ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04106

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 193 del 19/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/09/2014

SOLLECITO IL 17/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04106
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Mercoledì 19 marzo 2014, seduta n. 193

   FRACCARO, MANNINO, ZOLEZZI, DE ROSA, BUSTO, DAGA, MICILLO, SEGONI e TERZONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   con la legge n. 740 del 24 aprile 1935, è stato istituito il Parco nazionale dello Stelvio, il quale si estende sui territori delle province di Sondrio, Brescia, Trento e Bolzano, per una superficie tutelata complessiva pari a 130.993 ettari, di cui il 46 per cento appartenente alla Lombardia, il 41 per cento alla provincia di Bolzano e il 14 per cento alla provincia di Trento. Il Parco è nato allo scopo di tutelare la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso Ortles-Cevedale, e di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine;
   il territorio protetto confina a nord con il Parco nazionale Svizzero dell'Engadina, a sud con il parco regionale dell'Adamello in Lombardia che, a sua volta, è collegato direttamente col vicino parco naturale Adamello-Brenta in Trentino; verso est, a pochi chilometri di distanza, si estende il parco naturale di Tessa e verso ovest il parco di Livigno e della Valdidentro, che la regione Lombardia intende istituire in breve tempo; si tratta quindi di una zona situata al centro della catena alpina e di uno dei territori protetti più grandi ed interessanti d'Europa;
   gli organi collegiali del consorzio del parco nazionale dello Stelvio, istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, 26 novembre 1993, in applicazione della legge quadro sulle aree protette, 6 dicembre 1991, n. 394 sono in una situazione di incertezza a seguito del mancato rinnovo a partire dalle rispettive date:
    il Consiglio direttivo dal 26 dicembre 2010;
    il Comitato di gestione per la provincia autonoma di Bolzano dal 12 marzo 2011;
    il Comitato di gestione per la provincia autonoma di Trento dal 16 luglio 2011;
    il Comitato di gestione per la regione Lombardia dal 3 ottobre 2012;
   solo il collegio dei revisori dei Conti – scaduto il 9 agosto 2012 – è stato ricostituito con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 6 settembre 2013;
   in mancanza dell'organo collegiale di vertice (consiglio direttivo) l'attività istituzionale procede tramite decreti d'urgenza del Presidente del Consorzio, Ferruccio Tomasi, riconfermato per altri cinque anni con decreto ministeriale n. 1126 del 3 agosto 2009, che di fatto agisce come fosse un «commissario straordinario»;
   ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (articolo 5, comma 3) del 26 novembre 1993 la nomina del consiglio direttivo spetta al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che vi provvede con apposito decreto, ma ad oggi non risulta alcun provvedimento di rinnovo di questo organo, fondamentale – insieme ai tre comitati di gestione – per un buon governo di questa importante area protetta delle Alpi;
   nei documento sullo stato di attuazione dei procedimenti relativi all'approvazione dei piani dei parchi nazionali, pubblicato nel sito web del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, rispetto al Piano per il parco dello Stelvio viene riportato che con delibera n. 29 del 14 novembre 2008, il Consorzio del Parco ha adottato definitivamente gli elaborati di Piano, trasmessi con nota del 22 luglio 2009, integrata da nota del 25 agosto 2009, al Ministero dell'ambiente per l'approvazione che avviene d'intesa con la regione Lombardia e con le province autonome di Trento e di Bolzano, e previo parere della conferenza unificata;
   all'interno dello stesso documento – che risulterebbe aggiornato al 21 dicembre 2011 – viene riportato che «È attualmente in corso l'istruttoria tecnica relativa da parte degli uffici della DPN con il supporto della segreteria tecnica. È stato richiesto all'Ente parco, che avrebbe dovuto provvedere entro marzo 2010, ad integrare il Piano per quanto riguarda le misure di conservazione per la gestione dei siti Natura 2000 ricadenti nel territorio del Parco»;
   nel novembre 2010, venne elaborata un'ipotesi di soppressione del consorzio del parco nazionale dello Stelvio, finalizzata presumibilmente allo smembramento del Parco, così come denunciato da molte associazioni ambientaliste che, in quella circostanza, si opposero fermamente;
   la legge di stabilita con l'articolo 1, comma 515 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 dispone che, mediante intese tra lo Stato e le province di Trento e di Bolzano ed entro il 30 giugno del 2014, siano definiti gli ambiti per il trasferimento delle funzioni statali e dei relativi oneri per la gestione del Parco nazionale dello Stelvio; l'ipotesi che pertanto potrebbe diventare realtà il 1o luglio, è la divisione del parco dello Stelvio in tre strutture provinciali o regionali, ossia diviso tra Bolzano, Trento e la Lombardia. Nel testo peraltro non si fa alcuna menzione alla devoluzione delle funzioni verso la regione Lombardia;
   il 4 febbraio 2014, si è riunita la commissione dei dodici, l'organismo paritetico che si esprime con riferimento alle norme di attuazione dello statuto di autonomia delle province di Trento e Bolzano e il punto riguardante il futuro del parco nazionale dello Stelvio e l'esame della norma di attuazione è stato rinviato alla prossima riunione –:
   quale sia la posizione del Governo in merito all'ipotesi di soppressione del Consorzio del parco nazionale dello Stelvio contenuta nel comma 7 della bozza di norma di attuazione che sostituisce l'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 279 del 22 marzo 1974, in discussione nella commissione dei dodici, la cui conseguenza rischia di essere il sostanziale smembramento del parco nazionale dello Stelvio;
   se, considerata la straordinaria importanza dell'area protetta dello Stelvio, intenda avviare un'interlocuzione con i consigli provinciali di Trento e di Bolzano e il Consiglio della regione Trentino – Alto Adige/Sudtirol e della regione Lombardia in merito al futuro assetto istituzionale, organizzativo e gestionale del parco nazionale dello Stelvio;
   quale sia l'orientamento del Governo in merito a quando previsto dall'articolo 1, comma 515, della legge n. 147 del 2013, che, se attuato ad avviso dell'interrogante comporterebbe sostanzialmente l'abdicazione dello Stato dalla funzione di sostenere anche finanziariamente uno dei più antichi parchi naturali italiani; come il Governo intenda articolare la revisione dei finanziamenti in modo tale, da permettere all'Ente parco di far fronte ai propri compiti statutari;
   come intenda garantire il coinvolgimento della regione Lombardia, oltre che delle realtà associative, istituzionali e politiche interessate, nella ridefinizione dell'assetto del parco nazionale;
   se intenda procedere al rinnovo tempestivo del consiglio direttivo del Parco scaduto da più di tre anni, condizione indispensabile per la successiva formazione dei tre comitati di gestione;
   se l'Ente parco abbia provveduto ad integrare il piano per quanto riguarda le misure di conservazione per la gestione dei siti Natura 2000 ricadenti nel territorio del Parco, e a trasmettere detta documentazione al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   se e quando intenda procedere all'approvazione del piano di gestione del parco, adeguandone le normative e gli atti di indirizzo alle più recenti sollecitazioni pervenute dall'Unione europea in termini di conservazione, della gestione del paesaggio e della tutela della biodiversità e garantendone una pianificazione unitaria e partecipata attraverso la valorizzazione del ruolo del comitato di coordinamento come previsto dalla legge quadro sulle aree naturali protette n. 394 del 1991;
   se intenda tenere in considerazione l'appello delle Associazioni ambientaliste (CIPRA Italia, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Mountain Wilderness, PAN – EPPAA e WWF) per convincere le istituzioni e gli enti competenti ad avviare le procedure presso l'Unione europea al fine di valutare la possibilità di inserire il parco nazionale dello Stelvio in un'area strategica di valenza internazionale, un parco trasnazionale, il parco naturale europeo delle Alpi centrali, che comprenda nel suo futuro ambito le confinanti aree protette dell'Austria e della Svizzera, oltre ad altri Parchi naturali italiani (Adamello-Brenta, Adamello, Orobie-Valtellinesi e Orobie Bergamasche). (4-04106)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

PARCO DELLO STELVIO

EUROVOC :

parco nazionale

protezione dell'ambiente

zona protetta

riserva naturale

organo di decisione

protezione della flora

protezione degli animali

regime politico