ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04429

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 208 del 09/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: MAZZOLI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 09/04/2014
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 09/04/2014
BATTAGLIA DEMETRIO PARTITO DEMOCRATICO 09/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 09/04/2014
Stato iter:
06/08/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2014
FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/08/2014

CONCLUSO IL 06/08/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04429
presentato da
MAZZOLI Alessandro
testo di
Mercoledì 9 aprile 2014, seduta n. 208

   MAZZOLI, MANFREDI, GIOVANNA SANNA e BATTAGLIA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   per «patrimonio culturale immateriale» si intende quell'insieme di pratiche sociali, rappresentazioni folcloristiche, espressioni orali, arti dello spettacolo e artigianato tradizionale, che contribuiscono a valorizzare l'identità dei popoli, a trasmettere il senso di continuità e a favorire il rispetto della diversità culturale e della creatività umana;
   è stata istituita un'apposita Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, approvata il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza generale dell'UNESCO, entrata in vigore il 30 aprile 2006 e ratificata dall'Italia il 27 settembre 2007 con legge n. 167;
   lo scopo della Convenzione, negoziata tra i 190 Paesi membri dell'UNESCO, è quello di rafforzare e istituzionalizzare il sistema di protezione delle espressioni cosiddette «intangibili»;
   per ciascuno dei vari ambiti delle tradizioni orali e immateriali, l'UNESCO propone programmi specifici di salvaguardia, incoraggiando gli artisti, gli enti pubblici e le associazioni non governative a identificare e promuovere tale ricchezza;
   dal 2013 rientra nel patrimonio culturale immateriale dell'umanità dall'UNESCO anche La Rete delle grandi macchine a spalla italiane, un'associazione – promossa nel 2005 dall'attuale coordinatrice e responsabile Patrizia Nardi – che include quattro feste religiose cattoliche: la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi e la Faradda di li Candareri di Sassari;
   la Rete, quindi, fa ora parte della «Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity» andando ad aggiungersi alle arti precedentemente incluse nella lista dei capolavori del patrimonio immateriale dell'umanità istituita nel 1999, quali i Liutai di Cremona, l'Opera dei Pupi Siciliani e il Canto a Tenores dei pastori della Sardegna;
   per finanziare programmi, progetti e iniziative, è istituito un Fondo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale costituito prevalentemente da contributi degli Stati parte – da versarsi almeno ogni due anni –, da fondi stanziati dalla Conferenza generale dell'UNESCO e da altri contributi, donazioni o lasciti;
   la Rete delle grandi macchine a spalla non è solo emblema della spiritualità italiana ma anche una celebrazione capace di coniugare tradizione popolare e coesione sociale;
   al fine di mantenere, migliorare e pubblicizzare questa eccellenza immateriale – anche in qualità di vettore di sviluppo sostenibile a livello mondiale – si rende necessario un più adeguato supporto finanziario;
   la legge n. 77 del 20 febbraio 2006 «Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell'UNESCO» include misure di sostegno economico, rivolte però al solo patrimonio materiale dell'umanità;
   il decreto-legge n. 91 del 2013 del 3 ottobre 2013 sui 49 siti italiani patrimonio mondiale UNESCO ha modificato la legge n. 77 del 2006, per poter ampliare gli utilizzi delle risorse anche per progetti generali di «riqualificazione e valorizzazione», superando i precedenti vincoli –:
   quali ulteriori disposizioni il Ministro interrogato intenda porre in essere affinché rientrino nelle misure di sostegno anche i siti del patrimonio immateriale, come la citata Rete delle grandi macchine a spalla. (4-04429)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 agosto 2014
nell'allegato B della seduta n. 280
4-04429
presentata da
MAZZOLI Alessandro

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione parlamentare in oggetto indicata, relativa alle misure di sostegno agli elementi riconosciuti «patrimonio culturale immateriale», secondo la Convenzione Unesco approvata il 17 ottobre 2003 e ratificata dall'Italia il 27 settembre 2007, con la legge n. 167, si riscontra quanto segue.
  La legge 20 febbraio 2006, n. 77 recante «misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse, culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell'Unesco» come modificata da ultimo dal decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91 (cosiddetto «Valore Cultura») convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, prevede finanziamenti a sostegno della gestione e delle attività di valorizzazione dei siti Unesco.
  Tuttavia, nella sua attuale formulazione, la disposizione, come ricordato dall'interrogante, trova applicazione solo rispetto alla convenzione Unesco del 1972 sul patrimonio culturale e naturale mondiale e ai siti iscritti nella lista di tale Convenzione: ne sono, pertanto, esclusi gli elementi inseriti nella lista del patrimonio culturale immateriale secondo la citata convenzione Unesco del 2003.
  L'inserimento di nuovi elementi nella lista del patrimonio culturale immateriale, tra i quali, recentemente, la «rete delle grandi macchine a spalla italiane» impone una riflessione sulla possibilità di estendere gli effetti della legge anche agli elementi inseriti nella lista del patrimonio immateriale: a tal fine, lo scrivente Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è ben conscio della problematica e sta compiendo tutte le riflessioni del caso al fine di poter addivenire alla migliore valutazione della questione.
  Si rappresenta, infine, che il Governo, nell'ambito della discussione del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, ha approvato un ordine del giorno, simile all'interrogazione cui si risponde, con cui si è impegnato «a valutare la possibilità di promuovere modifiche alla legge n. 77 del 2006 recante misure speciali di tutela e fruizione dei siti di interesse culturale, paesaggistico e ambientale inseriti nella lista del patrimonio mondiale posto sotto la tutela dell'Unesco, al fine di ricomprendere nell'ambito di applicazione di tale legge anche il patrimonio culturale immateriale».

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismoDario Franceschini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

protezione del patrimonio

revisione della legge

ente pubblico

patrimonio culturale

politica di sostegno

aiuto finanziario

sostegno economico