ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04333

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 204 del 03/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 03/04/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/09/2015
Stato iter:
08/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/09/2015
GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 08/09/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/09/2015

CONCLUSO IL 08/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04333
presentato da
GARAVINI Laura
testo di
Giovedì 3 aprile 2014, seduta n. 204

   GARAVINI. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   le comunità italiane di Norimberga e di Saarbruecken, nel recente passato hanno conosciuto prima l'eliminazione dei consolati, chiusi a seguito di un precedente piano di «razionalizzazione» della rete consolare, e successivamente la scomparsa degli stessi sportelli consolari, istituiti a giustificazione delle chiusure per continuare a erogare i servizi essenziali ai nostri concittadini;
   nell'area di Norimberga risiedono circa 28.000 iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero impegnati in una molteplicità di attività produttive e di servizio e in quella di Saarbruecken 22.000, inseriti nel tessuto sociale e produttivo del luogo. I connazionali residenti nelle aree indicate mantengono un attivo flusso di contatti e di ritorni con i luoghi d'origine, con obiettivo vantaggio per alcune realtà soprattutto del Mezzogiorno d'Italia, ma anche con una conseguentemente elevata domanda di servizi di natura amministrativa;
   la meccanica applicazione delle misure di chiusura anche dei livelli minimali di erogazione dei servizi, quali gli sportelli consolari, comporterebbe lo spostamento della titolarità delle attività amministrative nelle cosiddette sedi riceventi, che in questo caso sono Monaco di Baviera per Norimberga e Francoforte per Saarbruecken;
   l'obbligo di riferimento ai consolati di Monaco e di Francoforte comporta un evidente e serio peggioramento delle condizioni di accesso ai servizi in quanto Norimberga dista circa 170 chilometri da Monaco e per raggiungere Francoforte da Saarbruecken occorrono circa 180 chilometri di viaggio; in più, i nostri concittadini, anche per il disbrigo delle pratiche più semplici, andrebbero incontro a spese di un certo rilievo e a prevedibili perdite di giornate di lavoro;
   le obiettive difficoltà cui andrebbero incontro le menzionate comunità consiglierebbero un serio ripensamento delle decisioni adottate, o quantomeno una riflessione più approfondita e realistica sulla riorganizzazione della rete dei servizi messi a disposizione dei cittadini italiani residenti in Germania, che ospita la più grande comunità di cittadinanza esistente nel mondo;
   per i casi indicati, andrebbe esaminata la possibilità di correggere l'automatismo del trasferimento dei servizi riguardanti la comunità di Norimberga e della Bassa Franconia spostandoli non presso il consolato di Monaco ma presso quello di Francoforte, che è raggiungibile in modo più diretto e con minori spese e impiego di tempo, e, per le stesse ragioni, di considerare sede ricevente di Saarbruecken non il consolato di Francoforte, ma quello di Lussemburgo –:
   se non consideri opportuno e realistico riconsiderare la chiusura degli sportelli consolari di Norimberga e Saarbruecken, istituiti appena qualche anno fa per compensare la chiusura dei rispettivi consolati esistenti nelle due aree;
   se non ritenga, in caso contrario, di fare in modo che la redistribuzione dei servizi amministrativi sia realizzata non sulla base di un astratto criterio di ordine burocratico, ma con il rispetto delle reali situazioni territoriali, delle opportunità offerte dalle vie di comunicazione e del sistema dei trasporti locali e, soprattutto, con l'intenzione di salvaguardare quanto più è possibile i diritti e le convenienze dei cittadini italiani residenti nelle aree indicate. (4-04333)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 8 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 477
4-04333
presentata da
GARAVINI Laura

  Risposta. — Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per ottemperare agli obblighi di riduzione della spesa pubblica dettati dal decreto legge sulla spending review, ha dovuto attuare un complesso ed articolato piano di riorganizzazione della rete diplomatica, consolare e culturale, che ha coinvolto 35 strutture all'estero. L'individuazione delle sedi da inserire nell'esercizio di ristrutturazione di cui trattasi è avvenuta attraverso un processo di condivisione promosso dalla Farnesina – in uno spirito di trasparenza ed apertura al dialogo – con una pluralità di attori istituzionali interessati. In tale contesto sono stati inoltre presi in esame – in particolare per quanto riguarda gli Uffici consolari – molteplici parametri obiettivi, tra i quali il volume dell'attività consolare, la consistenza della collettività dei connazionali residenti, la distanza tra la sede in soppressione e quella che riceve le competenze nonché la facilità dei relativi collegamenti.
  Per quanto concerne gli sportelli consolari, si rammenta che trattasi di strutture concepite sin dall'inizio con funzioni transitorie e temporanee per garantire il graduale assorbimento di precedenti processi di riorganizzazione della rete di I categoria (uffici consolari diretti da personale di ruolo).
  Gli sportelli prevedono una ridotta presenza di solo personale a contratto e sono in grado di erogare servizi molto limitati a causa della mancanza di personale di ruolo che, solo, per legge può perfezionare gli atti. Ne discende che dovendo operare una scelta su quale struttura chiudere nel quadro del processo di riorganizzazione della rete (che, come detto, ha imposto alla Farnesina precisi obiettivi di riduzione numerica delle strutture all'estero), la chiusura di uno sportello consolare si rivela per la collettività nel suo insieme – facendo astrazione dalla comunità territorialmente più direttamente interessata – ben meno gravosa rispetto alla chiusura di un Ufficio di prima categoria, che priverebbe l'utenza della totalità dei servizi consolari.
  Ciò premesso, venendo al caso specifico di Saarbrücken, il 7 agosto 2014 l'allora Vice Ministro Pistelli ha riscontrato positivamente la lettera del Ministro Presidente della Saarland, con la quale era stata espressa la disponibilità a mettere a disposizione alcuni Uffici dell'Amministrazione locale per favorire una nostra agile presenza consolare
in loco, dopo la chiusura dello sportello, a beneficio della comunità italiana del Saarland e dell'ulteriore consolidamento dei rapporti con il Governo locale. Proprio in tale ottica, su proposta dell'Ambasciata d'Italia in Berlino e del Consolato generale a Francoforte, questa Amministrazione ha avviato l’iter per l'attivazione di un Consolato onorario a Saarbrucken, che si avvarrà dell'offerta del Governo locale.
  Il Consolato onorario garantirà una stabile presenza istituzionale
in loco ai fini dall'assistenza consolare ai connazionali, ma già ora il Consolato generale di Francoforte assicura un servizio consolare a Saarbrucken due volte al mese grazie alle missioni di proprio personale. Anche tali missioni potranno certamente fare riferimento, sul piano organizzativo, ai locali del Consolato onorario.
  Il Consolato onorario è stato già formalmente istituito. Per la sua titolarità, è stata individuata una personalità dotata di elevato profilo professionale, vista con favore sia dalle nostre collettività (essendo già partecipe di associazioni di amicizia italo-tedesche), sia dalle Autorità locali. L'incarico sarà conferito non appena saranno state finalizzate tutte le necessarie procedure e verifiche previste dalla legge.
  Anche a Norimberga la Farnesina si è tempestivamente attivata per istituire un Consolato onorario che è pienamente operativo dal marzo 2015.
  Relativamente invece ai quesiti posti dall'interrogante sulla redistribuzione delle competenze territoriali, preme precisare che è già da tempo concluso l'iter per la revisione della circoscrizione territoriale del Consolato generale in Monaco di Baviera, esattamente nel senso auspicato. È stato infatti realizzato il trasferimento al Consolato generale di Francoforte della competenza consolare sulla provincia della Franconia inferiore (Unterfranken). Tale modifica – che viene peraltro incontro alle aspettative manifestate dagli stessi connazionali – ha facilitato l'accesso ai servizi consolari da parte degli italiani residenti nell'Unterfranken, evitando loro di doversi recare a Monaco di Baviera, distante circa 300 chilometri.
  Ben diversa è invece la possibilità di considerare l'Ambasciata in Lussemburgo come sede di riferimento dei connazionali residenti nella circoscrizione di Saarbrucken. La questione presenta evidenti riflessi dal punto di vista dell'opportunità e della sensibilità politica, comportando l'assegnazione di una circoscrizione tedesca (Paese in cui vantiamo una ricca ed articolata rete di Uffici consolari) ad una nostra sede accreditata in un differente Stato. Si tratterebbe di un'ipotesi assolutamente unica sulla nostra rete, la cui realizzazione non potrebbe prescindere dall'assenso delle Autorità dei Paesi interessati, a maggior ragione per i profili politici sopra evidenziati.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleMario Giro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Germania

organizzazione amministrativa

consolato

prestazione di servizi

cittadino della Comunita'