ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04180

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 197 del 25/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 25/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 25/03/2014
Stato iter:
11/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015
BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/06/2015

CONCLUSO IL 11/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04180
presentato da
PILI Mauro
testo di
Martedì 25 marzo 2014, seduta n. 197

   PILI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   i rappresentanti del gruppo di Gruppo consiliare del comune di Bonorva – «Bonorva autonomia e progresso e unidos Bonorva» nelle persone di Antonio Zanza, Angelo Solinas, Mariano Sanna, Gian Pietro Marras hanno segnalato il gravissimo deterioramento e colpevole stato di abbandono delle Domus de Janas de Sa Pala Larga (Una sepoltura della cultura di Ozieri anteriore 3000 a.c.) nel comune di Bonorva, una delle necropoli più importanti dell'isola;
   nel sito archeologico di primaria importanza è ampiamente documentato il patrimonio artistico-culturale di cui le popolazioni preistoriche disponevano;
   all'interno della grotta, destinata a ospitare i defunti, sono stati, infatti, individuati motivi del Neolitico come la protome taurina, le spirali, il motivo della scacchiera e l'uso della pittura (di color rosso e ocra) per coprire le pareti (cit. Aristanis Bike);
   la tomba con tutto il suo materiale e le sue incisioni si stanno irrimediabilmente deteriorando senza che nessuno faccia nulla;
   tutto questo patrimonio oltre al suo colpevole deterioramento risulta non essere fruibile al pubblico;
   George Nash, archeologo del dipartimento di archeologia e antropologia dell'università di Bristol ed esperto mondiale di arte preistorica, scrisse sul Quotidiano di storia e archeologia il 15 agosto 2012: Lo straordinario stato di conservazione di questo esempio di arte preistorica è paragonabile per importanza alle immagini dipinte all'interno della camera dell'oracolo dell'ipogeo di Hal-Saflieni a Malta;
   la considerazione finale dell'illustre scienziato archeologo è la seguente: questa scoperta è di importanza internazionale e dovrebbe essere condivisa tra i ricercatori di arte preistorica;
   l'aver sigillato il monumento rappresenta un crimine contro la comprensione delle vere origini del neolitico dell'Europa meridionale;
   la soprintendenza in totale contraddizione tra le affermazioni e le azioni sostiene l'eccezionalità della tomba, dovuta soprattutto alle bellissime pitture interne ma a sua volta l'ha «sigillata» con grandi blocchi di pietra ricoprendo in seguito il tutto con una colata di cemento;
   oggi in molte parti la tomba risulta crollata e sommersa dall'acqua, aggravandone così lo stato di conservazione;
   la stessa soprintendenza con un'azione secondo l'interrogante inaudita ha precluso il sito sia alle persone che vogliono visitarlo che ai ricercatori rilevando che la necropoli si trova in un luogo isolato e difficilmente accessibile violando come si legge nella Convenzione europea De La Valletta gli articoli 7-8-9 per la salvaguardia del patrimonio archeologico e la condivisione delle scoperte con la comunità scientifica visto che del sito si è venuto a conoscenza solo grazie ad appassionati archeologi locali;
   a proposito della convenzione de La Valletta, la soprintendenza continua secondo l'interrogante ad ignorarla ed applicare propri orientamenti che appaiono all'interrogante in contrasto con buon senso e senso di responsabilità;
   la stessa soprintendenza per quanto riguarda la tutela e valorizzazione del sito di Sa Pala Larga sostiene che ci saranno sempre problemi di valorizzazione per la posizione isolata del sito;
   afferma che mancano i fondi;
   ora il sito non solo non è più sigillato ma è in pericolo di ulteriori crolli e non sono serviti e non servono le reiterate segnalazioni che da qualche tempo si susseguono, anche fotografiche, fatte da appassionati, archeologi, e cittadini sui portali internet e sul social network Facebook;
   le Domus de Janas de Sa Pala Larga versano in condizioni pietose senza che nessuno delle autorità competenti faccia qualcosa;
   il territorio continua ancora inesorabilmente ad essere privato di un bene che può produrre ricchezza e toglie al comune di Bonorva e alla Sardegna un'attrazione che serve e può servire per quel rilancio che tutti vogliamo per la nostra terra;
   risulta indispensabile un intervento urgente di consolidamento, restauro e di vigilanza per preservare il predetto bene identitario consentendo la sua completa valorizzazione;
   il sito monumentale di Sant'Andria Apriu, a poche centinaia di metri da Sa Pala Larga è altresì escluso da opere di restauro da tanto tempo e che lo stesso rappresenta una unicità nel bacino del mediterraneo, riportando il percorso storico e pittorico che cronologicamente sono inquadrabili nel neo-eneolitico, fra IV e III millennio a.c., ma le prime fasi di utilizzo sono da ricondurre alla Cultura di Ozieri (neolitico finale: 3200-2800 a.C.) –:
   se il Ministro competente non intenda intervenire con somma urgenza sul sito considerata la gravità della situazione denunciata;
   se non intenda promuovere un incontro tra le istituzioni nazionali e regionali e l'amministrazione comunale di Bonorva al fine di valutare gli interventi sia di restauro che di ripristino dell'intero sito archeologico;
   se non ritenga disporre un piano adeguato e urgente teso alla salvaguardia e valorizzazione del bene archeologico provvedendo allo stanziamento di apposite risorse finanziarie nell'ambito dei programmi di spesa del Ministero;
   se non ritenga necessario individuare e segnalare i responsabili dell'incuria e dell'abbandono del sito agli organi preposti perché possano perseguire eventuali responsabilità. (4-04180)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 440
4-04180
presentata da
PILI Mauro

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo, in esame, con il quale si chiede se il Ministro interrogato non ritenga opportuno promuovere interventi di restauro e messa in sicurezza delle Domus de Janas de Sa Pala Larga, site nel comune di Bornova (Sassari), anche attraverso incontri ed intese con l'amministrazione comunale, si comunica quanto segue.
  La necropoli a Domus de Janas di Sa Pala Larga è situata all'interno della cosiddetta tenuta Mariani (circa 700 ettari), di proprietà del comune di Bonorva, ma della quale lo stesso comune non riesce ancora ad avere la piena proprietà, a causa di contenziosi con alcuni allevatori che pascolano nell'area.
  La necropoli di Sa Pala Larga o di Mariani, come viene anche impropriamente definita, è stata segnalata alla soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro nel 1996, da un privato cittadino di Bonorva.
  Negli anni successivi sono stati effettuate delle indagini che hanno evidenziato cinque tombe, due delle quali particolarmente ricche di decorazioni – a basso rilievo, incise e dipinte – di chiaro valore simbolico e rituale. I danneggiamenti subiti in precedenza dalle tombe, per il passaggio di mezzi pesanti e per la particolare struttura della roccia nella quale sono state ricavate che tende a fessurarsi verticalmente, hanno suggerito di ricoprire le tombe per evitare ulteriori danneggiamenti e pericoli anche per l'incolumità delle persone.
  Ciò è stato fatto puntellando con strutture lignee le tombe, ricoprendo l'area con tessuto-non tessuto, stendendo una rete metallica e ricoprendo il tutto con un sottile strato di cemento. Lo scavo delle tombe e la loro copertura è stata fatta con fondi ministeriali.
  Nel 2005 sono iniziate ulteriori indagini nel territorio di Bonorva, nell'ambito di un ampio progetto di valorizzazione con finanziamenti regionali. Tra le indagini in progetto erano previsti, tra l'altro, il censimento di tutti i monumenti archeologici compresi nella tenuta Mariani e la verifica dell'estensione della necropoli di Sa Pala Larga. Tale verifica ha portato alla scoperta, in un'area prossima ma non contermine a quella delle tombe 1-5 di cui sopra, di una tomba incompleta (la n. 6) e della tomba n. 7 con motivi decorativi in prevalenza dipinti ma anche scolpiti a bassorilievo.
  Vista l'estrema fragilità anche della tomba 7, è stata inserita nel progetto una consulenza specialistica di un restauratore per verificare le azioni da intraprendere a fine scavo e, in prospettiva, quelle necessarie per la futura eventuale fruizione della tomba. Da questa relazione è emersa la necessità di chiudere ermeticamente la tomba per salvaguardare le pitture e l'impossibilità, anche in futuro, di consentire un accesso incontrollato.
  Negli anni successivi, la citata soprintendenza ha richiesto finanziamenti per il restauro della Tomba 7 e per la verifica delle condizioni delle altre tombe, sia nella programmazione ordinaria, che in quella straordinaria (progetti Arcus). Tali richieste non sono state accolte per i numerosi tagli che si sono registrati negli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda gli interventi sui beni immobili di interesse archeologico.
  Quando è stato eseguito lo scavo della tomba 7, le tombe 1-5 erano ancora sigillate nel modo su detto e quindi totalmente in sicurezza.
  In questi ultimi anni non è pervenuta alla competente soprintendenza nessuna segnalazione di danneggiamenti nella necropoli. L'unica segnalazione scritta è stata inviata, via mail, al dottor Marco Minoja, all'epoca soprintendente ad interim della soprintendenza per i beni archeologici per le province di Cagliari e Oristano, che ha provveduto a trasmetterla alla competente soprintendenza per i beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro. La segnalazione è stata inviata anche al sindaco di Bonorva, che ha immediatamente contattato la soprintendenza per un sopralluogo congiunto per verificare lo stato della necropoli.
  Sabato 20 marzo 2014, è stato effettuato un sopralluogo con mezzi messi a disposizione dal comune di Bonorva (il sito non è raggiungibile se non con fuoristrada viste le condizioni delle strade interne alla tenuta Mariani), al quale ha partecipato anche lo scrivente sottosegretario di Stato Francesca Barracciu.
  Dal sopralluogo effettuato è emerso che:
   la copertura messa in opera nel 2002 per salvaguardare le tombe 1-5 è stata manomessa intenzionalmente in più punti. Ciò ha aperto alcuni varchi che hanno portato all'allagamento di una cella di una domus. Inoltre, è rimasto allo scoperto il particolare decorativo di una delle tombe;
   non è possibile attualmente entrare nelle tombe senza grave pericolo per l'incolumità personale, in quanto buona parte del puntellamento ha ceduto;
   non è possibile verificare eventuali danneggiamenti all'interno delle tombe senza la preventiva messa in sicurezza delle stesse;
   l'unica possibilità di salvaguardare le tombe da eventuali danneggiamenti è proteggerle nuovamente con una copertura facilmente rimovibile, come quella messa in opera a suo tempo;
   l'apertura per la fruizione può essere prevista solo se si dispone di un notevole finanziamento e di un piano di gestione dell'area a lungo termine.

  In data 7 aprile 2014, è stato effettuato un ulteriore sopralluogo a cura della citata soprintendenza. In questa occasione è stato possibile fare anche alcune foto dell'interno del sito. Anche dal secondo sopralluogo è emersa la necessità di provvedere quanto prima alla stesura di una relazione, che può valere quale progetto preliminare per la tutela delle tombe 1-5. Inoltre, è stato verificato che, con riferimento alla tomba n. 7, la copertura messa in opera per la sua salvaguardia si mantiene in buone condizioni.
  Venendo più in dettaglio ai diversi punti della interrogazione, si evidenzia quanto segue.
  Le tombe sono state scavate e il deposito archeologico, ove presente, recuperato con scavo stratigrafico e adeguatamente conservato.
  Se è vero che la necropoli ha un notevole interesse scientifico, non è vero che il mondo degli studiosi è stato privato della sua conoscenza, in quanto esistono diverse pubblicazioni e la tomba n. 7 (a cui dovrebbe riferirsi George Nash), in particolare, è stata pubblicata in dettaglio.
  L'ipogeismo funerario ha dato luogo in Sardegna ad un fenomeno di ampia diffusione, con l'escavazione di centinaia di Domus de Janas. Certamente, in questo panorama, la necropoli di Sa Pala Larga riveste un ruolo importante, ma non si può affermare che l'aver sigillato il monumento rappresenta un crimine contro la comprensione delle vere origini del neolitico dell'Europa meridionale.
  La tomba n.7 (che, si precisa ancora una volta, non è tra quelle attualmente esposte ad eventuali atti di vandalismo) non è stata coperta con cemento, ma è stata chiusa in maniera adeguata secondo le indicazioni fornite da un restauratore senza danneggiare in alcun modo le parti residue.
  Corrisponde al vero l'affermazione che le tombe 1-5 necessitano di interventi urgenti, ma solo in una di esse ci sono infiltrazioni d'acqua dovute all'apertura della copertura.
  Non si sono riscontrati crolli all'interno delle tombe anche perché prima della loro chiusura queste erano state puntellate.
  Come sopra detto, tutte le tombe sono state ricoperte proprio per salvaguardarle e il mondo scientifico ha avuto modo di conoscerle nelle pubblicazioni edite in diverse soluzioni. Tra l'altro, alcune notizie sulle prime tombe scoperte sono state inserite nel Museo civico di Bonorva, consentendo la conoscenza anche ad un pubblico di non specialisti.
  Si ribadisce, comunque, che a seguito dei sopralluoghi effettuati, considerate le condizioni del sito, questo Ministero ha tenuto fede, e in tempi brevi, all'impegno assunto con l'amministrazione comunale, tant’è che, in data 12 novembre 2014, il dirigente del servizio II della competente direzione generale per l'organizzazione, gli affari generali, l'innovazione, il bilancio ed il personale ha autorizzato la spesa di euro 150.000,00, per il corrente anno finanziario, «per far fronte alla copertura finanziaria per lavori urgenti e indispensabili per la salvaguardia e la fruizione della necropoli Sa Pala Larga». Con il citato finanziamento, anche in accordo con il comune di Bornova, dovrà essere rimodulato il progetto preliminare già redatto, per valutare quali voci privilegiare nel progetto esecutivo. Il comune di Bornova dovrà verificare la disponibilità di eventuali risorse aggiuntive e, soprattutto, garantire la sorveglianza dell'area durante i lavori ed al termine degli stessi. Sarà indispensabile, inoltre, ripristinare la strada d'accesso.
  Per quanto riguarda, infine, la necropoli di Sant'Andrea Priu, menzionata nell'interrogazione, si precisa quanto segue.
  La necropoli è ben distante da quella di Sa Pala Larga: si tratta di diversi chilometri (almeno quattro) e per di più su strada sterrata, attualmente percorribile solo su fuoristrada.
  La necropoli ed in particolare le pitture della cosiddetta «Tomba del Capo» sono state restaurate anni fa e recuperate pienamente alla fruizione pubblica, atteso che il sito è visitabile con l'accompagnamento del personale di una cooperativa.
  In ogni caso, si rappresenta che stanno per iniziare lavori per una migliore fruizione della necropoli con finanziamenti gestiti dal comune. Al riguardo, la competente soprintendenza ha comunicato che l'amministrazione comunale ha già avviato le procedure per l'appalto dei lavori di «Valorizzazione e riqualificazione dell'area storica archeologica fonte Su Lumarzu, necropoli di Sant'Andrea Priu, Prigioni Romane». Al riguardo, sul sito internet del comune di Bonorva è tuttora pubblicato un avviso pubblico di manifestazione di interesse per l'espletamento di procedura negoziata, ai sensi dell'articolo 57, comma 6 e dell'articolo 122, comma 7, del decreto legislativo 163 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni, relativa all'affidamento dei suddetti lavori.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoFrancesca Barracciu.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BONORVA,SASSARI - Prov,SARDEGNA

EUROVOC :

archeologia

contributo finanziario

protezione del patrimonio

sito storico

sicurezza e sorveglianza

opera d'arte