ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04977

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 236 del 29/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 29/05/2014
Stato iter:
05/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2015
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/02/2015

CONCLUSO IL 05/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04977
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Giovedì 29 maggio 2014, seduta n. 236

   DE LORENZIS e L'ABBATE. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il poligono militare di Torre Veneri in provincia di Lecce, è collocato all'interno dell'omonima area SIC (Sito di importanza comunitaria «Torre Veneri» IT9150025) per circa 160 ettari lungo un fronte lungo circa tre chilometri, tra il parco naturale regionale di Rauccio e l'oasi naturale delle Cesine. Il poligono è nella Caserma Floriani, e fa parte della scuola Truppe Corazzate di Lecce;
   nella Relazione Definitiva del 9 gennaio 2013 della Commissione parlamentare di inchiesta del Senato sul problema del materiale bellico pericoloso, tra cui l'uranio impoverito in relazione ai poligoni di tiro, nella sezione riguardante gli «altri accertamenti condotti dalla commissione», si ribadisce «...Come già riferito nella Relazione intermedia sulla situazione dei poligoni di tiro, nella realtà di Torre Veneri è stata verificata la presenza di zone dove si sono accumulati residuati delle attività di esercitazione, che richiedono presumibilmente importanti interventi di bonifica, finora evidentemente non attuati, sia a terra sia nel mare circostante. Dai sopralluoghi tecnici svolti è emersa una scarsa osservanza del disciplinare per la tutela ambientale e la bonifica. Nell'Area Bersaglio Carri non risulta che sia asportato il materiale di risulta prodotto dall'esplosione dei colpi in arrivo, e durante le analisi è stata rinvenuta sul terreno una notevole quantità di materiale inerte affiorante. Per quanto concerne l'area marina, le immersioni subacquee effettuate hanno evidenziato la presenza di numerosi relitti inerti, di proiettili da esercitazione, di un barcone metallico e di penetratori. Dalle informazioni raccolte risulterebbe altresì che l'area sia marina sia terrestre – attualmente interdetta – sarebbe frequentata da recuperanti clandestini di metalli per scopi commerciali. Tale attività, ove confermata, risulterebbe altamente pericolosa, sia per il rischio di esplosioni sia per i danni alla salute...»;
   l'associazione «Lecce Bene Comune», ascoltata sul tema dalla citata Commissione d'inchiesta del Senato, ha effettuato tre esposti denuncia presso la procura di Lecce che ha avviato un'indagine per gestione illecita di rifiuti, come avvalorato da risultanze della perizia depositata presso la medesima procura;
   contestualmente la medesima associazione, congiuntamente al «Gruppo di Intervento Giuridico Onlus» per il poligono di Capo Teulada in Sardegna, ha inoltrato, presso la Commissione, Europea, documentazione atta a indurre una procedura di infrazione relativa alla direttiva Habitat come recepita dalla normativa nazionale, giacché i due poligoni insistenti entrambi in Siti di importanza Comunitaria, non hanno richiesto la «Valutazione di Incidenza Ambientale» per i «Disciplinari d'Uso» e i «Piani semestrali delle esercitazioni a fuoco»;
   il «Piano di Gestione» del «SIC Torre Veneri» redatto dalla provincia di Lecce, paradossalmente, non contempla l'esistenza del poligono militare;
   nella regione Veneto i poligoni insistenti in zona SIC, sono stati regolarmente sottoposti a «Valutazione di Incidenza Ambientale» i «Disciplinari d'Uso» dei poligoni interessati;
   a tutt'oggi presso il poligono di Torre Veneri proseguono le attività a fuoco per un utilizzo medio annuo del poligono di oltre 200 giorni e il fronte di tiro dei carri armati verso i bersagli, posti a poca distanza dalla battigia, porta proiettili e bossolame direttamente sui fondali marini (anch'essi zona SIC);
   la delibera del comune di Lecce n.104 del 10 dicembre 2012, votata all'unanimità, ha impegnato il sindaco a prendere tutte le iniziative possibili affinché sia realizzata la bonifica delle aree marine interessate –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative intendano assumere al fine di favorire la bonifica della zona a mare antistante il poligono;
   se i Ministri interrogati intendano attivarsi per promuovere la sospensione delle attività del poligono, almeno per consentire la valutazione di incidenza ambientale prevista dalla legge italiana e dalla direttiva Habitat anche per non incorrere nelle probabili multe dell'Unione europea;
   se i Ministri interrogati intendano promuovere un percorso di trasformazione dell'area occupata dal poligono militare in un parco naturale, vista la presenza di un sito d'importanza comunitaria protetto in ragione della biodiversità e del suo habitat naturale. (4-04977)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 febbraio 2015
nell'allegato B della seduta n. 372
4-04977
presentata da
DE LORENZIS Diego

  Risposta. — Le attività addestrative sono, all'evidenza, indispensabili per preparare il personale e i reparti militari.
  Devono necessariamente avvalersi di aree addestrative, nelle quali le situazioni operative devono essere quanto più vicine a quelle reali.
  Non c’è dubbio che questa esigenza insopprimibile debba essere coniugata con quella di tutela e la salvaguardia dell'ambiente e del territorio interessato.
  È perciò che la Difesa ha avviato, già dal 2005, una serie di attività finalizzate anche a controllare e censire il materiale utilizzato presso i poligoni, ha promosso l'istituzione di «Comitati per la tutela ambientale», ha adottato i «Disciplinari Ambientali» che prevedono il monitoraggio di tutte le componenti ambientali (acqua, aria, suolo, flora e fauna), il censimento dei materiali impiegati, le misurazioni per la verifica dei livelli d'inquinamento a cura di enti specializzati anche esterni.
  Riguardo alle problematiche ambientali del poligono di Torre Veneri, le risultanze della perizia tecnica disposta dalla Procura della Repubblica di Lecce a conclusione dell'attività svolta dalla 3a Commissione parlamentare d'inchiesta, richiamata dall'interrogante, hanno evidenziato il superamento delle Concentrazioni soglia di contaminazione per il piombo e l'alluminio, mentre hanno escluso la contaminazione radiologica associabile a uranio impoverito o ad altri radionuclidi di origine artificiale.
  L'attività di indagine su situazioni di rischio connesse alla presenza di rifiuti pericolosi o radioattivi promossa dalla Procura della Repubblica di Lecce, si è conclusa con una richiesta di archiviazione al Giudice per le indagini preliminari.
  Il 23 settembre 2014, nell'ambito della Conferenza dei servizi, è stato approvato il piano di caratterizzazione del sito di Torre Veneri, predisposto sulla base di quanto stabilito nel corso della riunione della stessa Conferenza tenutasi in maggio 2014.
  Ora è in corso l’
iter per l'esperimento della procedura di gara per il piano di indagini ambientali previsto dal citato piano di caratterizzazione.
  Qualora si dovesse procedere con le operazioni di bonifica, sarà verificata la possibilità di avviare tali attività con i fondi previsti dalla legge 24 dicembre 2012, n. 229 durante l'esercizio finanziario 2015.
  Per quanto concerne l'area marina, il 20 novembre 2014 sono state approvate, in sede di Conferenza dei servizi, le linee di indirizzo per il monitoraggio dei fondali marini prospicienti il poligono. Sono stati poi avviati contatti tra i Ministeri della difesa, della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per definire le modalità d'intervento che dovranno essere individuate in funzione dell'ecosistema, della necessità di ripristinare lo stato originario dei fondali e della sostenibilità tecnico-economica.
  Fermo restando che non sono intervenuti, nel tempo, significativi mutamenti degli ambienti naturali floro-faunistici protetti tali da giustificare una significativa incidenza delle attività militari condotte nel poligono, la Difesa è disponibile a rivedere il piano di gestione del Sito di importanza comunitaria con la competente Autorità regionale, nell'ambito di appositi accordi o convenzioni, al fine di minimizzare ogni possibile impatto per l’
habitat.
  La presenza del poligono militare di Torre Veneri, infatti, deve essere considerata una potenziale opportunità per il territorio di realizzare progetti e concrete iniziative all'interno dell'area interessata, come convenuto nel Protocollo di intesa tra la Difesa e la regione Puglia, sottoscritto a Roma il 19 giugno 2014, al termine dei lavori della «2a Conferenza nazionale sulle servitù militari».
Il Ministro della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale