ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04093

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 193 del 19/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 19/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 01/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04093
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo presentato
Mercoledì 19 marzo 2014
modificato
Martedì 1 aprile 2014, seduta n. 202

   TRIPIEDI, COMINARDI, CIPRINI, CHIMIENTI, BALDASSARRE, BECHIS, RIZZETTO, PESCO, ROSTELLATO, VALLASCAS, CECCONI, LOREFICE, GRILLO, ALBERTI, MASSIMILIANO BERNINI e RIZZO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   in data 28 settembre 2012, è stato emesso il decreto legislativo n. 178, che dispone la riorganizzazione dell'Associazione italiana della croce rossa (CRI) mediante una procedura complessa e graduale di privatizzazione dell'ente pubblico non economico della stessa;
   con particolare riferimento a garanzie e diritti del personale in servizio nelle diverse componenti militari e civili e considerando l'alto numero di lavoratori a tempo determinato dell'ente, la procedura di privatizzazione ha dato origine a diverse perplessità relative alle scadenze temporali previste per la ridefinizione della natura giuridica dell'ente stesso;
   la paradossale situazione è stata peraltro stigmatizzata dalla relazione della Corte dei Conti che ha evidenziato una serie di mancanze, varie illegittimità ed evidenti carenze e antieconomicità del decreto legislativo n. 178 del 2012 per il bilancio dello Stato;
   il decreto previsto dalla legge di riforma contiene, ad avviso dell'interrogante, palesi contraddizioni, omissioni ed incongruenze rispetto al dettato legislativo e non garantisce il mantenimento dei livelli occupazionali e con essi la capacità di risposta del servizio;
   il passaggio da associazione privata ad interesse pubblico dell'ente originariamente previsto per il 1o gennaio 2014, è stato rinviato dal decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, come convertito dalla legge n. 125 del 2013, che ha posticipato di un anno tutti i termini originariamente previsti dal decreto legislativo n. 178 del 2012, separando tuttavia il destino del comitato centrale e dei comitati regionali da quello dei comitati provinciali e locali destinatari, questi ultimi, di una norma ad hoc che li rende privatizzati a partire dal 1o gennaio 2014;
   dalla data del 31 dicembre 2013, il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in servizio presso i comitati provinciali e locali esistenti, ha dovuto scegliere tra il passaggio al comitato centrale o ai comitati regionali, l'assunzione da parte dei comitati provinciali e locali, ovvero il passaggio in mobilità presso altre amministrazioni pubbliche, come decretato all'articolo 1-bis del decreto legislativo n. 178 del 2012, introdotto dal comma 10-ter dell'articolo 4 del decreto-legge n. 101 del 2013, comma 3;
   il sopracitato intervento normativo in materia ha aumentato i già esistenti dubbi sulle sorti dei lavoratori dato che mal si concilia con quanto disposto dall'articolo 6 del decreto legislativo n. 178 del 2012 a causa dell'assenza del decreto di natura non regolamentare che avrebbe dovuto fissare modalità organizzative e gestionali;
   tale mancanza ha dato luogo a disparità di trattamento fra i lavoratori che prestano servizio presso i comitati provinciali o locali rispetto ai lavoratori assunti tramite concorso pubblico e con identici requisiti, sempre nei medesimi comitati;
   il comma 4 dell'articolo 1-bis in considerazione prevede che i comitati locali e provinciali possano avvalersi del personale a tempo determinato unicamente nell'ambito dell'espletamento di attività in regime convenzionale, ovvero nell'ambito di attività finanziate con fondi privati, complicando ulteriormente la situazione del personale a tempo determinato, considerando anche la nota interpretativa del Ministero della salute n. 1922-P-24/04/2013, dove si indica che i contratti di lavoro del personale in questione non potrebbero essere considerati validi né tantomeno prorogabili se non correlati alla contestuale vigenza di una convenzione che ne giustifichi la causa e l'oggetto;
   con ordinanza presidenziale n. 0514-13 del 27 dicembre 2013, sono stati collocati in congedo per cessate esigenze 44 lavoratori appartenenti al Corpo militare, stabilendo la proroga di altre 275 unità solo fino al 30 giugno 2014;
   immediatamente dopo l'attuazione dell'intervento normativo citato, si sono verificati casi di agevolazione del proseguimento del rapporto di lavoro secondo forme contrattuali interinali o di somministrazione;
   immediatamente dopo l'attuazione dell'intervento normativo citato, si sono verificati casi di rinnovo dei contratti dei lavoratori per un numero inferiore di ore rispetto a quelle svolte sino al 31 dicembre 2013 anche in presenza di convenzione;
   immediatamente dopo l'attuazione dell'intervento normativo citato, a diversi dipendenti dell'ente assunti con contratto a tempo determinato che avevano ottenuto in via giudiziale la stabilizzazione del rapporto di lavoro, sono giunte comunicazioni di fine rapporto e, citando come esempio la regione Lombardia, 60 dipendenti della CRI sono stati licenziati; la situazione di incertezza nell'interpretazione e nell'applicazione della normativa descritta sta incidendo fortemente sulla prosecuzione di numerosi altri rapporti dei circa 3800 lavoratori appartenenti all'ente, necessari a garantire attività strettamente legate allo svolgimento di servizi pubblici essenziali –:
   se i ministri interrogati intendano assumere iniziative, ognuno per le proprie competenze, per disporre urgentemente la sospensione degli effetti del decreto legislativo n. 178 del 2012;
   se i Ministri, ognuno per le proprie competenze, non ritengano opportuno, assumere iniziative per prorogare i rapporti di lavoro a tempo determinato;
   se i Ministri, ognuno per le proprie competenze, non ritengano opportuno intraprendere azioni atte a tutelare livelli occupazionali e diritti dei lavoratori e a garantire la qualità dei servizi erogati.
(4-04093)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

contratto di lavoro

conservazione del posto di lavoro

ente pubblico

diritto del lavoro

privatizzazione

assunzione

Croce Rossa