ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04462

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 209 del 10/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 10/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 10/04/2014
Stato iter:
24/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2015
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/02/2015

CONCLUSO IL 24/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04462
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Giovedì 10 aprile 2014, seduta n. 209

   PRATAVIERA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   nel pomeriggio dell'8 aprile 2014 è stata notificato ai sindaci di Venezia e Mira l'arrivo ad horas di un gruppo di 40 migranti irregolari provenienti dalla Sicilia, probabilmente raccolti in mare dalle navi della Marina militare impegnate nell'operazione Mare Nostrum;
   i 40 migranti irregolari avrebbero dovuto essere ospitati in due appartamenti a Mestre e presso l'ostello mirese di Giare;
   invece, ben 27 di loro sono riusciti a forzare le portiere del pullman sul quale viaggiavano e con il quale erano giunti negli uffici della questura di Marghera per espletare le procedure di riconoscimento, facendo perdere rapidamente le proprie tracce;
   malgrado un vasto dispiegamento di mezzi delle forze dell'ordine, solo due dei fuggiaschi sono stati rintracciati e ricondotti in questura;
   il pullman era scortato da due soli agenti delle forze dell'ordine, che non sono stati in grado di far fronte all'imprevista emergenza; 
   l'esiguità della scorta assegnata al pullman con i 40 migranti, a giudizio dell'interrogante, chiama in causa quanto meno una sottovalutazione del rischio da parte delle competenti autorità del Ministero dell'interno –:
   quali misure il Governo intenda adottare affinché episodi come quello generalizzato nella premessa non si ripetano e soprattutto per rimpatriare sollecitamente i migranti clandestini giunti nel nostro Paese, prima che questi si dileguino, eludendo i controlli di sicurezza, entrando in clandestinità e venendo infine a gravare sulla società. (4-04462)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 febbraio 2015
nell'allegato B della seduta n. 380
4-04462
presentata da
PRATAVIERA Emanuele

  Risposta. — In riferimento ai fatti riferiti dall'interrogante, si informa che fin dal 14 gennaio 2014 la prefettura di Venezia aveva sensibilizzato i sindaci e il presidente della provincia all'esigenza di individuare, ognuno nel territorio di propria competenza, strutture idonee all'accoglienza temporanea dei migranti, alla luce del nuovo afflusso previsto.
  Non avendo ricevuto risposte positive da parte degli enti locali, il successivo 21 febbraio la prefettura ha contattato alcuni enti gestori operanti nel privato sociale, aventi comprovata esperienza in ambito del sistema di protezione per i richiedenti asilo ed i rifugiati o in progetti simili.
  Le cooperative sociali «Il Villaggio globale» e la «Città solare» hanno offerto la propria disponibilità all'accoglienza. In quest'ultimo caso, poiché l'ostello gestito dalla cooperativa era di proprietà comunale, la disponibilità all'accoglienza è stata comunicata – per il necessario raccordo istituzionale – all'amministrazione locale, la quale ha dato il proprio assenso.
  In tale contesto, è stato organizzato, per il giorno 8 aprile, l'arrivo nelle predette strutture di un gruppo di 40 migranti di origine eritrea da poco sbarcati in Sicilia. Al riguardo, preciso che la questura di Ragusa aveva provveduto a trasmettere a quella di Venezia l'elenco nominativo, con data di nascita e relativa nazionalità, corredato delle schede di prima identificazione e delle relative foto.
  La prefettura di Venezia, dopo averne informato gli amministratori comunali di Venezia e Mira, ha predisposto il trasferimento degli stranieri e la questura ha fornito un servizio di scorta tecnica al pullman dal momento dell'arrivo all'aeroporto di Bologna a quello dello smistamento, collocato nella sede distaccata della questura di Venezia, a Marghera.
  Arrivati in prossimità della predetta struttura della polizia di Stato, circondata da un'alta recinzione sovrastata da filo spinato, i migranti – che erano partiti dalla Libia dove, come successivamente appurato, avevano trascorso un periodo in stato di costrizione fisica – notata la presenza di auto in colori d'istituto e di personale in servizio, hanno paventato evidentemente di essere nuovamente sottoposti ad un regime di privazione della libertà personale. Pertanto, quando il pullman si è fermato, gli stranieri hanno azionato la porta di emergenza posteriore e alcuni di essi si sono dati alla fuga travolgendo gli operatori preposti alle operazioni di assistenza.
  Complessivamente, si sono dileguate 25 persone su 40, che – è bene chiarire –, non erano sottoposte a vincoli restrittivi, trattandosi di soggetti in regime di protezione internazionale.
  Successivamente, accertato che l'equivoco era stato generato dalla mancanza di una chiara comunicazione ai migranti sulle varie fasi del trasferimento e della destinazione finale presso le strutture di accoglienza, per scongiurare situazioni analoghe, in sede di riunione dei prefetti e dei questori del Veneto, è stata rappresentata la necessità di un'interazione più serena con gli immigrati mediante l'assistenza di mediatori culturali di lingua araba. Ciò anche al fine di fornire informazioni esatte circa la condizione di libertà di cui godono sul territorio nazionale, in attesa della definizione della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale.

Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

migrazione illegale