ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04851

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 230 del 16/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/05/2014
Stato iter:
27/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/11/2015

CONCLUSO IL 27/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04851
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Venerdì 16 maggio 2014, seduta n. 230

   OLIVERIO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   l'alta vulnerabilità del territorio regionale calabrese al rischio idrogeologico impone una serie di interventi urgenti e mirati;
   in Calabria sono state censite circa 8.000 frane che coprono oltre 800 chilometri quadrati di territorio; mentre circa 400 chilometri quadrati del territorio regionale è esposto a rischio idraulico, oltre l'80 per cento dei comuni calabresi presenta abitazioni che ricadono in area a rischio frana o alluvione;
   i disastri di Crotone nel 1996, Soverato nel 2000, Sinopoli nel 2003, Cerzeto nel 2005, Scilla nel 2005, Vibo Valentia nel 2006 e, in ultimo Sibari, devono servire per aumentare la sensibilità rispetto a questo importante problema. Infatti, non è più sufficiente limitarsi alla riparazione dei danni ed all'erogazione di sostegni economici alle popolazioni colpite, ma occorre creare una cultura di previsione e prevenzione, che deve essere diffusa ai vari livelli, imperniata sull'individuazione delle condizioni di rischio ed all'adozione di interventi finalizzati alla minimizzazione dell'impatto degli eventi;
   è giunto il momento di adottare un serio programma di risanamento e di prevenzione dei rischi;
   attualmente gli investimenti di cui all'Accordo di programma quadro, siglato nel 2010 tra la regione Calabria ed il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che prevede finanziamenti per 220 milioni di euro per interventi «urgenti» di mitigazione del rischio idrogeologico, risultano ancora in fase di lenta attuazione, poiché in tre anni e mezzo di regime commissariale, come si può facilmente rilevare dai dati pubblicati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (ReNDIS-web INSPRA), solo sei interventi, su un totale di 185, risultano in fase di aggiudicazione;
   l'attuazione degli interventi rischia di subire un ulteriore rallentamento, nonostante il carattere d'urgenza, visto che dal 7 marzo 2014, termine ulteriore di proroga del commissario previsto per legge, tutta l'attività dell'ufficio commissariale è interrotta ed all'orizzonte non si intravede ancora, a distanza di due mesi, la nomina di alcun successore;
   tale condizione di vacatio va subito colmata con la nomina di un nuovo commissario, dotato delle necessarie e giuste competenze, affinché le gare aperte vadano a buon fine, le imprese possano essere pagate, patrimoni archeologici come l'area di Sibari siano preservate e che, dunque, gli interventi di messa in sicurezza del nostro territorio regionale possano essere realizzati –:
   se sia a conoscenza che dal 7 marzo 2014 è scaduto il mandato del Commissario delegato per l'attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e se, conseguentemente, non ritenga di dovere intervenire urgentemente per la nomina di un nuovo commissario;
   se non ritenga opportuno, nell'ambito delle sue competenze, di intraprendere ogni utile iniziativa finalizzata all'adozione di un serio programma di risanamento e di prevenzione dei rischi in una regione come la Calabria, dove oltre l'80 per cento dei comuni ricade in area a rischio frana o alluvione. (4-04851)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 novembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 531
4-04851
presentata da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame si rappresenta quanto segue.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la regione Calabria hanno stipulato, in data il 25 novembre 2010, un accordo di programma finalizzato alla «Programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico» da effettuare nel territorio della regione Calabria nell'ambito del piano straordinario previsto dal comma 240 dell'articolo 2 della legge n. 191 del 2009.
  Gli interventi, da realizzare nell'ambito del suddetto accordo di programma «Difesa del Suolo», rientrano nella proposta di programmazione regionale per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico che tiene conto delle numerose richieste pervenute agli uffici della regione Calabria oltre che di quelle trasmesse, dagli enti territoriali interessati, direttamente al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare o alla protezione civile nazionale e/o regionale.
  L'accordo prevedeva la realizzazione di n. 185 interventi per un importo complessivo pari ad euro 220.000.000,00 dei quali oltre 39.000.000,00 euro, di competenza di questo Ministero, sono stati già trasferiti sulla contabilità speciale.
  Ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge n. 91 del 2014 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 116 del 2014, i presidenti delle regioni sono subentrati ai commissari straordinari delegati e nella titolarità delle relative contabilità speciali con la funzione di assicurare la celere attuazione degli interventi in qualità di Commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico.
  A gennaio 2015, sulla contabilità speciale, risultavano impegnati euro 72.300.000,00, incrementati rispetto ai euro 5.700.000,00 impegnati a luglio 2014, come riportato nella relazione del Commissario ad acta che, da luglio 2014 a febbraio 2015, ha proseguito la gestione commissariale nelle more del subentro del presidente della regione nella titolarità della contabilità speciale avvenuto a fine febbraio 2015.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, insieme alla struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, ha avviato il piano operativo nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per il periodo 2014-2020.
  Il piano è stato definito dalle proposte presentate dalle regioni nel corso degli anni 2014 e 2015, attraverso l'utilizzo del sistema web ReNDiS del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in collaborazione con istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
  L'insieme degli interventi localizzati sull'intero territorio nazionale comporta un fabbisogno complessivo pari a circa 20,3 miliardi di euro e, rispetto a tale importo, quello relativo alle richieste validate dalle regioni nel sistema ReNDiS, ammonta, ad oggi, a circa 17,5 miliardi di euro.
  Attesa l'impossibilità di poter finanziare contemporaneamente tutti gli interventi individuati, ed al fine di assicurare l'avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico nelle aree soggette a frequenti esondazioni, è stato individuato, nell'ambito del piano operativo nazionale, un primo piano stralcio, costituito da un insieme di interventi di mitigazione del rischio riguardanti principalmente le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposte a rischio di alluvione (l'importo di detti interventi è pari a circa 1,4 miliardi di euro).
  Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, proposto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono altresì state individuate le procedure, le modalità ed i criteri di selezione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
  Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri citato è stato condiviso con i soggetti istituzionalmente coinvolti nella seduta della conferenza Stato-regioni e province autonome del 25 marzo 2015.
  Al fine di garantire il rapido avvio degli interventi più urgenti e tempestivamente cantierabili, ricompresi nel piano stralcio, la delibera Cipe n. 32/2015 ha assegnato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l'importo di 450 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione afferenti alla programmazione 2014-2020.
  Per la medesima finalità sono state individuate risorse disponibili, a legislazione vigente, pari a 150 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro costituiti da risorse del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a valere sulle disponibilità recate dall'articolo 1, comma 111, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014), e la restante quota di 110 milioni di euro a carico delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione per il periodo 2007-2013, di cui all'articolo 7, comma 8, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 133 (cosiddetto sblocca Italia).
  A questi si devono aggiungere, per il biennio 2015-2016, ulteriori 54 milioni di euro circa che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha disposto di destinare al fine di incrementare la copertura del piano stralcio citato, in considerazione della rilevanza e dell'urgenza degli interventi in esso previsti.
  In relazione al piano nazionale 2014-2020, in fine, si segnala che le richieste avanzate dalla regione Calabria ammontano a euro 829.899.924,21 per un totale di 533 interventi che saranno valutati, non appena rinvenute le ulteriori risorse finanziarie necessarie per l'attuazione del suddetto piano nazionale, secondo la procedura prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015.
  La priorità di assegnazione di tali risorse sarà determinata secondo i criteri previsti dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nonché in base alle priorità che saranno espresse dalla regione, attribuendo rilevanza a:
   interventi integrati che, oltre a contrastare/mitigare il dissesto idrogeologico, contribuiscano al miglioramento dello stato ecologico dei corsi d'acqua e alla tutela degli ecosistemi e della biodiversità;
   interventi ricadenti in aree con un maggior numero di persone esposte a rischio diretto e/o con edifici strategici a rischio grave;
   interventi ricadenti in aree caratterizzati da eventi ad elevata frequenza di accadimento;
   interventi che presentino misure di compensazione e/o mitigazione ambientale, collegati agli impatti dell'opera principale.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Calabria

sicurezza dei trasporti

idrogeologia

prevenzione dei rischi

inondazione

opera d'arte

sostegno economico

comune