ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04288

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 203 del 02/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04288
presentato da
D'UVA Francesco
testo presentato
Mercoledì 2 aprile 2014
modificato
Martedì 29 aprile 2014, seduta n. 220

   D'UVA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
con l'approvazione della legge 27 dicembre 2013, n. 147, legge di stabilità 2014, il Governo ha disposto notevoli riduzioni nei capitoli di spesa del bilancio dello Stato destinati alla sanità pubblica;
nel corso degli ultimi anni, le manovre finanziarie assunte dai vari Governi, senza soluzione di continuità, hanno già comportato una progressiva e costante riduzione delle previsioni di spesa da destinare ai sistemi sanitari regionali e alle aziende ospedaliere locali;
nonostante le gravi ripercussioni sull'efficienza dei sistemi sanitari regionali, che hanno dovuto subire tagli di spesa senza poter beneficiare di necessarie e contestuali politiche di contenimento degli sprechi, nonché di ottimizzazione delle risorse disponibili, con l'approvazione del patto di stabilità, per l'anno 2014, il Governo ha deciso di ridurre ulteriormente i fondi da destinare al sistema sanitario nazionale e, in particolare, alla formazione di nuovi medici;
in un Paese con un elevato tasso di invecchiamento della popolazione, e con una progressiva crescita del numero di pazienti affetti da malattie cronico degenerative, la riduzione dei fondi da destinare alla spesa sanitaria, nonché alla erogazione di borse di studio che consentano la formazione specialistica dei giovani medici, rischia di compromettere irrimediabilmente l'efficienza, la qualità e il buon funzionamento del sistema sanitario nazionale;
in presenza di un modello universitario nazionale che limita il libero accesso ai corsi di area medico-sanitaria senza considerare, di fatto, il fabbisogno nazionale nel settore della sanità pubblica e le relative unità di personale necessarie al suo corretto funzionamento, le progressive riduzioni finanziarie nei capitoli di spesa rischiano di compromettere ulteriormente la possibilità per i cittadini di accedere gratuitamente alle cure;
il decreto ministeriale del 5 febbraio 2014, n. 85, ha dimostrato, infatti, come anche i provvedimenti ministeriali vengono assunti, nel nostro ordinamento, in totale assenza dei dati del fabbisogno sanitario nazionale, sollevano forti preoccupazioni circa l'effettiva tutela del diritto alla salute, così come sancito dall'articolo 32 della Costituzione, evidenziando altresì come l'attuale sistema sia esclusivamente condizionato dalle risorse che, di volta in volta, i vari Governi intendono stanziare;
secondo i dati occupazionali del sistema sanitario nazionale, l'elevato numero di domande di pensionamento già presentate dal personale attualmente in servizio, in presenza delle attuali limitazioni, di ordine universitario ed economico, per la formazione di nuovi medici, comporterà, nel corso dei prossimi anni, un deficit occupazionale di circa 50.000 medici, con gravi ripercussioni sull'offerta sanitaria pubblica nazionale;
a fronte di 10.000 laureati per anno nei vari corsi di area medica, negli anni passati, solamente il 50 per cento di essi riusciva ad accedere al secondo livello di formazione, conditio necessaria per accedere al sistema sanitario, grazie all'erogazione di circa 5.000 borse di studio per la specializzazione dei neo laureati;
anziché disporre di nuove e ingenti risorse per aumentare la percentuale di borse da erogare in favore dei capaci e dei meritevoli, così come imporrebbe l'articolo 34 della Costituzione, anche in considerazione di un sistema universitario che già limita fortemente il libero accesso ai gradi più alti degli studi, con le nuove scelte previste all'interno della legge di stabilità si rischia, piuttosto, di compromettere, in maniera non oltremodo accettabile, l'effettività del diritto allo studio;
secondo le previsioni di spesa, così come disposte per l'anno finanziario 2014, per l'anno corrente si potranno garantire appena 3.500 borse di studio utili all'iscrizione dei neo laureati alle scuole di specializzazione di area medica, riducendo ulteriormente la percentuale di giovani medici che potranno accedere alla formazione specialistica e, quindi, al sistema sanitario nazionale;
lo Stato italiano, che ha investito una cifra di circa 40.000 euro per la formazione magistrale di ogni studente universitario, costringerebbe un elevatissimo numero di giovani laureati a non poter ultimare il proprio ciclo di studi, compromettendo in maniera irreversibile i loro sforzi economici e professionali e, più in generale, il loro futuro;
l'adozione di misure meno rigide, quali provvedimenti utili a ridurre gli sprechi e ad ottimizzare l'efficienza del sistema sanitario nazionale, risulterebbe certamente meno invasiva delle continue e indiscriminate riduzioni dei capitoli di spesa, che rischiano, invece, di far collassare definitivamente il sistema sanitario pubblico, con conseguente compromissione del diritto, costituzionalmente garantito ad ogni cittadino, di accedere liberamente alle cure sanitarie;
l'attuale sistema di erogazione delle borse di studio non permette che queste vengano effettivamente garantite a tutti gli studenti meritevoli, ma privi dei mezzi necessari a proseguire, ovvero ad ultimare, il loro percorso formativo, data l'assoluta insufficienza delle risorse stanziate per tale istituto –:
se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
quali urgenti iniziative si intendano assumere, anche in sede di Consiglio dei ministri, affinché venga disposto un sostanziale aumento delle risorse attualmente destinate alla formazione specialistica dei laureati nei corsi di area medico-sanitaria, garantendo ad almeno il 50 per cento di essi la possibilità di accesso al secondo livello di formazione e, quindi, al sistema sanitario nazionale, con una percentuale che risulti così almeno in linea con quanto previsto negli anni precedenti;
quali iniziative intendano adottare per impedire che l'elevato numero di pensionamenti del personale sanitario comporti un grave deficit del fabbisogno nazionale, data la contestuale presenza di blocchi del turn over del personale, progressive riduzioni della spesa sanitaria e, infine, un sistema universitario che limita fortemente sia l'accesso alla formazione, sia la possibilità di ultimare il proprio ciclo di studi;
di quali strumenti intenda dotarsi il Governo per una reale ed efficace programmazione circa i fabbisogni di medici generalisti e specialisti e per dare una risposta adeguata ai nuovi ed urgenti bisogni di salute, anche in relazione al citato aumento del numero di pazienti affetti da malattie cronico degenerative. (4-04288)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

istruzione medica

servizio sanitario nazionale

sistema sanitario

trattamento sanitario

formazione professionale

professione sanitaria

malattia

spese sanitarie