ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04537

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 213 del 16/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 16/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04537
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Mercoledì 16 aprile 2014, seduta n. 213

   GAGNARLI, L'ABBATE, GALLINELLA e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   gli allevatori cunicoli italiani denunciano ormai da tempo evidenti distorsioni nel funzionamento delle borse merci italiane e nella Commissione unica nazionale (Cun), tese ad alterare il corso reale delle quotazioni di mercato a danno dei produttori;
   secondo gli allevatori cunicoli italiani, giudizio confermato anche dal parere del 29 aprile 2011 dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, per lungo tempo la formazione dei prezzi alla produzione si è basata su regolamenti incentrati su logiche di decentramento delle contrattazioni (borse merci locali), configurando una situazione da tempo non compatibile con i principi della leale concorrenza;
   da quanto si apprende dai verbali delle sedute dalla Cun, che chiunque può consultare sul sito Cun-conigli del Mipaaf dopo essersi registrato nell'archivio riunioni (http://www.cunconigli.it/public/archivioRiunioni.php), ancora oggi sarebbero in atto vendite sottocosto praticate dalla Cun e dalla Borsa merci di Verona, quest'ultima ancora in attività nonostante la valutazione negativa dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato;
   in diversi verbali, ed in particolare nel verbale della seduta Cun del 4 aprile 2014, un commissario allevatore denuncia la mancanza di credibilità dei commissari macellatori presenti in Cun e nella Borsa merci Verona, nonché il loro tentativo di condizionare il mercato a proprio vantaggio;
   a parere degli interroganti tale situazione ostacola la leale concorrenza e dovrebbe essere rilevata e contrastata dall'attività di vigilanza degli organi preposti del Mipaaf;
   Anlac (Associazione nazionale liberi allevatori nazionali di conigli) inoltre, sostiene da tempo che la normativa relativa alla costituzione ed al funzionamento della borsa merci di Verona «nella misura in cui sollecita o facilita l'adozione di comportamenti anticoncorrenziali», da luogo a effetti che rendono praticamente inefficaci le norme dei Trattato a tutela della concorrenza, e andrebbe pertanto «disapplicata»;
   la borsa merci di Padova, infatti, ha già provveduto a chiudere la propria commissione per evitare inutili duplicazioni con la Cun nazionale;
   invero, secondo un consolidato orientamento della Corte di giustizia, gli Stati membri dell'Unione non possono – in virtù del principio di leale collaborazione – adottare o mantenere in vigore misure, anche di natura legislativa o regolamentare, che possano rendere inefficaci le regole di concorrenza del Trattato applicabili alle imprese. La giurisprudenza della Corte di giustizia, con Sentenza del 9 settembre 2003 C-198/01, a tal proposito, ha espressamente riconosciuto non solo ai giudici, ma anche a tutti gli organi dello Stato, comprese le autorità amministrative, l'obbligo di disapplicare una norma nazionale contrastante con il diritto comunitario –:
   se i Ministri interrogati, ognuno per le proprie competenze, a seguito dei pronunciamenti della Corte di giustizia e del parere dell'Antitrust, intendano prendere gli opportuni provvedimenti per «disapplicare» il regolamento della borsa merci di Verona atteso che quella specifica Commissione favorisce comportamenti d'impresa in contrasto con l'articolo 81.1 del Trattato CE (ora 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea), ovvero ne legittimano o rafforzano gli effetti, di fatto eludendo il divieto recato da siffatta norma;
   se a tutela della concorrenza e del benessere dei consumatori, si intenda chiedere all'autorità garante della concorrenza e del mercato un'indagine conoscitiva sulla situazione;
   se il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, a tutela del libero mercato e della libera concorrenza, intenda prendere gli opportuni provvedimenti per garantire una maggiore autorevolezza della Cun attraverso un processo di miglioramento del Regolamento istitutivo della stessa, come stabilito anche dalla recente risoluzione conclusiva 8-00048 della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. (4-04537)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

legislazione antitrust

allevamento

fissazione dei prezzi

liberalizzazione del mercato