Legislatura: 17Seduta di annuncio: 233 del 26/05/2014
Primo firmatario: DI GIOIA LELLO
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 23/05/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/05/2014
DI GIOIA. —
Al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
si sono concluse, finalmente, dopo anni, le indagini in merito ai decessi di sette ex operai dello stabilimento «Ansaldo Caldaie» di Gioia del Colle (Bari), avvenuti tra il 1994 e il 2013 e causati, secondo le conclusioni della procura di Bari, dalla presenza di polveri di amianto sui luoghi di lavoro;
la stessa procura ha fatto notificare, ad 11 indagati, tutti ex legali rappresentanti dell'azienda ed ex responsabili dello stabilimento pugliese, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari per i reati di omicidio colposo e disastro colposo;
secondo le indagini, affidate alla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri e coordinate dal procuratore aggiunto Anna Maria Tosto, nello stabilimento sono state violate per decenni norme su gestione di polveri e materiali contenenti amianto, che venivano lavorati;
gli operai, dipendenti dello stabilimento fin dagli anni Settanta, sono deceduti per mesotelioma pleurico e adenocarcinoma;
gli accertamenti si sono avvalsi di consulenze ingegneristiche e di medicina del lavoro. L'esito di queste consulenze tecniche conferma, secondo la pubblica accusa, l'esistenza del nesso di causalità fra l'esposizione all'amianto e l'insorgenza delle patologie;
la caparbietà dei familiari degli operai deceduti ha portato a questo importante risultato e adesso sarà la procura ha decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio per gli indagati;
resta l'amara costatazione che, per oltre venti anni, in un importante gruppo industriale italiano, nonostante le informazione ormai note sui danni prodotti dall'amianto, si sia continuato a violare, come risulta dall'inchiesta, le norme sulla gestione delle polveri e dei materiali contenenti amianto –:
al di là dell'inchiesta giudiziaria in corso che, si spera, possa fare piena luce sulla tragica fine dei sette operai dell'Ansaldo caldaie rendendo giustizia ai familiari che da tanti anni la richiedono, se non si ritenga necessario incrementare i controlli, su tutto il territorio nazionale, sul pieno rispetto delle norme sulla gestione delle polveri e dei materiali contenenti amianto affinché si interrompa questa lunga scia di morti prodotti dall'irresponsabilità di aziende che non sentono, come necessità primaria, quella della messa in sicurezza dei propri dipendenti. (4-04933)
SIGLA O DENOMINAZIONE:ANSALDO
EUROVOC :cancro
amianto
sanita' del lavoro
sicurezza del lavoro
operaio
stabilimento