ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04041

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 190 del 14/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/03/2014
Stato iter:
15/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/06/2015
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/06/2015

CONCLUSO IL 15/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04041
presentato da
FAENZI Monica
testo di
Venerdì 14 marzo 2014, seduta n. 190

   FAENZI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto esposto da alcuni consiglieri comunali di Siena, il Ministro interrogato, nell'ambito di un piano nazionale di revisione e razionalizzazione degli organici, sarebbe intenzionato alla soppressione di alcuni presidi di polizia ubicati nella medesima città, in particolare le sezioni della polizia ferroviaria e della polizia postale;
   l'ipotesi di chiusura dei distretti, è stata anche paventata dalle organizzazioni sindacali di categoria, che hanno manifestato la contrarietà della soppressione dei servizi, i cui effetti oltre a determinare il relativo trasferimento del personale, rischiano di provocare conseguenze negative sulla tutela dei cittadini e la sicurezza del territorio interessato;
   le linee guida del progetto di razionalizzazione e soppressione dei presidi senesi, rientrano all'interno di un più ampio piano di dismissione nazionale che, secondo quanto sostenuto dal vice capo vicario della polizia, nel corso di un incontro con la delegazione dell'amministrazione comunale e promosso dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, prevede la chiusura di 75 presidi della polfer e altrettanti della polizia postale, attraverso una riorganizzazione su base regionale;
   l'interrogante segnala che nonostante le rassicurazioni espresse dal sindaco di Siena, il quale ha evidenziato nel corso della medesima riunione, come nell'anno 2013, la provincia senese sia stata caratterizzata per un elevato indice di sicurezza, occorre ciononostante porre in essere ogni iniziativa, nell'eventualità fossero confermate le soppressioni dei presidi senesi suindicati, volta ad evitare tale progetto di smantellamento in chiave meramente ragionieristica, che non considera le esigenze di determinati ed importanti presidi territoriali strategici;
   la polfer che opera presso la stazione di Siena, riveste infatti un ruolo importante ed efficace, i cui molteplici compiti compreso il controllo effettuato nei treni e sulla rete dei binari, sui quali grava il rischio perdurante dei furti di rame, che di recente hanno subito un ulteriore aumento, delineano la delicata missione nello svolgimento delle competenze nell'ambito della sicurezza nelle stazioni ferroviarie e a bordo dei treni;
   la polizia ferroviaria, svolge inoltre compiti di assistenza nei riguardi dei numerosi passeggeri, che transitano quotidianamente presso la stazione senese e considerando la prossima realizzazione del terminal autobus nella medesima area circoscritta, avvalora ulteriormente la necessità a parere dell'interrogante, di preservare il servizio e la struttura operativa svolta dal medesimo reparto di pubblica sicurezza, in caso di dismissione del presidio;
   secondo quanto rilevato dalle organizzazioni sindacali, nel corso dell'incontro in precedenza riportato, è emerso fra l'altro uno scenario complessivamente insufficiente da parte dell'amministrazione del Ministero interrogato, nell'ambito del progetto di riorganizzazione degli uffici territoriali della polizia di Stato, con riferimento alle mancate garanzie nei riguardi delle tante specifiche professionalità acquisite nel corso degli anni da parte delle unità preposte alla tutela dei cittadini e alla sicurezza del territorio senese, intenzionate ad essere riallocate altrove;
   il confronto tra i soggetti interessati, si è concluso con la decisione di un incontro stabilito il prossimo 20 marzo, con il Ministro interrogato, sia per definire con maggiore chiarezza le intenzioni dell'amministrazione interessata in ordine alle soppressioni degli uffici di polizia a Siena, che nell'ambito dello sblocco delle retribuzioni e dei diritti di progressione economici sollecitati dalle organizzazioni sindacali della polizia di Stato peraltro da diversi anni;
   l'interrogante segnala come le tendenze di ridimensionare i servizi di tutela e di sicurezza nei confronti della comunità cittadina e del territorio senese, siano state già evidenziate nel corso di un precedente atto di sindacato ispettivo n. 4-01819 presentato la scorsa legislatura, all'interno del quale si segnalavano gli effetti negativi delle discutibili scelte del questore di Siena, nell'impiego della riduzione del cosiddetto poliziotto di quartiere, chiamato a sopperire le esigenze causate dalla diminuzione del personale presso i corpi di guardia;
   a giudizio dell'interrogante in considerazione di quanto esposto, appare evidente come necessitano una serie di precisazioni da parte del Ministero interrogato, finalizzate ad indicare le reali intenzioni sul piano di riorganizzazione delle forze di polizia operanti nella città di Siena ed in particolare, sul mantenimento degli uffici –:
   quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se intenda confermare, la soppressione degli uffici della polfer presso la stazione di Siena e della polizia postale;
   in caso affermativo, se non convenga che tale decisione possa determinare effetti negativi e penalizzanti, nell'ambito dei servizi di vigilanza e di tutela per la città di Siena, in particolare con riferimento alla complessa attività dei servizi svolti dalla polfer nella stazione ferroviaria;
   come intenda infine, riorganizzare i presidi di polizia nella città di Siena a seguito delle decisioni di revisione della spesa pubblica, sia con riferimento alla riallocazione del personale, che nell'ambito dei livelli di sicurezza per il territorio, che nel caso della riduzione degli uffici, a giudizio dell'interrogante, risulterebbero insufficienti. (4-04041)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 15 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 442
4-04041
presentata da
FAENZI Monica

  Risposta. — Le questioni segnalate dall'interrogante, relative alla chiusura del presidio di Polizia ferroviaria di Siena e dell'ufficio di Polizia postale di Grosseto, sono legate ad un piano di razionalizzazione della presenza delle Forze dell'ordine sul territorio, sottoposto nei primi mesi dello scorso anno al parere delle autorità provinciali di pubblica sicurezza, ma a tutt'oggi non ancora definito, essendo sopravvenuto una circostanza pregiudiziale, cioè la presentazione da parte del Governo di un disegno di legge sulla riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni, contenente alcune importanti indicazioni proprio in tema di riorganizzazione del sistema della sicurezza.
  Con tale provvedimento normativo l'Esecutivo ha indicato al Parlamento, rimettendosi alle sue valutazioni, un indirizzo di fondo che persegue lo scopo di evitare duplicazioni e sovrapposizioni dispersive e di favorire la gestione associata dei servizi strumentali, in adesione ai principi di efficienza della spesa pubblica.
  Un ulteriore criterio direttivo individuato dal disegno di legge, più settoriale, è legato, invece, al tema della sicurezza ambientale agroalimentare, per il quale è prevista la possibilità anche di un'eventuale confluenza del Corpo forestale dello Stato in altra Forza di polizia.
  Il disegno di legge è attualmente all'esame del Parlamento. Solo quando il legislatore ne avrà puntualizzato i contenuti, il Governo potrà procedere alla definizione del piano di razionalizzazione.
  Si può affermare fin d'ora che gli interventi ipotizzati nel piano saranno dettati da esclusive esigenze di efficientamento, senza che ne venga a soffrire la qualità del prodotto sicurezza, che, semmai, verrà accresciuta da una migliore e più adeguata rispondenza alle esigenze del Paese, in una logica di effettiva prossimità al cittadino.
  L'idea di fondo è quella di dar vita a una nuova pianificazione strategica che tenga conto di oggettivi e rigorosi indicatori di contesto, tali da restituire la più fedele immagine del territorio, della sua realtà socio-economica e dei fenomeni delittuosi che la connotano.
  A tale riguardo va sottolineato che in alcuni settori più di altri – come quello delle telecomunicazione, dell'informatica, e dei trasporti – il mutamento tecnologico e infrastrutturale del Paese è stato molto rapido, con caratteri di sostenuta innovazione. Tuttavia, la ridefinizione degli assetti strutturali e funzionali della Polizia di Stato, con riferimento soprattutto alle sue specialità, non è sempre andata di pari passo con tale processo, con la conseguenza di un rischio di arretramento della risposta rispetto alle nuove minacce alla sicurezza che si sono venute affermando.
  Sotto altro profilo, occorre considerare il peso sempre maggiore che ha finito con l'assumere la percezione della sicurezza e l'esigenza di conferirle un più adeguato rilievo anche in sede di pianificazione e organizzazione dei servizi di controllo del territorio. Ciò nel presupposto, maturato anche alla luce delle esperienze di altri Paesi occidentali, che la sicurezza percepita sia indissolubilmente legata alla visibilità e alla capacità di intervento dell'operatore di polizia piuttosto che alla mera presenza di strutture.
  Sulla scorta di tali elementi di valutazione, il progetto di riorganizzazione potrà articolarsi in linea di massima su due linee direttrici fondamentali.
  La prima, da concertare con il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri, sarà fondata su un criterio di compensazione tra le due forze a competenza generale nel presidio del territorio. L'obiettivo primario concerne nella sostanza il migliore impiego delle risorse umane in aree in cui le carenze di organico dei due Corpi di polizia e i mutati scenari della sicurezza suggeriscono una diversa e più razionale distribuzione del personale, rendendo così possibile il recupero di aliquote da destinare a compiti operativi.
  La seconda direttrice riguarderà, invece, la razionalizzazione dei presìdi delle quattro specialità di base della Polizia di Stato (stradale, ferroviaria, postale e di frontiera) e dei reparti speciali (squadre nautiche, squadre dei sommozzatori, squadre a cavallo e nuclei artificieri).
  A tal proposito va sottolineato che la Polizia postale ha ormai assunto compiti aventi spiccate connotazioni di alta specializzazione tecnologica, orientati alla tutela delle infrastrutture immateriali e, in particolare, al contrasto del crimine informatico nelle sue più variegate forme.
  L'organizzazione attuale, concepita quando l'attività era essenzialmente quella di scorta alla corrispondenza e di vigilanza agli uffici postali, va dunque adeguata alle nuove esigenze. Il territorio con cui oggi si confronta la Polizia postale è la rete, un luogo virtuale che richiede professionalità e risorse tecniche diverse da prima, ma che postula soprattutto un'organizzazione completamente nuova, in grado di privilegiare il rapporto con gli uffici giudiziari competenti per i reati informatici.
  Sul versante estero è di fondamentale importanza privilegiare le aree, come il continente americano e alcuni Paesi d'oriente, nelle quali si concentrano i maggiori flussi di traffico digitale.
  Va anche considerato che l'informatica e i sistemi di comunicazione sono, infatti, diventati gli strumenti di uso abituale delle associazioni criminali di tipo mafioso e di tipo terroristico e il loro contrasto, nella logica di corrispondere simmetricamente alla minaccia, richiede l'adeguamento costante delle strumentazioni in dotazione alle forze dell'ordine.
  Anche la Polizia stradale e quella ferroviaria saranno interessate da un processo di innovazione, perché dagli anni novanta ad oggi i volumi di traffico sono notevolmente aumentati così come le direttrici principali hanno subito notevoli cambiamenti.
  In ragione di queste trasformazioni, gli interventi allo studio – dopo oltre venticinque anni dall'ultimo processo di riorganizzazione – avranno l'obiettivo di potenziare la presenza degli operatori di Polizia stradale in particolare lungo le arterie viarie più importanti.
  Analoghe considerazioni vanno svolte in relazione alla sicurezza dei traffici ferroviari, la cui fisionomia è venuta fortemente a evolversi in ragione di molteplici fattori di cambiamento, a cominciare dallo sviluppo dell'alta velocità per arrivare alla separazione della rete di traffico dai gestori di servizio e alla trasformazione delle grandi stazioni, divenute da semplici luoghi di transito punti di incontro e di allocazione di attività commerciali. È del tutto evidente come sia necessario ripensare all'organizzazione della Polizia ferroviaria disegnandone i contorni alla luce del predetto mutato scenario.
  Per quanto riguarda la Polizia di frontiera, un criterio direttivo per gli interventi di razionalizzazione che potranno interessare i presìdi di frontiera marittima e aerea è strettamente collegato all'abolizione dei controlli alle frontiere interne, in attuazione dell'accordo Schengen.
  Il piano di razionalizzazione riguarderà anche i presìdi relativi ai reparti speciali a carattere sussidiario.
  L'opera di riordino seguirà un criterio basato sulla valorizzazione delle specifiche vocazioni delle singole forze di polizia e sulla salvaguardia delle professionalità più consolidate nei vari settori.
  Nel complesso è possibile affermare che attraverso l'insieme degli interventi di ottimizzazione ipotizzati per le specialità e i reparti speciali sarà possibile recuperare risorse per compiti prettamente operativi, a beneficio di un miglioramento complessivo dei servizi e dell'azione di polizia.
  In conclusione, il piano di riorganizzazione – che, si ribadisce, è attualmente allo studio e terrà conto dell'approdo che avrà il dibattito parlamentare sul disegno di legge relativo alle pubbliche amministrazioni – risponde esclusivamente a una logica di costante miglioramento organizzativo, senza perdere di vista, tuttavia, le esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SIENA,SIENA - Prov,TOSCANA

EUROVOC :

sicurezza dei trasporti

soppressione di posti di lavoro

stazione ferroviaria

polizia

sicurezza pubblica