ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04227

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 199 del 27/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 27/03/2014
Stato iter:
07/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/10/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/10/2014

CONCLUSO IL 07/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04227
presentato da
GARAVINI Laura
testo di
Giovedì 27 marzo 2014, seduta n. 199

   GARAVINI. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   il Ministro degli affari esteri, a conclusione di un prolungato confronto in sede parlamentare e con le organizzazioni sindacali «interne», nei giorni scorsi ha firmato il decreto di riorganizzazione della rete all'estero del Ministero degli affari esteri, nel quale è prevista, tra le altre decisioni, la soppressione di due istituti italiani di cultura (Salonicco e Lussemburgo) e di sei sezioni distaccate di IIC (Wolfsburg, Francoforte sul Meno, Vancouver, Ankara, Grenoble e Innsbruck), da realizzare entro il corrente anno;
   in tale piano di chiusure risulta particolarmente penalizzata la realtà tedesca, di vitale interesse ai fini del turismo culturale e della proiezione all'estero dei nostri prodotti di qualità; da tale piano è stata esclusa la sezione distaccata di Stoccarda, inizialmente inclusa nel programma di razionalizzazione, ma compaiono le due sezioni distaccate di Wolfsburg e Francoforte, nonostante che sia stata mantenuta la presenza della sezione distaccata di Stoccarda, inserita in una iniziale proposta di razionalizzazione avanzata dalle strutture competenti del Ministero degli affari esteri;
   i risparmi diretti derivanti da tali decisioni ammontano a cifre di limitata entità (circa 90.000 euro per ciascun istituto) che non tengono conto peraltro dei rientri provenienti dalla frequenza dei corsi di lingua e dalle sponsorizzazioni;
   l'istituto di Wolfsburg, in particolare, si è consolidato nel tempo come un sicuro riferimento interculturale per una città nella quale, a seguito della consistente immigrazione di lavoro successiva all'Accordo italo-tedesco del 1955, si è sviluppato un positivo processo di integrazione, valorizzato dalle autorità locali, che non hanno perduto occasione per manifestare interesse ed apprezzamento per il protagonismo culturale della comunità italiana;
   coerentemente con questo atteggiamento di apertura delle autorità locali verso la comunità italiana, con la quale esse hanno costantemente sviluppato un rapporto di dialogo e collaborazione, il comune di Wolfsburg nel recente passato ha contribuito agli oneri di funzionamento dell'istituto con un sostegno di circa 54.000 euro annui;
   a fronte della paventata soppressione dell'istituto, come risulta dalla comunicazione inviata al nostro istituto in data 17 gennaio 2014 dall'ufficio del sindaco di Wolfsburg, le stesse autorità comunali si sono dichiarate disponibili ad aumentare il già consistente contributo a circa 76.000 euro, una somma destinata a ricoprire in misura ulteriore gli oneri di gestione, compreso il trattamento economico di un dipendente a contratto;
   le decisioni relative alle chiusure non comportano ulteriori risparmi riguardanti il personale a contratto, dal momento che tale personale finora impiegato negli istituti oggetto del provvedimento sarà spostato nelle sedi considerate «riceventi»;
   mentre per alcuni istituti e sezioni distaccate, di cui si è decretata la chiusura, si prevede di istituire presso i consolati o gli istituti di riferimento la figura dell'addetto culturale per le aree che restano scoperte, nessuna ipotesi viene avanzata per Wolfsburg e il territorio servito dal locale istituto;
   in concreto, per l'area di Wolfsburg, la decisione che si è assunta comporta di fatto l'eliminazione di una positiva esperienza di promozione culturale e l'interruzione di un rapporto fecondo con la popolazione locale, sia italiana che straniera, e con le autorità municipali; nonché il rifiuto della disponibilità delle autorità locali a farsi carico di una quota maggioritaria delle spese di funzionamento –:
   se non ritenga, in considerazione della consolidata domanda culturale esistente nel contesto di Wolfsburg e del quasi completo riassorbimento degli oneri di funzionamento del locale istituto di cultura, grazie alla collaborazione offerta dalle autorità locali, di consentire la continuità delle attività finora svolte, utilizzando i locali pagati con il contributo del comune di Wolfsburg, e il personale a contratto finora operante. (4-04227)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 ottobre 2014
nell'allegato B della seduta n. 304
4-04227
presentata da
GARAVINI Laura

  Risposta. — La riorganizzazione della rete degli Istituti italiani di cultura (IIC), parallelamente a quella condotta con riguardo alla rete diplomatico-consolare, è un processo dettato da una serie di fattori obiettivi tra i quali la spending review, prevista dal decreto-legge n. 95 del 2012 convertito con legge n. 135 del 2012, che stabilisce tra l'altro precisi obiettivi di riduzione numerica delle strutture all'estero.
  Come per la rete consolare, la rimodulazione degli IIC è stata effettuata con l'obiettivo di assicurarne una distribuzione equilibrata, intervenendo prevalentemente in Europa e dove è maggiore la loro presenza (Austria, Francia, Germania, Lussemburgo, Grecia e Turchia).
  Il numero delle soppressioni, che in origine avrebbe dovuto essere ben più alto, è stato contenuto. Infatti, anche in virtù di una scelta politica condivisa dal Ministro Mogherini con il Parlamento e come segno tangibile della volontà di investire nella promozione della nostra cultura all'estero, si è deciso di tenere aperti due IIC tra quelli che pure erano stati inseriti nella lista delle chiusure, ovvero Stoccarda e Lione.
  Al fine di attenuare per quanto possibile gli effetti di detti provvedimenti, in termini di organizzazione di eventi ed erogazione di servizi, sono state adottate una serie di misure di accompagnamento che tengono conto anche dell'interazione con gli altri attori della promozione culturale e linguistica all'estero quali: lettorati, dipartimenti di italianistica, scuole italiane, addetti scientifici, comitati della Dante Alighieri ed enti gestori dei corsi di lingua.
  Tra le sedi individuate per la chiusura vi è la sezione di Wolfsburg dell'IIC di Berlino. Quest'ultimo, ampliando la propria competenza territoriale, subentrerà nelle funzioni istituzionali attualmente svolte dalla sezione. A tale riguardo è opportuno ricordare che la Germania resta comunque, con quattro Istituti di cultura (Berlino, Colonia, Monaco di Baviera e Stoccarda) ed una lezione (Amburgo), uno dei Paesi con la più importante offerta culturale italiana al mondo.
  Per garantire il mantenimento di un adeguato presidio culturale a Wolfsburg, città contrassegnata da una consistente presenza italiana, è stato acquisito dalla locale municipalità il mantenimento dei contributi già versati dalla stessa a favore della sezione dell'IIC di Berlino.
  Nell'immobile che ha ospitato quest'ultima, dal 15 settembre si sono trasferiti gli uffici dell'agenzia consolare e saranno conservati gli spazi dedicati alla promozione culturale e linguistica, come la biblioteca e le aule destinate ai corsi di lingua. Tali corsi proseguiranno regolarmente grazie alla nuova convenzione di gestione indiretta stipulata tra l'IIC di Berlino e l'ente che già oggi ne assicura lo svolgimento.
  L'agenzia, inoltre, potrà organizzare una serie di iniziative culturali in raccordo con la programmazione assicurata dall'IIC di Berlino, anche avvalendosi del personale a contratto che opera attualmente presso la sezione di Wolfsburg; tale personale manterrà, infatti, mansioni di promozione culturale anche a seguito del ricollocamento in agenzia.
  Il generoso contributo offerto dalla locale municipalità pertanto andrà a copertura in parte ai costi di locazione dell'immobile che ospita l'agenzia consolare e in parte, insieme alle sponsorizzazioni private, alle attività di promozione culturale.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteriMario Giro.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI, STOCCARDA

EUROVOC :

scuola all'estero

contratto di lavoro

personale a contratto

promozione culturale

risparmio