ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03984

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 188 del 12/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: VALENTE SIMONE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03984
presentato da
VALENTE Simone
testo di
Mercoledì 12 marzo 2014, seduta n. 188

   SIMONE VALENTE, RUOCCO, D'UVA, MARZANA, LUIGI GALLO, BATTELLI, DI BATTISTA, FRUSONE, BRESCIA, DAGA, CRISTIAN IANNUZZI, LOMBARDI, SILVIA GIORDANO, LOREFICE, GRILLO, SIBILIA, MANTERO, VIGNAROLI, VACCA, DI BENEDETTO e FICO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 14 del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 111 del 2011, prevede l'istituzione di una società a responsabilità limitata, denominata istituto Luce-Cinecittà, con sede a Roma, con capitale sociale di 15.000 euro detenuto interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze;
   come risultante dalla tabella C della legge finanziaria n. 220 del 2010, l'onere per la sottoscrizione del capitale per la costituzione della società a responsabilità limitata, è finanziato attraverso corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo unico per lo spettacolo;
   Cinecittà, costruita nel 1936 su progetto di Gino Peressutti, costituisce ancora oggi il più moderno ed attrezzato stabilimento cinematografico d'Europa, con 16 teatri di posa costruiti negli anni ’30 ed altri 6 realizzati negli anni successivi, per complessivi 600 mila metri quadrati di superficie, due piscine esterne ed una interna per riprese acquatiche, 40 mila metri quadrati di strade e piazze, 35 mila metri quadrati di giardini;
   le strutture tecniche e tecnologiche avanzate ed all'avanguardia, le attrezzature e professionalità su ogni livello di produzione, consentono la realizzazione di qualsiasi tipo di contenuto, dal primo «ciak» alla «post-produzione», dalla stampa alla prima copia;
   i terreni e gli immobili di Cinecittà, complesso di teatri di posa di eccellenza e rilievo internazionale, sono di proprietà di Cinecittà Luce SPA;
   con la privatizzazione risalente al 1997 è stata costituita la Cinecittà Servizi spa divenuta successivamente Cinecittà Studios spa i cui soci sono: Luigi Abete, Diego e Andrea della Valle, Aurelio De Laurentiis e la famiglia Haggiag, di cui il 20 per cento del pacchetto azionario è detenuto dallo Stato; 
   nell'anno 2008 è avvenuta la scissione da Cinecittà Studios dell'area post-produzione con la nascita di Cinecittà Digital Factory srl di cui l'85 per cento del capitale appartiene a Cinecittà Studios, mentre il restante 15 per cento appartiene a Medusa;
   la nuova società Istituto Luce-Cinecittà Srl, sostituisce di fatto la Cinecittà Luce SpA, che viene trasferita in capo alla società Fintecna e messa in liquidazione insieme al suo patrimonio immobiliare;
   nell'anno 2010 è stato presentato un piano immobiliare su un'area di 7 ettari, mentre degli investimenti in Cinecittà Studios annunciati in precedenza non si hanno più notizie, nonostante l'utile conseguito di oltre 7 milioni di euro;
   il piano immobiliare prevede un albergo con 200 stanze, parcheggi, piscina, centro fitness, palestra di 6.000 metri quadri;
   nell'anno 2012 Cinecittà Studios ha presentato un piano di scissione societaria, con cessioni di ramo d'azienda e relativo trasferimento di tutti i lavoratori dell'area produzione, confermando il Piano immobiliare di 400.000 mila metri cubi di cemento;
   l'indotto complessivo degli addetti ai lavori, delle professioni, delle aziende che operano in Italia nel campo della produzione cinematografica è calcolabile all'incirca in 8 mila persone direttamente impegnate nel settore dello spettacolo e del cinema, 12 mila aziende che lavorano nel settore della produzione di contenuti, 250 mila persone impegnate nella filiera produttiva e delle tecnologie comunque collegate;
   vi è grave incertezza occupazionale per i lavoratori coinvolti nei progetti aziendali ed in accordi interaziendali; infatti, oltre al progetto della costruzione di un albergo all'interno di Cinecittà, secondo i lavoratori, ce ne sarebbe un altro, «una seconda parte», secondo il quale tutta la post-produzione, 90 dipendenti, affittati a Deluxe; 50 unità trasferite sulla Pontina; 6 lavoratori ceduti a Panalight; 45 in attesa di giudizio nel sito storico e 20 dipendenti licenziati;
   il 5 giugno 2012 dalle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL di Roma e del Lazio, hanno avanzato la richiesta di incontro urgente al sindaco di Roma in merito al progetto industriale più volte verbalmente annunciato dal presidente del gruppo I.E.G. dottor Luigi Abete, riguardante il sito e le attività riconducibili alla società Cinecittà Studios Spa ed alle sue controllate, che implicano notevoli ricadute sociali;
   il piano industriale presentato assume le caratteristiche della rinuncia alla vocazione produttiva, per identificarne una legata alla rendita immobiliare; inoltre risultano ineludibili la riduzione del lavoro e delle attività, la tendenziale privatizzazione e la presumibile speculazione edilizia sui terreni, tenendo conto che il «piano casa» del Lazio consente la trasformazione in residenziale delle aree produttive dismesse;
   il 21 giugno 2012 i lavoratori di Cinecittà hanno protestato con una grande manifestazione, organizzata da Slc Cgil di Roma e del Lazio, Fistel Cisl di Roma e del Lazio e Uilcom Uil di Roma e del Lazio;
   ormai è divenuto improrogabile, per l'insieme delle istituzioni pubbliche, l'investimento di risorse per rilanciare l'industria cinematografica nel nostro Paese, investita da un declino derivante da scelte politiche penalizzanti per l'intero settore, con conseguenze nefaste per l'occupazione e risvolti negativi sul piano socio-culturale;
   Cinecittà rappresenta un patrimonio cinematografico, storico, culturale e finanche economico da preservare;
   è necessario un serio e concreto impegno da parte del gestore per mettere in atto politiche del lavoro volte all'incremento dell'utilizzo degli stabilimenti di Cinecittà, oltre ai servizi offerti sul territorio sia regionale che nazionale;
   occorre consentire a Cinecittà di mantenere ed, anzi, incrementare un adeguato livello di competitività a livello internazionale, investendo nelle peculiarità specifiche e caratterizzanti del settore, anziché smantellarla e anche solo lontanamente ipotizzare un maxi-progetto immobiliare che avrebbe soltanto i tratti di una mera speculazione edilizia, che priverebbe l'Italia non solo di un ramo storico-culturale, ma anche economico;
   questo Governo, all'atto del suo insediamento, ha dichiarato di voler porre al centro tema della cultura e Cinecittà rappresenta senz'altro un anello di congiunzione tra il passato ed il futuro, sia a livello storico-culturale, che economico;
   la Corte dei conti, con sua determinazione 98/2010, relativa al controllo sugli enti, ha sancito che nonostante sia prioritario ricercare fonti di finanziamento alternative e una valorizzazione del patrimonio immobiliare, occorre comunque che non vengano pregiudicate le finalità d'interesse generale e tenute presenti le specificità, dell'organismo di diritto pubblico (nonostante lo Stato possegga solo il 20 per cento di Cinecittà Studios) nella legge di stabilità per il 2014, sono presenti disposizioni volte ad accelerare il processo di dismissione di Cinecittà –:
   se intendano redigere un serio percorso programmatico, di concerto con le realtà sociali, le associazioni, la regione e gli enti locali interessati, al fine di mantenere e valorizzare al meglio l'indotto culturale, storico, cinematografico, nonché il potenziale economico di Cinecittà;
   se intendano invertire il percorso avviato dalle operazioni dei precedenti Ministri, quale soprattutto quello riguardante il trasferimento degli immobili in capo alla partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze, Fintecna spa;
   se ritengano necessario agire al fine di impedire la delocalizzazione all'estero di produzioni cinematografiche ed audiovisive, che, nelle diverse forme previste dalla legge, sono sostenute da risorse pubbliche;
   se intendano adottare, nel caso il Governo prosegua sulla strada già tracciata dai precedenti esecutivi, iniziative nell'ambito della tutela dei lavoratori e delle imprese che da decenni animano la vita economica di Cinecittà. (4-03984)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CINECITTA', DECRETO LEGGE 2011 0098

EUROVOC :

patrimonio culturale

arti dello spettacolo

diritto del lavoro

piano di sviluppo

politica industriale

cinema