Legislatura: 17Seduta di annuncio: 188 del 12/03/2014
Primo firmatario: MARCON GIULIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 12/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/03/2014 ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/03/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/03/2014
MARCON, AIRAUDO e ZAN. —
Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia
. — Per sapere – premesso che:
in data 10 marzo 2014, Zeno Rocca, un ragazzo di 22 anni, attivista del centro sociale padovano Pedro e coinvolto anche nelle mobilitazioni in Valsusa, mentre attendeva un tram in direzione della stazione, a Padova, è stato avvicinato da circa dieci agenti del reparto celere che, scesi da una camionetta che si era fermata bruscamente proprio davanti a lui, dopo averlo strattonato, provocato e perquisito, lo hanno obbligato a tirar fuori tutti gli oggetti in suo possesso;
come anche riportato nell'articolo a firma di Laura Eduati «Padova, attivista No Tav pestato a sangue in Questura», pubblicato sull’Huffington Post dell'11 marzo 2014, gli agenti, come provocazione, avrebbero rivolto al ragazzo le seguenti parole: «Toccaci così poi ti insacchiamo di mazzate ! Ti arrestiamo. Dacci i documenti !»;
il Rocca stava spiegando che era appena uscito dalla questura ove si reca tre volte alla settimana, in quanto sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, e stava estraendo la carta d'identità quando sarebbe stato stretto al centro da parte degli agenti delle celere e colpito alle gambe, al torace, afferrato per le braccia, torte all'indietro, nonché ammanettato;
il ragazzo — come riportato nell'articolo citato — sarebbe stato lasciato per sette ore in cella di sicurezza senza venir reso edotto circa i reati per i quali era in stato di fermo e, soprattutto, senza avere la possibilità, nonostante le continue richieste, di contattare un difensore;
una volta uscito dalla Questura — solo in serata e peraltro con una denuncia per minaccia, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, nonché rifiuto di fornire le proprie generalità — Rocca si è recato in ospedale, ove veniva refertato con una costola rotta, distorsione della cervicale e contusioni multiple. E sui polsi i segni evidentemente ricollegabili alle manette troppo strette;
rispetto a tale gravissima vicenda, che ha visto un ragazzo fermato senza motivo dalla celere, picchiato, lasciato sette ore in cella di sicurezza e privato dell'assistenza legale e medica, è assolutamente necessario ed urgente, a parere degli interroganti, fare chiarezza ed individuare le eventuali responsabilità –:
di quali informazioni dispongano e quali siano gli orientamenti del Governo circa i gravi fatti riferiti in premessa;
quali siano le motivazioni per le quali a Zeno Rocca non è stato consentito, come previsto dalle norme a tutela del diritto di difesa, di contattare un difensore;
quali urgenti iniziative, anche di carattere ispettivo, intendano assumere, negli ambiti di rispettiva competenza, al fine di fare piena luce sulle dinamiche del fermo di Zeno Rocca. (4-03989)
EUROVOC :delitto contro la persona
arresto
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