ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04516

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 213 del 16/04/2014
Trasformazioni
Trasformato il 26/03/2015 in 5/05172
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2014
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/04/2014
Stato iter:
26/03/2015
Fasi iter:

TRASFORMA IL 26/03/2015

TRASFORMATO IL 26/03/2015

CONCLUSO IL 26/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04516
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Mercoledì 16 aprile 2014, seduta n. 213

   CIPRINI, GALLINELLA, TRIPIEDI e COMINARDI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il diritto alla salute è un bene assoluto ed inviolabile garantito dalla Costituzione (articolo 32) recepito dal legislatore con la legge istitutiva del sistema sanitario nazionale (legge n. 833 del 1978) nella quale, ribadito il fondamentale diritto alla tutela della salute, vengono indicate le modalità di attuazione da parte delle strutture pubbliche dei servizi sanitari diretti al soddisfacimento della richiesta;
   le strutture sanitarie svolgono un ruolo fondamentale nella erogazione dei servizi sanitari a tutela del diritto alla salute, quale diritto fondamentale del cittadino;
   in tale contesto diventano essenziali i modelli e i criteri da adottare per la valutazione delle prestazioni erogate dal sistema sanitario;
   da una recente classificazione (basata quasi esclusivamente su parametri economici quali il punteggio griglia LEA, l'incidenza percentuale avanzo/disavanzo, l'incidenza percentuale spesa assistenza collettiva, la percentuale spesa assistenza distrettuale, l'incidenza percentuale spesa assistenziale ospedaliera, la degenza media pre-operatoria, le percentuali dimessi reparti chirurgici con DRG medici, il costo medio ricoveri ordinari per acuti, il costo medio per ricovero post acuto, la spesa per prestazione assistenza specialistica attività clinica, la spesa per prestazione assistenza specialistica laboratorio, spesa per prestazione specialistica diagnostica strumentale, spesa pro capite per assistenza per assistenza sanitaria di base e altro) la sanità della regione Umbria è stata collocata tra le più efficienti d'Italia;
   tuttavia, la valutazione del sistema sanitario non può basarsi esclusivamente sulla verifica dell'entità delle prestazioni erogate nei confronti dei cittadini, ma deve comprendere anche una verifica della qualità dell'assistenza, appropriatezza e accessibilità dei cittadini ai servizi, anche attraverso l'implementazione di sistemi di indicatori maggiormente mirati;
   la valutazione di un sistema sanitario non può prescindere da alcuni fondamentali requisiti quali ad esempio, la qualità delle prestazioni assistenziali sia ospedaliere sia territoriali, strettamente connesse al rapporto numerico ottimale tra utenti ricoverati e operatori sanitari, il numero di ricoveri di pazienti in stanze o corridoi, le liste d'attesa con tempi ragionevoli, i cosiddetti LEA (livelli essenziali di assistenza) devono garantire l'accesso alle prestazioni sanitarie in tempo congruo senza incentivare l'esodo dei pazienti verso le strutture sanitarie o diagnostiche private o accreditate, la valutazione post ricovero dell'esito degli interventi, gli operatori sanitari, sopratutto infermieri, operanti nelle strutture sanitarie regionali con rapporto di lavoro che garantisca stabilità e sicurezza non solo al lavoratore ma anche alla struttura sanitaria;
   recentemente anche in Umbria, pur premiata secondo i criteri economici di efficienza, sempre più spesso vengono denunciati disservizi e criticità in merito ai tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie e all'accesso alle cure richieste dal cittadino-paziente (liste di attesa);
   fonti giornalistiche (Il Messaggero Umbria del 13 febbraio 2014 e del 6 aprile 2014) riferiscono di liste di attesa, sia in ospedale che all'Usl Umbria 2, che vanno da sei mesi a un anno: si parla di liste bloccate e di attese per una visita specialistica «che farebbero perdere la pazienza anche al biblico Giobbe con ripercussioni sempre più pesanti sui pazienti» (Il Messaggero Umbria del 6 aprile 2014);
   alcuni cittadini umbri si trovano nelle condizioni di doversi spostare per ottenere la prestazione sanitaria richiesta con aggravio di costi ovvero si corre il rischio che alcuni cittadini addirittura rinuncino alla prestazione;
   ancora in Umbria risulta che non si è ancora concluso il concorso per la formazione di una graduatoria a tempo indeterminato per infermieri il cui bando risale al 23 luglio 2013 già indetto da azienda ospedaliera e asl n. 2 di Perugia e mancherebbe un audit costante con le associazioni di tutela degli utenti per il rilevamento delle criticità che affliggono il sistema sanitario regionale;
   l'articolo 14, comma 2 e 4, del decreto legislativo n. 502 del 1992 prevede che: «Le regioni promuovono inoltre consultazioni con i cittadini e le loro organizzazioni anche sindacali ed in particolare con gli, organismi di volontariato e di tutela dei diritti al fine di fornire e raccogliere informazioni sull'organizzazione di servizi. Tali soggetti dovranno comunque essere sentiti nelle fasi dell'impostazione della programmazione e verifica dei risultati conseguiti e ogni qualvolta siano in discussione provvedimenti su tali materie. Per le finalità del presente articolo, le regioni prevedono forme di partecipazione delle organizzazioni dei cittadini e del volontariato impegnato nella tutela del diritto alla salute nelle attività relative alla programmazione, al controllo e alla valutazione dei servizi sanitari a livello regionale, aziendale e distrettuale. Le regioni determinano altresì le modalità della presenza nelle strutture degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti, anche attraverso la previsione di organismi di consultazione degli stessi presso le unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere» e che «Al fine di favorire l'orientamento dei cittadini nel Servizio sanitario nazionale, le unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere provvedono ad attivare un efficace sistema di informazione sulle prestazioni erogate, sulle tariffe, sulle modalità di accesso ai servizi. Le aziende individuano inoltre modalità di raccolta ed analisi dei segnali di disservizio, in collaborazione con le organizzazioni rappresentative dei cittadini [...]»;
   l'articolo 14, comma 7, del decreto legislativo n. 502 del 1992 prevede che: «È favorita la presenza e l'attività, all'interno delle strutture sanitarie, degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti»;
   anche nel piano sanitario regionale si prevedono istituti volti a rendere effettiva la partecipazione degli utenti alla valutazione dei servizi sanitari;
   dalle disposizioni citate emerge che nel processo di valutazione della qualità delle prestazioni sanitarie un ruolo di centralità è riservato agli utenti dei servizi stessi;
   la partecipazione alle scelte sulle questioni inerenti alla salute è un diritto/dovere dei cittadini al fine di consentire una visione diversa dai meri tecnicismi medici o finanziari che consentirebbe di affrontare in maniera maggiormente adeguata alle aspettative dei malati criticità e problemi spesso trascurati o sottovalutati;
   tuttavia, nessuno degli istituti partecipativi previsti dalla legge nazionale e regionale risulterebbe pienamente ed effettivamente attuato nella regione umbra –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza degli effetti, sull'intero territorio nazionale e con particolare riguardo alla situazione della sanità umbra, degli interventi di contenimento della spesa in termini di salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza e di governo dei tempi delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie, tenendo conto anche di modelli e indicatori di valutazione maggiormente mirati alla qualità e alla appropriatezza delle prestazioni sanitarie rese al paziente;
   quali iniziative intenda adottare il Ministro, nell'ambito delle proprie competenze, anche di tipo normativo, al fine di verificare ed incentivare l'effettiva attuazione degli istituti di partecipazione delle organizzazioni dei cittadini, previsti dalla legislazione nazionale, nelle attività relative alla programmazione, al controllo e alla valutazione dei servizi sanitari a livello regionale, aziendale e distrettuale ed in particolare nella sanità umbra.
(4-04516)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritto alla salute

Umbria

sistema sanitario

servizio sanitario

diritto dell'individuo

prestazione di servizi