 43/42 del 6 dicembre 2010, con grave ritardo, affronta sul piano finanziario la pesantissima crisi ambientale conseguente all'abbandono della miniera d'oro di Santu Miali;
   la progettazione e realizzazione dei lavori di ripristino ambientale, per un importo di 16 milioni di euro, da completarsi entro il 2015, sono affidate alla società in house I.G.E.A. s.p.a, come di seguito sinteticamente indicato:
    progettazione e realizzazione di un impianto di trattamento delle acque provenienti dal bacino sterili e dalle cavità ex minerarie ubicate nelle aree di coltivazione denominate «Is Concas, Su Masoni e Sa Perrima»;
    progettazione e realizzazione della messa in sicurezza delle medesime aree, con eventuale impermeabilizzazione del fondo e delle pareti e la ricostruzione volumetrica del profilo e rinaturazione;
    progettazione e messa in sicurezza permanente dei bacino di accumulo sterili;
   viene promessa la «costruzione di un eco-parco», una volta terminate le attività estrattive, promessa rimasta sulla carta, nonostante gli 80 milioni di euro fatturati in un decennio di estrazione di metalli preziosi: 5 tonnellate d'oro, 6 mila d'argento e 15 mila di rame;
   il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore onorevole Andrea Orlando, nel febbraio 2014, ha precisato che è necessario che la regione Sardegna trasmetta al dicastero l'istruttoria per il risanamento ambientale, in modo da essere investito istituzionalmente e prendere provvedimenti –:
   se il Ministro abbia ricevuto l'istruttoria che lo investa istituzionalmente e quali iniziative di competenza intenda adottare per il ripristino ambientale.
(4-05055)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piano di finanziamento

disastro causato dall'uomo

degradazione dell'ambiente