ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04638

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 218 del 24/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/04/2014
Stato iter:
27/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/11/2015

CONCLUSO IL 27/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04638
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Giovedì 24 aprile 2014, seduta n. 218

   OLIVERIO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la regione Calabria e, in particolare le provincie di Crotone e Catanzaro, rappresenta una delle zone del territorio italiano a più elevato rischio idrogeologico;
   lo stesso progetto IFFI (inventario dei fenomeni franosi in Italia), il cui obiettivo era quella di ottenere una conoscenza globale del territorio nazionale, cercando di uniformare il più possibile i criteri di interpretazione e di definizione dei fenomeni franosi, ha evidenziato la diffusa fragilità del territorio calabrese;
   l'ultimo evento, purtroppo solo in ordine cronologico, riportato dalla Gazzetta del Sud del 6 aprile 2014 evidenzia gravi movimenti franosi nella provincia di Catanzaro;
   in particolare, sono state registrate gravissime forme di dissesto idrogeologico che interessano l'area che va dalla frazione di Migliuso a Serrastretta;
   il sindaco di Serrastretta Molinaro ha chiesto e sollecitato l'intervento delle autorità competenti affinché possano essere adottati provvedimenti risolutivi e definitivi;
   è assolutamente prioritario definire una programmazione di lavori di consolidamento di quel territorio che ormai sembrano improcrastinabili;
   negli ultimi mesi il movimento franoso ha messo in evidenza preoccupanti peggioramenti con effetti derivanti da una evoluzione del movimento della terra che sembra non avere fine;
   la località interessata è popolata da numerosi nuclei familiari, molti dei quali direttamente interessati al dissesto; nell'area sono presenti fognature e un tratto della provinciale 84;
   copiosa e interessante documentazione è stata presentata presso la prefettura di Catanzaro al fine di illustrare la grave situazione e per cercare di prevenire una tragedia che risulta già annunciata;
   nel mese di novembre 2010 veniva sottoscritto dalla regione Calabria e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un accordo di programma quadro finalizzato a fronteggiare il rischio idrogeologico, anche se pochissimi sono stati gli interventi eseguiti diversamente;
   la situazione risulta, pertanto, ancora molto critica. Nelle località suddette, tra l'altro, la precarietà del sistema stradale, continua a provocare forti disagi tra la popolazione;
   a tutt'oggi non è stata messa in campo nessuna delle iniziative richieste, lasciando presagire ipotesi di ulteriori gravi dissesti –:
   se il Governo intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, per adottare un piano organico di prevenzione e messa in sicurezza dei territori colpiti dagli eccezionali eventi franosi che sostenga e favorisca gli enti locali, che godono di scarse risorse e mezzi limitati e non sono in grado di far fronte ai danni subiti dal territorio e dalla popolazione. (4-04638)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 novembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 531
4-04638
presentata da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame si rappresenta quanto segue.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, unitamente alla struttura di missione contro il dissesto idrogeologica, ha avviato il piano operativo nazionale degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico per il periodo 2014-2020.
  Il piano è stato definito dalle proposte presentate dalle regioni nel corso degli anni 2014 e 2015 attraverso l'utilizzo del sistema web ReNDiS del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in collaborazione con istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
  L'insieme degli interventi localizzati sull'intero territorio nazionale comporta un fabbisogno complessivo pari a circa 20,3 miliardi di euro e, rispetto a tale importo, quello relativo alle richieste validate dalle regioni nel sistema ReNDiS, ammonta, ad oggi, a circa 17,5 miliardi di euro.
  Attesa l'impossibilità di poter finanziare contemporaneamente tutti gli interventi individuati, ed al fine di assicurare l'avvio degli interventi più urgenti di contrasto al rischio idrogeologico nelle aree soggette a frequenti esondazioni, è stato individuato, nell'ambito del piano operativo nazionale, un piano stralcio costituito da un insieme di interventi di mitigazione del rischio riguardanti, principalmente, le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposte a rischio di alluvione (l'importo di detti interventi è pari a circa 1,4 miliardi di euro).
  Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, proposto dal Ministero dell'ambiente e della tutela e del mare, sono state altresì individuate le procedure, le modalità ed i criteri di selezione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
  Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri citato è stato condiviso con i soggetti istituzionalmente coinvolti nella seduta della conferenza Stato-regioni e province autonome del 25 marzo 2015.
  Al fine di garantire il rapido avvio degli interventi più urgenti e tempestivamente cantierabili, ricompresi nel piano stralcio, la delibera Cipe n. 32/2015 ha assegnato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l'importo di 450 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione afferenti alla programmazione 2014-2020.
  Per la medesima finalità sono state individuate risorse disponibili a legislazione vigente pari a 150 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro costituiti da risorse del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a valere sulle disponibilità recate dall'articolo 1, comma 111, della legge di stabilità n. 147 del 2013, e la restante quota di 110 milioni di euro a carico delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione per il periodo 2007-2013, di cui all'articolo 7, comma 8, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 133 (cosiddetto «sblocca Italia»).
  A questi si devono aggiungere, per il biennio 2015-2016, ulteriori 54 milioni di euro circa che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha disposto di destinare al fine di incrementare la copertura del piano stralcio citato, in considerazione della rilevanza e dell'urgenza degli interventi in esso previsti.
  In relazione al piano nazionale 2014-2020, infine, si segnala che le richieste avanzate dalla regione Calabria ammontano a euro 159.643.962,14, per un totale di 119 interventi per la provincia di Catanzaro e a euro 62.266.513,57 per un totale di 45 interventi per la provincia di Crotone che saranno valutati, non appena rinvenute le ulteriori risorse finanziarie necessarie per l'attuazione del suddetto piano nazionale, secondo la procedura prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015.
  La priorità di assegnazione di tali risorse sarà determinata secondo i criteri previsti dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nonché in base alle priorità che saranno espresse dalla regione, attribuendo rilevanza a:
   interventi integrati che, oltre a contrastare/mitigare il dissesto idrogeologico, contribuiscano al miglioramento dello stato ecologico dei corsi d'acqua e alla tutela degli ecosistemi e della biodiversità;
   interventi ricadenti in aree con un maggior numero di persone esposte a rischio diretto e/o con edifici strategici a rischio grave;
   interventi ricadenti in aree caratterizzati da eventi ad elevata frequenza di accadimento;
   interventi che presentino misure di compensazione e/o mitigazione ambientale, collegati agli impatti dell'opera principale.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Calabria

lavori pubblici

idrogeologia

rete stradale