ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04208

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 198 del 26/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 26/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26/03/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/03/2014
MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 12/05/2014
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 13/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04208
presentato da
LIUZZI Mirella
testo di
Mercoledì 26 marzo 2014, seduta n. 198

   LIUZZI, TOFALO, NICOLA BIANCHI, PAOLO NICOLÒ ROMANO e CRISTIAN IANNUZZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'Agenda digitale è una grande visione di digitalizzazione e modernizzazione del Paese volta allo sviluppo di competenze e infrastrutture digitali per migliorare l'efficienza dei processi e la qualità della vita dei cittadini, alimentando opportunità di conoscenza, culturali, sociali ed economiche;
   l'Agenda digitale europea (COM(2010) 245), pone la banda larga come una delle sette iniziative chiave della strategia Europa 2020, prevedendo tra i suoi obiettivi: banda larga di base per tutti entro il 2013 e accesso a reti di nuova generazione (velocità pari o superiori a 30Mbps) per tutti i cittadini europei entro il 2020;
   il Commissario europeo all'Agenda digitale, la vicepresidente della Commissione Neelie Kroes, intervenendo all’Italian Digital Agenda Forum promosso da Confindustria digitale nei mesi scorsi, ha affermato che: «Con un incremento del 10 per cento della banda larga in Europa si otterrebbe una crescita dell'1-1,5 per cento di Pil [...] dall'istruzione alla socializzazione, dalla logistica alle transazioni finanziarie, fino ai trasporti, al turismo ai big data ed al cloud, oggi ci sono molte attività che non sono digitalizzate. Internet, invece, crea 5 nuovi posti di lavoro per ogni impiego perso»;
   come risulta dall'ultima valutazione della Commissione europea di giugno 2013 sul raggiungimento degli obiettivi posti dall'Agenda digitale, l'Italia è all'ultimo posto per quanto riguarda la diffusione della banda larga ad alta velocità;
   l'Italia ha programmato circa 1,3 miliardi di euro per tecnologie dell'informazione e della comunicazione, dei quali 100 milioni di euro sono previsti per la banda larga. Il rapporto strategico sui fondi strutturali più recente ha rivelato che solo il 47 per cento del totale è stato destinato a progetti e che solo il 5 per cento di quanto destinato è stato effettivamente speso per la banda larga;
   il quadro descritto è stato di recente confermato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che presentando i risultati dell'indagine conoscitiva «[...] sul settore dei servizi internet e sulla pubblicità online» (allegato A alla delibera 19/14/CONS del 21 gennaio 2014) ha rilevato come il tasso di penetrazione di internet sulla popolazione italiana sia tra i più bassi in Europa, infatti, la rete viene utilizzata solo dal 52 per cento della popolazione;
   anche sul versante legislativo e regolamentare le attività riguardanti l'Agenda digitale appaiono caratterizzate da forti ritardi come dimostrato dall'aggiornamento sullo stato di implementazione dei decreti attuativi dei «decreti Crescita» e «Fare» che ha evidenziato come sui 55 decreti da emanare soltanto 17 siano stati adottati e 21 sono addirittura scaduti;
   il 13 giugno 2013, il Presidente del Consiglio pro tempore Enrico Letta per dare impulso al progetto scelse Francesco Caio come coordinatore dell'agenda digitale il cosiddetto «Mister Agenda digitale». L'allora Capo del Governo lo rese noto attraverso un tweet, precisando che quella dell'agenda digitale sarebbe stata una «missione alla quale voglio dare massimo impulso»;
   il rapporto «Achieving the Objectives of the Digital Agenda for Europe (DAE) in Italy: Prospects and Challenges», cosiddetto Rapporto Caio, commissionato dalla Presidenza del Consiglio a Francesco Caio, J. Scott Marcus e Gerard Pogorel presentato il 30 gennaio 2014 ha dimostrato, da un lato l'insufficienza degli investimenti privati per il raggiungimento degli obiettivi di copertura sopra indicati e, sotto altro profilo, ha sottolineato la necessità di adottare misure volte ad ottimizzare gli investimenti pur nel rispetto delle norme per gli aiuti di Stato e della concorrenza fissati a livello dell'Unione europea;
   da fonti stampa si apprende ora come non risulti essere mai stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con il quale si è proceduto alla nomina del dottor Francesco Caio come commissario dell'Agenda digitale;
   se quanto sopra fosse confermato, la complessiva strategia adottata subirebbe degli ulteriori rallentamenti essendo tale nomina, che allo stato risulta peraltro scaduta, a giudizio dell'interrogante priva di effetti giuridici in assenza della pubblicazione prevista per legge;
   l'interrogante a prescindere dal metodo utilizzato dal Presidente del Consiglio pro tempore che per annunciare l'adozione di un atto ufficiale ha utilizzato un tweet, rileva come la mancata consequenzialità dell'azione tra tweet e atti ufficiali, che sembra caratterizzare anche l'odierna gestione della Presidenza del consiglio, rischi di inficiare le seppur insufficienti iniziative avviate dal cosiddetto «Mister Agenda Digitale» con grave nocumento per il sistema Paese –:
   se trovi conferma la mancata pubblicazione del richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di nomina del dottor Francesco Caio e quali azioni intendano adottare per far fronte a tale inadempienza che rischia di ulteriormente aggravare la situazione già in fase di stallo sul tema dell'agenda digitale italiana. (4-04208)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

creazione di posti di lavoro

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Internet

informatica

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