Legislatura: 17Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Primo firmatario: AIELLO FERDINANDO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/03/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/03/2014
RITIRATO IL 11/03/2014
CONCLUSO IL 11/03/2014
AIELLO. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute
. — Per sapere – premesso che:
in Calabria per oltre un quindicennio il ciclo integrato dei rifiuti è stato gestito da una struttura commissariale;
il 16 aprile 2014 è stata pubblicata sul bollettino ufficiale della regione Calabria la legge regionale 12 aprile 2013, n. 18, avente ad oggetto «Cessazione dello stato di emergenza nel settore rifiuti. Disciplina transitoria delle competenze regionali e strumenti operativi». In particolare, l'articolo 1 della legge regionale n. 18 del 2013 definisce le modalità di gestione della fase di transizione dal regime emergenziale al regime ordinario, nelle more dell'applicazione della disciplina in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica di cui al decreto-legge n. 138 del 2011;
il provvedimento di cui al punto precedente fa seguito all'ordinanza n. 57 del 14 marzo 2013 con cui il capo dipartimento della protezione civile, dopo sedici anni di gestione commissariale, ha definito le modalità per il passaggio di consegne dal commissario delegato per l'emergenza rifiuti alla regione in merito alle iniziative di coordinamento del servizio rifiuti in Calabria;
nonostante la «cessazione dello stato di emergenza» sancita per legge dalla regione Calabria la situazione dei rifiuti in Calabria è tale da determinare il continuo rinnovo della dichiarazione dello stato di emergenza, che ha finora prodotto scarsissimi risultati, a fronte di un autentico disastro economico ed ambientale;
in questi giorni l'emergenza rifiuti ha prodotto una quasi totale paralisi dell'attività di raccolta, tale da comportare la presenza di tonnellate di rifiuti in strade e piazze di molte città calabresi; gravissima è l'emergenza che riguarda la città di Cosenza dove il problema rifiuti si sta trasformando in vera e propria emergenza igienico-sanitaria al punto da spingere due consiglieri comunali della città, Roberto Sacco e Giovanni Cipparrone, a intraprende una forma di protesta estrema come lo sciopero della fame;
proprio per scongiurare il rischio di una emergenza sanitaria, il prefetto ha convocato i sindaci per individuare le soluzioni più adeguate a superare dette criticità;
tra i poteri esercitati dal dipartimento politiche per l'ambiente della regione Calabria, vi è anche quello di autorizzare, senza alcun pretrattamento, anche discariche private nate e autorizzate per svolgere altro tipo di attività e di accogliere altri tipi di rifiuti, creando notevolissimi disagi tra le popolazioni interessate, le quali hanno già minacciato proteste popolari per evitare che i loro territori siano ancora una volta quelli maggiormente penalizzati dalle scelte delle amministrazioni pubbliche;
contemporaneamente si è autorizzato lo stoccaggio di rifiuti solidi urbani presso aree non autorizzate, per le quali mancano i permessi sanitari e per le quali è evidente un pericolo per la salute pubblica; tali aree sono state segnalate nel comune di Celico (provincia di Cosenza) –:
quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, si intendano urgentemente mettere in atto per contribuire ad affrontare efficacemente l'attuale fase emergenziale nel ciclo dei rifiuti calabresi, e scongiurare i seri rischi per la salute pubblica legati alla presenza sul territorio di rifiuti. (4-03814)
EUROVOC :Calabria
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