ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03760

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 181 del 27/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: ALLASIA STEFANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 27/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/02/2014
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 27/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 27/02/2014
Stato iter:
04/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2014
PISTELLI LAPO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/06/2014

CONCLUSO IL 04/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03760
presentato da
ALLASIA Stefano
testo di
Giovedì 27 febbraio 2014, seduta n. 181

   ALLASIA, MATTEO BRAGANTINI e ATTAGUILE. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   nella Repubblica Centrafricana è in atto una complessa crisi politico-militare che ha già determinato la scelta del Governo francese di intervenire con un contingente delle proprie Forze Armate allo scopo di ristabilirvi l'ordine e la convivenza civile;
   la grave instabilità e gli scontri armati che hanno contrassegnato la storia recente della Repubblica Centrafricana, in particolare dopo il colpo di Stato realizzato dai ribelli musulmani del Seleka, hanno altresì provocato una grave emergenza umanitaria, le cui dimensioni sono attestate dal fatto che circa un milione di persone — un quarto della popolazione del Paese — ha dovuto abbandonare la propria abitazione;
   in questo contesto difficile, operano dal lontano 1971 i religiosi dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, che hanno accolto rifugiati, sfollati e perseguitati politici presso le proprie sei missioni — situate a Baoro, Bouar Sant'Elia, Bossentelé, Bouar Yolé e Bozoumnel nel nord-ovest del Paese, oltre che nella capitale Bangui — spesso con al seguito numerosi bambini, salvati in questo modo dai sequestri e, talvolta, da una fine certa;
   il degrado delle condizioni di sicurezza nella Repubblica Centrafricana, dove agiscono ormai milizie di varia estrazione che combattono tra di loro e si accaniscono indistintamente contro la popolazione civile, pone tuttavia il problema di assicurare un'adeguata protezione alle missioni cattoliche dei Carmelitani Scalzi –:
   come il Governo intenda attivarsi presso le autorità della Repubblica Francese, al fine di ottenere un impegno del suo esecutivo nella difesa delle missioni cattoliche centrafricane ed in particolare di quelle gestite dai Carmelitani Scalzi, utilizzando allo scopo anche parte delle unità militari rischierate dalla Francia nel Paese centroafricano. (4-03760)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 giugno 2014
nell'allegato B della seduta n. 239
4-03760
presentata da
ALLASIA Stefano

  Risposta. — La complessa crisi politico-militare in atto nella Repubblica Centro-africana (RCA) con scenari di violenza ed emergenza umanitaria, ha dato avvio da parte della Francia all'operazione Sangaris (iniziata con l'arrivo il 5 dicembre a Bangui delle truppe francesi) a rinforzo della Mission internationale de soutien à la Centrafricaine (Misca).
  Ad oggi, tuttavia, le missioni Sangaris e Misca non sono in grado di controllare militarmente tutto il territorio della RCA; in base al mandato ricevuto ed alle forze a disposizione la loro presenza si limita ad aree ben delimitate in Bangui, aree limitrofe e corridoio umanitario Bangui-frontiera con il Camerun. Da parte italiana, finora, la cooperazione con Sangaris e Misca è stata buona e le segnalazioni di nostri religiosi in difficoltà in zone sotto il loro controllo, o comunque vicine, ne ha determinato interventi positivi.
  L'ambasciatore italiano competente sul Paese centrafricano ha invitato a più riprese i nostri religiosi che operano in zone fuori controllo a ripiegare su zone controllate, questi tuttavia comprensibilmente non hanno voluto lasciare i luoghi dove operavano e ciò li espone inevitabilmente a gravi rischi.
  Il contributo italiano alla missione
European Union Force (EUFOR) RCA consentirà di liberare risorse militari francesi finora dislocate all'aeroporto di Bangui, favorendone il dispiegamento in altre aree del Paese. Questo porterebbe in principio a rafforzare il dispositivo di protezione in zone dove siano presenti comunità a rischio di attacchi a sfondo etnico o criminali, quali le missioni cattoliche, come illustrato di recente dai Ministri degli affari esteri e della difesa in sede parlamentare.
  Il Ministero degli affari esteri, attraverso L'unità di crisi, intrattiene costanti contatti con gli omologhi francesi che nel corso delle scorse settimane hanno permesso l'invia di pattuglie di militari francesi nonché della forza di pace dell'Unione africana a protezione di ospedali e luoghi di culto dove sono presenti nostri connazionali (ad esempio all'ospedale di Bimbo, quartiere periferico della capitale).
  Tra Roma e Parigi vengono scambiate regolarmente liste di connazionali residenti in RCA, inseriti nel sistema di maglie del piano di emergenza francese. Vengono regolarmente inviati SMS di allerta ai nostri connazionali in raccordo con l'ambasciata francese a Bangui.
  La Farnesina continuerà a contattare sistematicamente i religiosi che operano in zone non controllate da francesi o militari ONU, tornando ad avvertirli circa i rischi della loro permanenza in potenziali aree di conflitto non salvaguardate.
  Da ultimo giova sottolineare che la nostra ambasciata a Parigi, opportunamente sensibilizzata, non mancherà di continuare ad attirare l'attenzione degli interlocutori francesi, nei frequenti contatti con i Ministeri degli affari esteri e della difesa, sull'esigenza di tutela delle missioni cattoliche nella RCA, in particolare per quanto attiene ai religiosi di cittadinanza italiana.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteriLapo Pistelli.

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