ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04247

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 200 del 28/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: CARBONE ERNESTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04247
presentato da
CARBONE Ernesto
testo di
Venerdì 28 marzo 2014, seduta n. 200

   CARBONE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   in questi giorni, la quasi totalità degli organi della stampa nazionale riportano le allarmanti cifre contenute nel Bollettino delle entrate tributarie del Ministero dell'economia e delle finanze, che certifica per il 2013 un ammanco di quasi 550 milioni di gettito dal settore dei tabacchi. Lo scorso anno, infatti, il gettito dell'imposta sul consumo dei tabacchi è stato di 10.476 milioni di euro, registrando un calo per la prima volta nella storia del settore, nonostante l'incremento dell'aliquota IVA dal 21 per cento al 22 per cento, come riportato dal Conto riassuntivo del tesoro;
   secondo le direttive dell'Unione europea, gli Stati membri, nel definire le politiche fiscali per il settore dei tabacchi, devono perseguire obiettivi di massimizzazione del gettito e di tutela della salute pubblica;
   la disciplina fiscale costituisce uno strumento importante ed efficace di tutela della salute pubblica: infatti l'obiettivo di garantire che i prezzi di tali prodotti siano fissati a livelli minimi elevati può essere adeguatamente perseguito mediante la tassazione;
   negli ultimi tempi si è acuito lo spostamento del consumo dalle sigarette di prezzo alto a quelle a prezzo basso, da quest'ultime ai trinciati o perfino al mercato illecito;
   come riferito nel corso delle recenti audizioni in Commissione finanze, il TAR del Lazio ha disapplicato – in quanto fattore che compromette la concorrenza – il regime fiscale di imposizione minima del settore, ovvero il disincentivo all'immissione in commercio di prodotti a prezzi troppi bassi. In conseguenza di queste pronunce, i prezzi di alcune marche sono scesi in maniera repentina, con effetti negativi sul gettito e sulla salute pubblica;
   a seguito di ciò, è nato quindi un nuovo segmento di consumo di prezzi molto bassi che, sulla base delle informazioni ricevute nel corso delle audizioni, registrerebbe oggi una quota di mercato in forte e continua crescita, che arriva a numeri impressionanti soprattutto nelle zone più depresse del Paese;
   la crisi e l'instabilità del settore è evidente: la Federazione italiana dei tabaccai (FIT) ha annunciato nei giorni scorsi, a mezzo stampa, uno «sciopero ad oltranza» della vendita dei tabacchi, per denunciare il vuoto di governance del sistema fiscale che lede la categoria a causa della guerra al ribasso dei prezzi che si è innescata. Come misura immediata, i tabaccai chiedono l'aumento dell'aggio sulle sigarette;
   in tale situazione, il mantenimento di una struttura della tassazione delle sigarette prevalentemente proporzionale come quella italiana – in controtendenza rispetto a quella degli altri paesi dell'Unione Europea – alimenta dinamiche commerciali in picchiata verso i prezzi bassi; questa struttura disincentiva palesemente gli aumenti di prezzo necessari a creare valore per l'Erario tale da compensare il calo naturale – e auspicabile – dei consumi;
   in un sistema prevalentemente proporzionale, infatti, per lo scarso peso della componente espressa in un ammontare monetario fisso, il costo delle diminuzioni di prezzo è in prevalenza a carico dello Stato;
   il sistema impositivo dei tabacchi, al di là di meri interventi di facciata connessi al recepimento di direttive comunitarie, è dunque sostanzialmente fermo agli anni Settanta e produce oggi effetti negativi tangibili sulle entrate fiscali, come osservato da quasi tutte le principali testate della stampa italiana;
   l'attuale sistema impositivo sui tabacchi non è più quindi in grado di salvaguardare il gettito fiscale e gli obiettivi di salute pubblica –:
   quali misure intenda attuare il Ministro interrogato e quale ritenga sia lo strumento normativo più idoneo all'adozione di corretti livelli di imposizione minima, nonché ad una rimodulazione della struttura della tassazione che tuteli la stabilità del gettito erariale e della filiera occupazionale, diminuendo il danno in termini di salute pubblica, nel rispetto di una corretta concorrenza tra gli operatori del settore. (4-04247)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sanita' pubblica

industria del tabacco

protezione del consumatore

prezzo

diritto alla salute

politica fiscale

esazione delle imposte

imposta di consumo