Legislatura: 17Seduta di annuncio: 204 del 03/04/2014
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 03/04/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 22/12/2015 BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
SOLLECITO IL 14/11/2014
RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2015
CONCLUSO IL 22/12/2015
CIRIELLI. —
Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
è di pochi mesi fa la notizia del ritrovamento di un cadavere nella campagna di Palma Campania (Napoli);
in particolare, il 17 gennaio 2014, in uno scavo nella zona industriale del comune campano i carabinieri hanno rinvenuto un corpo in avanzato stato di decomposizione ucciso con un colpo di pistola;
secondo quanto riportato dalle cronache locali, sebbene non sia stato possibile identificare il corpo divenuto quasi scheletrico, potrebbe trattarsi di Antonio Ferrara, imprenditore edile di Sarno scomparso il 9 dicembre 2012;
accanto al cadavere sarebbero stati infatti ritrovati degli oggetti appartenenti al costruttore, di cui si erano perse le tracce da quando, dopo una telefonata, si era recato a un appuntamento di lavoro con il suo socio, Antonio Parisi, a San Gennaro Vesuviano;
la vittima era un imprenditore edile che nel 2012 aveva fatto diversi lavori proprio nel territorio del napoletano e non aveva mai avuto problemi con la giustizia;
quello di Antonio Ferrara, per dettagli e modalità, ricorda un classico caso di «lupara bianca» cui i clan camorristici dell'area nolana e vesuviana sono spesso ricorsi;
l'inchiesta sin dall'inizio è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, a sottolineare che il coinvolgimento della criminalità organizzata non è stato mai escluso dagli inquirenti;
lo stesso socio, Antonio Parisi, all'epoca dei fatti, era intestatario di un terreno su cui sorge un vivaio da sempre gestito da Giovanni Fabbrocino, figlio di uno storico capo dell'omonimo clan della camorra finito in cella la vigilia di Natale per estorsione aggravata e appare difficile che un delitto sia stato compiuto in quella zona senza che i referenti della cosca ne fossero all'oscuro;
ogni giorno le cronache regalano episodi di inaudita gravità, sintomatici di una escalation di violenza e criminalità che deve essere prontamente affrontata e arginata con fermezza e determinazione –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda assumere per accertare la matrice dell'omicidio, nonché per contrastare tali fenomeni e garantire una maggiore tutela del territorio. (4-04349)
Risposta. — Il 17 gennaio del 2014, in un fondo terriero del comune di Palma Campania in provincia di Napoli, sono stati rinvenuti i resti di un imprenditore locale, la cui scomparsa era stata denunciata dai familiari il 10 dicembre 2012. Il terreno appartiene a un imprenditore edile pregiudicato, ritenuto vicino al sodalizio «Fabbrocino», egemonico nell'area vesuviana e nolana.
La Direzione investigativa antimafia, interessata al riguardo, ha comunicato che il capo del gruppo criminale è Mario Fabbrocino, alias «o’ granunaro», attualmente detenuto, mentre in relazione al delitto in questione ha precisato di non disporre di elementi utili.
Le indagini sui fatti riferiti, coperte da segreto istruttorio, sono state condotte dall'arma dei carabinieri. Gli esiti delle risultanze investigative, comunicati lo scorso 11 febbraio alla direzione distrettuale antimafia di Napoli, sono attualmente al vaglio dell'autorità giudiziaria.
Per quanto concerne più in generale le iniziative intraprese per arginare fenomeni criminosi e illeciti, l'attività di prevenzione e contrasto dispiegata sul territorio da parte delle forze dell'ordine continua a essere mantenuta a livelli elevati, grazie anche al concorso di contingenti di rinforzo assegnati alla provincia di Napoli. Detta azione è particolarmente intensa nelle zone più esposte al rischio di penetrazione della criminalità organizzata.
Negli ultimi anni è stata posta in essere un'attività di controllo ad ampio raggio, nell'intento di coprire il territorio con servizi «aggressivi» e con operazioni di «alto impatto». In particolare, per quanto riguarda il territorio del nolano, il questore di Napoli ha rappresentato che, all'interno della sezione criminalità organizzata della locale squadra mobile, è presente un team impegnato esclusivamente sul fronte della lotta ai clan.
Il raffronto dei dati sulla criminalità del 2013 con quelli del 2014 dimostra che le strategie operative messe in atto hanno dato buoni risultati, avendo fatto registrare un trend in diminuzione per alcune tipologie di reati – come i furti, le rapine, le estorsioni e l'usura – che destano maggiore preoccupazione tra i cittadini e sono oggetto di gran parte delle richieste di intervento rivolte alle istituzioni.
Il Viceministro dell'interno: Filippo Bubbico.
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