ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04510

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 212 del 15/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 15/04/2014
Stato iter:
05/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/02/2015

CONCLUSO IL 05/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04510
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Martedì 15 aprile 2014, seduta n. 212

   COLONNESE, TOFALO, MICILLO e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la reggia di Capodimonte che domina il golfo di Napoli dall'alto del bosco omonimo, fu voluta da Carlo di Borbone nel 1700 ed oggi ospita uno dei musei più importanti della città con opere d'arte di Tiziano, Caravaggio, Botticelli, Goya, Masaccio e altri illustri artisti. Tutto intorno all'imponente edificio museale c’è il parco di Capodimonte circondato da circa 124 ettari di bosco, che rappresentano il giardino della reggia attualmente accessibile al pubblico gratuitamente durante le ore diurne;
   la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, la soprintendenza BAPSAE di Napoli e provincia e la direzione del Real Bosco di Capodimonte, in collaborazione con Slow Food Campania e Lande, il 23 novembre 2013 presentava il progetto del giardino delle delizie che prevedeva il ripristino delle antiche produzioni impiantate nel periodo borbonico. Il progetto nasceva nel 2011 e nel gennaio 2014 il Ministero avrebbe dovuto avviare un bando per la gestione dell'area da affidare a una società con partecipazione statale e privata;
   agli interroganti sarebbero giunte lamentele circa lo svolgimento di festeggiamenti nel parco di Capodimonte; ove tali circostanze trovassero conferma, ciò denoterebbe, ad avviso degli interroganti, una gestione non condivisibile e adeguata di beni pubblici di inestimabile valore storico e culturale come il museo di Capodimonte;
   la Commissione europea ha lanciato in ottobre 2013 la seconda edizione del Concorso europeo social innovation con l'obiettivo di trovare le migliori soluzioni per contenere la disoccupazione e ridurre al minimo i suoi effetti corrosivi per l'economia e la società. Attualmente fra i dieci finalisti risulta un progetto finalizzato a sviluppare all'interno del Bosco di Capodimonte una serie di attività produttive, servizi di accoglienza per i turisti e la creazione di un laboratorio di ceramica aperti al pubblico;
   nel dicembre del 2013 l'ex soprintendente ai beni architettonici, storici, artistici Stefano Gizzi, l'ex responsabile del servizio di protezione del parco di Capodimonte, Renzo Biagioni, e il direttore della struttura, Guido Gullo, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Antonio Barbatelli, avvenuta nel 2011, in seguito ad un incidente mentre faceva jogging. Secondo l'accusa il ventenne cadde in un dirupo a causa del cattivo stato di manutenzione del parco –:
   se sia a conoscenza di quanto premesso;
   a quale società sia stata assegnata la gestione del bosco e del parco di Capodimonte mediante bando disposto dal ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
   se ritenga opportuno che sia stabilito un corrispettivo in denaro per il transito pedonale nel bosco o del parco di Capodimonte, o se al contrario ritenga di fondamentale importanza tutelare la gratuità dell'accesso al pubblico a quello che rappresenta il polmone verde della città di Napoli;
   se non ritenga opportuno evitare che beni parte del patrimonio artistico e culturale dell'Italia quali la reggia di Capodimonte siano utilizzati in modo che agli interroganti appare incongruo e se non intenda pertanto tutelare la storia e la cultura del nostro Paese ed evitare al contempo un accesso ai beni in questione poco confacente alla natura degli stessi;
   se intenda adoperarsi immediatamente al fine di avviare adeguate opere di manutenzione del parco di Capodimonte come del bosco omonimo per scongiurare gravi incidenti come quello che è costato la vita al giovane Antonio Barbatelli nel 2011 e, al contempo, valorizzare in modo opportuno l'area in questione senza alterarne la tradizionale bellezza. (4-04510)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 febbraio 2015
nell'allegato B della seduta n. 372
4-04510
presentata da
COLONNESE Vega

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame, con la quale si chiedono notizie relativamente alla gestione e all'utilizzo del Real Bosco di Capodimonte, e, in particolare se si ritenga di fondamentale importanza tutelare la gratuità dell'accesso, evitare utilizzi impropri e fare quanto necessario per evitare gravi incidenti come quello – mortale – occorso nel 2011, si comunica quanto segue.
  Quanto all'utilizzo del bene, la soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e provincia ha comunicato di non aver mai organizzato direttamente né autorizzato festeggiamenti nel Parco di Capodimonte. Ha, invece, sempre autorizzato corse campestri con finalità socio educative, manifestazioni con il coinvolgimento degli enti territoriali istituzionali e delle scolaresche a fini divulgativi e didattici, convegni istituzionali sui temi del restauro dei giardini storici e delle architetture monumentali sia con le università che con gli organismi del Ministero. Tutte le manifestazioni organizzate sono state sempre rispettose del decoro del sito e consone con i caratteri storici e culturali, nello spirito di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo del 22 gennaio 2004, n. 42).
  Quanto alla prospettiva di valorizzazione, la soprintendenza, d'accordo con la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, riprendendo l'antica tradizione borbonica, secondo la quale il sito reale veniva aperto al popolo in occasione della festa del 15 agosto, dedicata all'Assunta, e del 23 novembre, dedicata a San Clemente, santi cui era devoto il sovrano Ferdinando I Re delle due Sicilie, ha colto l'occasione della festa di San Clemente per presentare al pubblico e agli organi di stampa (giornali, RAI e televisioni locali) il progetto di valorizzazione del giardino e casamento Torre, del giardino della Fruttiera di Basso, della Capraia, della Porta di Mezzo, del Cisternone, del Cellaio, della chiesa di San Gennaro e dell'ex Eremo dei Cappuccini finanziato con i fondi comunitari POIn – «Attrattori culturali, naturali e turismo» del Fondo europeo di sviluppo regionale per gli anni 2007-2013.
  Il progetto ha come obiettivo la valorizzazione sostenibile del sito, puntando sul recupero e l'innovazione delle attività produttive e sulla promozione di attività capaci di realizzare un ciclo virtuoso che coniuga obiettivi di tutela, di formazione e sviluppo con l'attuale funzione prevalente di «parco pubblico cittadino», al fine di realizzare una gestione sociale ed economica che tenga conto dei valori complessivi del sito.
  Elementi fondamentali del progetto sono il restauro e rifunzionalizzazione degli edifici per lo svolgimento delle varie attività e la definizione di nuove forme di gestione «partecipata». Per quest'ultimo aspetto, la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania e la Soprintendenza per i B.A.P.S.A.E. di Napoli, hanno avviato alcune attività sperimentali per verificare la fattibilità di nuove forme di partenariato pubblico-privato basate sul modello innovativo di finanziamento come può essere il
crowdfunding.
  Le azioni di progetto – per la varietà e l'interdisciplinarità dei temi trattati – tendono a caratterizzare il sito reale sia come «azienda» sia come «laboratorio di conoscenza e del saper fare insieme» attraverso il coinvolgimento nella gestione del bene culturale di una pluralità di soggetti. Tra questi le aziende manifatturiere, agricole ed artigiane di eccellenza, le università, gli istituti di ricerca, le associazioni di categoria e, non ultimi, i cittadini, soprattutto quelli appartenenti alle fasce deboli.
  I lavori sono iniziati il 7 aprile 2014 e termineranno entro la fine del 2015. Solo una volta che sarà completato il restauro degli edifici, conformemente al progetto di restauro, verranno attivate le procedure per selezionare i soggetti cui affidare l'eventuale gestione dei servizi, connessi alle attività che si potranno svolgere nel parco.
  Il Ministero concorda con gli interroganti nel ritenere di fondamentale importanza la gratuità dell'accesso al pubblico, considerato che il Real Bosco di Capodimonte è patrimonio dell'intera città di Napoli, con una estensione di circa 134 ettari, 150.000 alberi d'alto fusto secolari, 450 entità vegetali accertate, 36 chilometri di viali, 10 ettari di praterie irrigate. Per le sue caratteristiche naturali, storiche e architettoniche e per il fatto che al suo interno è ubicato uno dei più importanti Musei del mondo, il sito rappresenta un
unicum in quanto al centro di una città metropolitana quale Napoli.
  Con riferimento all'incidente mortale avvenuto il 24 agosto 2011, si evidenzia come il sito sia frequentato da oltre un milione di visitatori all'anno. La soprintendenza ritiene, nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, di aver posto in essere tutte le attività di competenza per scongiurare l'evento lesivo.
  Per l'accertamento del fatto e delle responsabilità, è in corso un giudizio penale in primo grado, nel quale sono imputati l'architetto Stefano Gizzi, soprintendente
pro tempore, il geometra Renzo Biagioni, consulente del servizio di prevenzione e protezione e l'architetto Guido Gullo, funzionario della predetta soprintendenza.
  Infine, si fa presente che annualmente la soprintendenza, con i fondi assegnati, nei programmi ordinari di spesa, dal Ministero, provvede a effettuare lavori di manutenzione del patrimonio arboreo e vegetale, privilegiando tutti gli interventi connessi alla sicurezza dei visitatori e alla salvaguardia del Parco.

Il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

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patrimonio culturale