ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 238 del 03/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 03/06/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 03/06/2014
MINISTERO DELLA SALUTE 03/06/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/07/2014
Stato iter:
23/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 01/09/2014

SOLLECITO IL 26/01/2015

SOLLECITO IL 28/04/2015

SOLLECITO IL 03/09/2015

SOLLECITO IL 10/11/2015

SOLLECITO IL 25/02/2016

SOLLECITO IL 11/04/2016

SOLLECITO IL 08/06/2016

SOLLECITO IL 23/09/2016

SOLLECITO IL 23/02/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/05/2017

CONCLUSO IL 23/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05009
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Martedì 3 giugno 2014, seduta n. 238

   PASTORELLI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il diritto alla tutela della salute è garantito dalla Costituzione e non può essere oggetto di discriminazione territoriale;
   in generale, i laboratori ARPA sono l'unica fonte di vigilanza ambientale (acqua, aria, terreni, rifiuti, bonifiche) liberamente a disposizione del singolo cittadino; le emergenze ambientali in Arpa sono all'ordine del giorno e i laboratori servono a questo;
   la loro drastica riduzione, prevista in gran parte delle regioni italiane, comporta necessariamente un pesante ridimensionamento dei controlli effettuati sul territorio; inoltre, ciò comporterà la dispersione di professionalità specialistiche già acquisite, l'interruzione di legami e scambi di utili informazioni tra operatori di laboratorio e addetti alle attività di controllo; si spenderanno altresì ingenti risorse per il trasporto refrigerato su strada di tutti i campioni dall'intero territorio regionale verso le sedi che rimarranno operative;
   la chiusura di numerose sedi provinciali – ultima delle quali in ordine di tempo quella di Padova, il cui laboratorio di analisi, grazie all'alta professionalità dei tecnici, è stato promosso dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare unica struttura nazionale che dovrà svolgere le analisi di qualità dell'aria – avrà come conseguenza un evidente abbassamento del livello di sicurezza sull'intero territorio. Si tratta di un'operazione che, ad avviso dell'interrogante, non rispetta la missione costitutiva delle Agenzie regionali di protezione ambientale, quella del controllo pubblico della qualità dell'ambiente a supporto della prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica; infatti, l'Agenzia è a pieno titolo parte integrante del Servizio sanitario nazionale –:
   di quali informazioni dispongano i Ministri interrogati in merito a quanto sopra esposto e se e quali iniziative intendano intraprendere, anche sul piano normativo e sulla base di intese in sede di Conferenza Stato-regioni, per pervenire al potenziamento della rete deputata ai controlli ambientali, favorendo ogni soluzione utile a evitare scelte di destrutturazione come quella di cui in premessa. (4-05009)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 802
4-05009
presentata da
PASTORELLI Oreste

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  La recente approvazione della legge 28 giugno 2016 n. 132 istituisce un sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, finalizzato ad armonizzare da un punto di vista qualitativo e quantitativo le attività delle agenzie sul territorio, nonché a realizzare un sistema integrato di controlli coordinati dall'istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
  Attraverso un sistema nazionale a rete in cui un ruolo strategico è attribuito a Ispra, e con i cosiddetti «Lepta», ovvero i livelli essenziali delle prestazioni ambientali cui dovranno adeguarsi le agenzie, si attua un vero e proprio ripensamento dell'attuale sistema, fino ad oggi scandito da una diversità di approcci da regione a regione e da una grande frammentarietà che indeboliva di fatto la protezione dell'ambiente.
  Altre importanti novità introdotte dal provvedimento sono il sistema informativo nazionale ambientale e la rete dei laboratori accreditati: si rafforzano dunque in maniera evidente la trasparenza e la qualità scientifica dei controlli.
  Il lavoro più complesso che spetta alle agenzie nei prossimi anni è quello di contribuire alla definizione di quei meccanismi di misurazione degli sforzi degli stati nel perseguire gli obiettivi ambientali.
  Sarà necessario individuare metodi inattaccabili per rendere comparabili misure e interventi molti diversi e, in questo ambito, per misurare progressi, battute d'arresto, stati di avanzamento per valutare, sia in termini di singolo paese che globali, i progressi fatti e quanto manca ai target concordati.
  In questo percorso un ruolo chiave è affidato alle agenzie per la protezione dell'ambiente, che sono chiamate alla responsabilità di fornire ai decisori politici gli strumenti necessari per definire soluzioni politiche efficaci, informate, scientificamente solide, sia a scala territoriale sia a scala internazionale.
  In ogni caso, si evidenzia che questo Ministero monitora costantemente l'impatto regolatorio delle normative di settore, valutando il raggiungimento delle finalità degli atti normativi, nonché gli effetti prodotti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
  L'analisi richiede il ricorso alla consultazione dei diversi portatori di interessi, in modo da raccogliere dati e opinioni da coloro sui quali la normativa in esame ha prodotto i principali effetti.
  Lo scopo è quello di ottenere, a distanza di un certo periodo di tempo dall'introduzione di una norma, informazioni sulla sua efficacia, nonché sull'impatto concretamente prodotto sui destinatari, anche al fine di superare le criticità operative che dovessero emergere e valutare possibili revisioni della disciplina in vigore.
  Quanto riferito testimonia che le problematiche rappresentate dall'interrogante sono tenute in debita considerazione da parte di questo Ministero, il quale ha provveduto, e provvederà per il futuro, alle attività e valutazioni di competenza in materia con il massimo grado di attenzione.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PADOVA - Prov,VENETO

EUROVOC :

prevenzione delle malattie

controllo sanitario

diritto alla salute

protezione dell'ambiente