ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04477

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 210 del 11/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALATI GIUSEPPE
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04477
presentato da
GALATI Giuseppe
testo di
Venerdì 11 aprile 2014, seduta n. 210

   GALATI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   con circolare n. 34 del 1o aprile 2014, il Dipartimento per l'istruzione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca ha trasmesso ai direttori generali degli Uffici scolastici regionali lo schema del decreto interministeriale recante le dotazioni organiche del personale docente per l'anno scolastico 2014/2015;
   secondo le determinazioni stabilite, riportate nella Tabella allegata alla medesima Circolare, il totale dei componenti della dotazione organica del personale docente a livello nazionale non subirebbe variazioni rispetto all'anno scolastico 2013/2014, rimanendo inalterato nella misura di n. 600.839 unità;
   se a livello nazionale tali dotazioni organiche rimangono invariate, diversificazioni significative si riscontrano però tra le varie regioni italiane, con un grande divario che emerge tra le regioni del Nord Italia e quelle del Sud, laddove le prime beneficiano di significativi incrementi delle unità di personale, mentre le regioni del Sud risultano fortemente penalizzate da tale determinazione;
   più in particolare, per le regioni Lombardia ed Emilia Romagna sono stabiliti, incrementi determinati, rispettivamente, nella misura di n. 410 unità di personale per la prima e n. 396 per la seconda; significativi incrementi sono stabiliti anche per le regioni Toscana (+269) e Lazio (+246);
   di contro si riscontra però una significativa e corrispondente diminuzione delle unità di personale tra le regioni meridionali, laddove la regione Sicilia subirebbe una decurtazione di n. 504 unità di personale rispetto all'anno scolastico precedente, seguita dalla regione Puglia (–340), Campania (–387) e Calabria (–183);
   proprio con riferimento alla regione Calabria, in particolare, i tagli si concentrano nei comparti degli ordini delle scuole primaria e secondaria di primo grado, nei quali la misura dei tagli è pari, rispettivamente, a –68 e –111 unità di personale;
   secondo quanto esplicato dalla medesima circolare, la ripartizione a livello regionale dell'organico complessivamente definito in ambito nazionale è stata effettuata tenendo conto di criteri quali: il numero di alunni risultanti dall'organico di fatto dell'anno scolastico 2013/2014, l'entità della popolazione scolastica riferita all'anno 2014/2015 rilevata dall'anagrafe degli alunni; l'andamento delle serie storiche della scolarità degli ultimi anni, oltre che dei criteri dettati dall'articolo 2, commi 2 e 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009;
   a parere dell'interrogante, ai fini della configurazione di un sistema scolastico realmente efficiente ed idoneo a supportare processi di istruzione e formazione di qualità, o quantomeno, attestati su livelli qualitativi apprezzabili e oggettivamente sufficienti, tale ripartizione dovrebbe tener conto di altri criteri e variabili, di natura non strettamente numerica, che appaiono essenziali nell'ambito dei processi di determinazione e razionalizzazione del sistema scolastico, per ovviare all'effetto della configurazione di un sistema scolastico ed istituzionale determinato in maniera automatica e senza tener conto, ad esempio, dei tassi di dispersione ed abbandono scolastico che, secondo le informazioni disponibili, risultano pericolosamente in aumento, oltre che delle crescenti dimensioni del fenomeno sociale dei cosiddetti «NEET» (Not in education, employment or training), cioè di quella fascia di popolazione, di età compresa tra i 15 ed i 19 anni che, secondo le analisi sociologiche ed economiche, non risulta né occupata né inserita in un percorso di istruzione o formazione. Si ricorda che con riferimento a questo fenomeno, i dati che pervengono sono allarmanti, come dimostra una recente rilevazione di ANIEF-CONFEDIR, secondo la quale la categoria sociale dei NEET in Italia comprenderebbe ben 2 milioni e 250 mila giovani. Un dato ancor più preoccupante, se letto e considerato congiuntamente ai dati sulla disoccupazione giovanile, attestati sui massimi storici ormai da diversi anni;
   nell'ambito di tale quadro sociale, considerato estremamente preoccupante ed allarmante e con riferimento alle ultime determinazioni effettuate per l'assegnazione delle dotazioni organiche di personale docente –:
   quali iniziative il Ministro, nell'ambito delle proprie competenze, ritenga di poter avviare, al fine di ridurre il divario emerso tra le regioni del Nord Italia e quelle meridionali a seguito della determinazione delle dotazioni organiche del personale docente per l'anno scolastico 2014/2015;
   quali misure il Ministro possa attuare al fine di promuovere modalità di determinazione di tali dotazioni che siano improntate a criteri non esclusivamente numerici, ma tengano conto anche delle variabili emergenti dalla società civile considerata nella sua complessità e se intenda promuovere la configurazione di un sistema scolastico statale realmente efficiente ed idoneo a supportare adeguatamente l'istruzione e lo sviluppo sociale, in tutte le regioni italiane a parità di condizioni. (4-04477)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

analisi economica

istruzione

analisi sociologica

disoccupazione giovanile

statistica occupazionale

sviluppo regionale

sviluppo sociale

soppressione di posti di lavoro

abbandono scolastico

classe sociale