ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03780

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 04/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/03/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/03/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03780
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Martedì 4 marzo 2014, seduta n. 182

   PRATAVIERA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
   sempre più spesso le notizie riportate dagli organi di stampa raccontano storie di famiglie in grave crisi economica ed emergenza abitativa;
   alcuni giornali locali del Veneto, in questi giorni hanno raccontato l'ennesima storia di dolore e disperazione vissuta da una delle tante famiglie che sono rimaste vittima della crisi economica che ha colpito il nostro Paese. Una donna, residente a Mirano (in provincia di Venezia), madre di due gemelli di nove mesi, in emergenza abitativa alle prese con uno sfratto imminente e senza prospettive lavorative per il futuro (la donna è impiegata part time per una ditta di pulizie, 2 ore al giorno per uno stipendio mensile di 250 euro, con un contratto di lavoro in scadenza) ha lanciato il suo grido di allarme facendo presagire che la condizione che sta vivendo se non trova una soluzione potrebbe portare ad un epilogo drammatico;
   questa storia è solo l'ultima di una serie di vicende identiche che mettono in mostra situazioni reali di grave emergenza dovute alla crisi economica;
   la perdurante crisi economica ha prodotto l'impoverimento di un'ampia parte della popolazione che non raggiunge «uno standard di vita minimamente accettabile» legato a un'alimentazione adeguata, a una situazione abitativa decente e ad altre spese basilari come quelle per la salute, i vestiti e i trasporti. Negli ultimi anni si è assistito, ad un incremento sempre crescente di tale fenomeno in segmenti della popolazione prima ritenuti immuni: il Nord – dove le persone in povertà assoluta sono aumentate dal 2,5 per cento (2005) al 6,4 per cento (2012) – e le famiglie con due figli (dal 4,7 per cento al 10 per cento);
   l'introduzione del federalismo fiscale, pur rappresentando un cambiamento epocale che segna finalmente una netta inversione di rotta in merito alle politiche sociali, nei fatti subisce un inspiegabile rallentamento nella sua effettiva applicazione;
   fermo è il convincimento che l'autonomia impositiva regionale e locale disegnata dalla nuova legge delega sul federalismo fiscale, diretta a superare la logica dei trasferimenti vincolati ad alto tasso di burocrazia e a basso tasso d'incidenza sullo sviluppo reale, apra una nuova stagione anche per le politiche fiscali e a tutela dei cittadini e della famiglia;
   una nuova autonomia regionale e locale guidata in base ai principi di coordinamento che sono elencati nella legge delega. Tra questi, quello del favor familiae: «individuazione di strumenti idonei a favorire la piena attuazione degli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione, con riguardo ai diritti e alla formazione della famiglia e all'adempimento dei relativi compiti»;
   si tratta di principi altamente innovativi che connotano questa riforma del federalismo fiscale nella direzione di un maggiore riconoscimento fiscale dei carichi familiari e quindi nella direzione di una maggiore attuazione di quel favor familiae che orienta dettato costituzionale;
   al fine, quindi, di contrastare la diffusa povertà, è necessario che si sviluppi una rete di interventi diretti a sostenere l'attività di welfare territoriale, facendo sì che il Governo metta a disposizione delle regioni e dei comuni maggiori risorse finanziarie da destinare alle politiche sociali, con l'obiettivo di sviluppare programmi ed interventi straordinari finalizzati ad una reale presa in carico dei cittadini e delle famiglie più bisognose;
   in un momento drammatico, come quello che il Paese sta vivendo è doveroso che il legislatore e il Governo siano capaci di tutelare quel sistema di garanzia che si fonda sul rispetto dei principi e valori che rappresentano il motore di un Paese civile. La politica di solidarietà deve essere inquadrata in un'azione ampia, finalizzata a garantire la coesione sociale come condizione stessa dello sviluppo –:
   quali iniziative il Governo intenda adottare, nel breve periodo, per far sì che le famiglie colpite dalla grave crisi economica che vivono particolari condizioni di emergenza sociale dovute alla personale condizione economica, abitativa, e occupazionale possano essere al centro di interventi mirati alla loro presa in carico e quali misure ed interventi strategici intenda adottare, nel lungo periodo, per rilanciare l'economia del Paese. (4-03780)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

crisi monetaria

recessione economica

politica fiscale

retribuzione mensile

condizione economica

contratto di lavoro