ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03861

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 184 del 06/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: MATTIELLO DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 06/03/2014
Stato iter:
07/08/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2014
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2014

CONCLUSO IL 07/08/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03861
presentato da
MATTIELLO Davide
testo di
Giovedì 6 marzo 2014, seduta n. 184

   MATTIELLO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   si apprende dalla stampa che nella giornata di martedì 4 marzo 2014, Totò Riina è stato colto da malore mentre si trovava nella sua cella del carcere di Opera;
   il boss mafioso è stato portato d'urgenza in ospedale: nonostante non siano ancora certe le ragioni del malore, i medici pare abbiano escluso l’ictus o l'infarto che, in un primo momento, sembravano essere all'origine del cedimento di Riina, da ricercarsi, pare, in un'intossicazione alimentare;
   le notizie in merito all'accaduto appaiono abbastanza vaghe –:
   se il Ministro non ritenga di dover far luce e riferire con precisione in merito alle specifiche patologie che hanno indotto al ricovero esterno del boss Totò Riina, e se non ritenga opportuno appurare puntualmente, per quanto di competenza, con quali persone il Riina sia entrato in contatto per il trasporto dal carcere all'ospedale e per le successive cure presso la struttura sanitaria. (4-03861)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 agosto 2014
nell'allegato B della seduta n. 281
4-03861
presentata da
MATTIELLO Davide

  Risposta. — Nel rispondere all'interrogazione, intendo premettere che ho sempre considerato l'attenzione verso la tutela della salute dei detenuti, unitariamente considerati quali uomini affidati alla cura dello Stato, a prescindere dal loro spessore criminale e dai crimini loro in concreto ascritti, una delle priorità del mio impegno come Ministro della giustizia.
  Nel caso in esame, comunico che, secondo quanto riferito dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il 4 marzo 2014 il personale di polizia penitenziaria della casa di reclusione di Milano Opera segnalava ai sanitari dell'istituto che il detenuto Salvatore Riina appariva colto da malore.
  I medici visitavano prontamente il detenuto, trovandolo dispnoico e con cute disidratata a seguito di attacchi di vomito. Venivano pertanto praticate al Riina le prime cure urgenti e i sanitari richiedevano al direttore dell'istituto penitenziario un immediato ricovero del Riina presso l'ospedale San Paolo di Milano, ricovero accordato dal direttore ai sensi dell'ottavo comma dell'articolo 17 del decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000 (regolamento di esecuzione dell'ordinamento penitenziario).
  Il personale medico del nosocomio, dopo le visite e l'esecuzione degli accertamenti diagnostici presso il servizio di pronto soccorso, decideva di ricoverare il Riina in ospedale per ulteriori 24/48 ore al fine di sottoporlo a reidratazione e monitoraggio.
  Il Riina veniva pertanto ricoverato presso l'apposito «reparto di medicina protetta» dell'ospedale San Paolo, riservato ai detenuti sottoposti al regime speciale di cui all'articolo 41-
bis, secondo comma, dell'ordinamento penitenziario.
  Il 7 marzo 2014 il Riina veniva dimesso con la diagnosi di «episodio di probabile origine virale ad andamento autolimitante» e ricondotto presso la casa di reclusione di Milano Opera. Successivamente, come è stato riportato nei giorni scorsi dagli organi di informazione, il Riina è stato trasferito, per nuova assegnazione, presso gli istituti penitenziari di Parma, dove è attualmente detenuto.
  Sempre secondo quanto riferito dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, sia le traduzioni che il servizio di piantonamento in ospedale sono state espletate da un congruo numero di unità di personale di polizia penitenziaria appartenente al gruppo operativo mobile, mentre all'esterno della struttura sanitaria è stato predisposto un servizio di controllo anche con l'ausilio delle altre forze di polizia. Nell'occasione, è stato applicato un apposito protocollo di sicurezza in ragione del quale deve escludersi che il detenuto abbia avuto alcun contatto con persone diverse dal personale sanitario e penitenziario autorizzato. La direzione della casa di reclusione di Milano Opera ha assicurato che nel corso delle traduzioni e del ricovero non si è verificato alcun inconveniente. Il procuratore nazionale antimafia e le competenti procure distrettuali antimafia sono stati tempestivamente informati.
  Continuerò, in ogni caso, a seguire con la massima attenzione la detenzione del Riina anche sotto il profilo delle condizioni di salute, in attuazione dei principi di legge e nel concreto esercizio dei poteri e delle responsabilità a me affidati, quale Ministro della giustizia, nel pieno rispetto delle altrui competenze in materia sanitaria.

Il Ministro della giustiziaAndrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

criminalita' organizzata

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istituto ospedaliero

malattia