ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04295

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 203 del 02/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: BRUNO FRANCO
Gruppo: MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API)
Data firma: 02/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
KYENGE CECILE PARTITO DEMOCRATICO 02/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04295
presentato da
BRUNO Franco
testo di
Mercoledì 2 aprile 2014, seduta n. 203

   BRUNO e KYENGE. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   l'ampliamento del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) per il triennio 2014-2016, realizzato in seguito ad un decreto ministeriale del 30 luglio 2013, è stato un passo molto importante e ha permesso di passare dai precedenti 3.000 posti di accoglienza per i rifugiati a 16.000; l'ampliamento della rete del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati era richiesto da più parti e da più autorevoli voci, come l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati;
   negli anni si sono sviluppati modelli di eccellenza in termini di integrazione e di accoglienza, come ad esempio a Riace, dove è stata sviluppata una formula di inserimento del rifugiato nel tessuto economico e produttivo locale che si è imposto all'attenzione nazionale ed internazionale; Riace ha aderito al primo programma nazionale di asilo nel 2001 (divenuto SPRAR nel 2002) e ha ospitato ben 200 migranti durante l'emergenza Lampedusa (Milano appena 20) attirando molteplici attenzioni; basti pensare che sull'esperienza di Riace è stato realizzato il cortometraggio «Il volo», realizzato dal noto regista tedesco Wim Wenders;
   il nuovo programma di ampliamento del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati se da un lato ha consentito di reperire un numero maggiore di posti di accoglienza rispetto al passato, coinvolgendo anche in Calabria molti nuovi comuni, ha tuttavia evidenziato in maniera lampante la mancanza di una efficiente ed efficace programmazione nazionale tra Stato, regioni ed autonomie locali che permetta una copertura di interventi su tutto il territorio nazionale, oggi fortemente frammentaria e disomogenea; detta mancanza complessiva di governance del sistema accresce in modo assai forte il rischio che alcuni progetti territoriali non solo siano, come già appare evidente dalla graduatoria dei progetti ammessi, di qualità non elevata ma, specie in alcuni territori difficili come la Calabria, derivino da mere speculazioni economiche e come tali maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni di organizzazioni criminali;
   proprio a Riace, ovvero nel comune che è da anni simbolo di accoglienza del territorio calabrese si sono prodotti effetti paradossali con una riduzione che appare veramente eccessiva delle presenze dei rifugiati (quasi 200) che in quel comune avevano trovato accoglienza e che da Riace sono stati invece forzatamente spostati e distribuiti con burocratica meccanicità nei diversi nuovi programmi di accoglienza, senza tenere in alcun conto il percorso di integrazione sociale che a Riace era stato già avviato, riducendo a solo 15 il numero di posti di accoglienza che la cittadina è autorizzata ora ad accogliere –:
   se e in che modo abbia intenzione di intervenire per porre rimedio ad una situazione che rischia di vanificare il lavoro di integrazione svolto in questi anni in modo esemplare dal comune di Riace e ripensare le proprie strategie sulla base del principio della premialità per i centri di eccellenza anziché della loro penalizzazione;
   quali misure urgenti intenda adottare per fare in modo che gli standard di servizi di protezione legale e sociale previsti dall'allargamento del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati siano effettivamente conseguiti in tutti i territori e come altresì intenda attuare una vigilanza adeguata a garantire una limpidezza totale dei soggetti che gestiscono i progetti di accoglienza;
   se non ritenga di dare un più deciso impulso alla riforma del sistema nazionale di accoglienza dei richiedenti asilo prevedendo la progressiva chiusura dei CARA e il consolidamento di un unico sistema di accoglienza che valorizzi i numerosi aspetti positivi dell'attuale sistema SPRAR, superandone però gli intrinseci limiti strutturali, che, come evidenzia anche il caso di Riace, oggi ne impediscono lo sviluppo. (4-04295)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

RIACE,REGGIO CALABRIA - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

asilo politico

rifugiato politico

sicurezza sociale

integrazione sociale