ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04629

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 218 del 24/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 24/04/2014
Stato iter:
15/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2015
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/01/2015

CONCLUSO IL 15/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04629
presentato da
CHIARELLI Gianfranco Giovanni
testo di
Giovedì 24 aprile 2014, seduta n. 218

   CHIARELLI. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   la città di Taranto da oltre cento anni è sede di diversi importanti insediamenti della Marina militare italiana, quali un arsenale militare, una base navale di recente realizzazione, una scuola sottufficiali, un centro addestramento, nonché sede del comando in capo del dipartimento marittimo dello Jonio e del Canale d'Otranto;
   il territorio, come è noto per essere stato assunto alla attenzione del Governo, vive un momento di particolare crisi economica che vede attive una serie di vertenze, dalla nota vicenda Ilva, all'abbandono del territorio da parte di importanti realtà produttive come la multinazionale Vestas, il gruppo Marcegaglia, il gruppo Natuzzi, Miroglio, e tante altre realtà produttive di piccole e medie dimensioni;
   in questo quadro di grave emergenza occupazionale si inserisce un'ulteriore nuova pesantissima novità che vede la Marina militare abbandonare di fatto il territorio. Da notizie ufficiose, ma insistenti, infatti, si apprende del possibile esubero di ben 500 unità tra il personale civile della Difesa, del declassamento del comando in capo, del trasferimento delle attività di addestramento, e, ultimo smacco, la chiusura di interi servizi con il trasferimento di maestranze civili a Trieste e in altre realtà molto distanti da Taranto;
   l'ufficio stampa locale della Marina Militare ha diffuso una nota con cui ridimensiona le voci di stampa;
   cionondimeno sul piano fattuale si assiste ad una serie di provvedimenti che stanno producendo esiti nefasti sul piano economico ed occupazionale;
   tra questi, di particolare rilievo la chiusura di alcuni servizi che determina l'esubero di un numero significativo di addetti per le pulizie e mense della Marina militare;
   in questi giorni sono state inviate lettere ai dipendenti delle aziende impegnate in tali servizi che annunciano il loro trasferimento, immediato, in località distanti centinaia di chilometri da Taranto, come ad esempio Trieste;
   sulla questione, in verità, l'interrogante ha già presentato una interrogazione, senza ottenere riscontro alcuno –:
   se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e se come intenda intervenire al fine di bloccare il trasferimento dei lavoratori e avviare una urgente verifica per individuare soluzioni alternative che, pur rispondendo alla necessità di riorganizzazione, salvaguardino i livelli occupazionali in un territorio già gravemente interessato da una crisi senza precedenti. (4-04629)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 gennaio 2015
nell'allegato B della seduta n. 363
4-04629
presentata da
CHIARELLI Gianfranco Giovanni

  Risposta. — Va subito chiarito che il Ministero della difesa non prevede alcun ridimensionamento della presenza della Marina militare nel territorio tarantino.
  A Taranto, in attuazione della legge n. 244 del 2012 e del discendente decreto legislativo n. 7 del 2014, la Marina militare è stata interessata all'istituzione del comando stazione navale, che ha assorbito le funzioni e il personale della direzione supporto diretto del locale arsenale e parte delle competenze e del personale del comando servizi base (Maribase).
  L'alto comando periferico è stato riconfigurato nel comando marittimo sud, e ha assorbito le residue funzioni e il rimanente personale di Maribase.
  Da quanto esposto emerge con evidenza come sia in atto un programma di efficientamento e di rafforzamento della presenza della Marina militare nel territorio tarantino.
  Il raggiungimento di questi obiettivi non potrà prescindere dalla disponibilità di personale civile che, quindi, continuerà a svolgere un ruolo importante.
  Tenendo conto dei nuovi organici, dei dipendenti effettivamente impiegati nell'area tarantina e delle iniziative legislative, non emergono i paventati esuberi bensì situazioni di carenze soprattutto per le esigenze tecniche connesse ai provvedimenti di efficientamento della componente arsenalizia.
  A tal riguardo è utile segnalare che il dicastero è impegnato a procedere con ogni possibile tempestività alle nuove assunzioni in programma da alcuni anni, bloccate per effetto delle norme sul turn over introdotte da precedenti Governi, mentre ha sostenuto efficacemente l'introduzione della norma (articolo 4-bis) del decreto legge n. 90, convertito con modificazioni dalla legge n. 114 del 2014, che ha consentito l'anticipata assunzione di 24 tecnici per l'area industriale della Difesa.
Il Ministro della difesaRoberta Pinotti.

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