ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03704

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 178 del 24/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 24/02/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/04/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03704
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Lunedì 24 febbraio 2014, seduta n. 178

   SCOTTO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 61, comma 23, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008, ha istituito il Fondo unico di giustizia (Fug) per ricevere le somme di denaro e gli altri proventi relativi a titoli a portatore, crediti pecuniari, conti correnti, libretti di deposito, ed ogni altra attività finanziaria a contenuto monetario o patrimoniale sequestrati e/o confiscati nell'ambito di procedimenti penali, dell'applicazione di misure di prevenzione o di irrogazione di sanzioni amministrative;
   confluiscono nel Fondo unico di giustizia anche somme sequestrate dall'Agenzia delle dogane e dalla Guardia di finanza nell'ambito delle attività di controllo sul denaro contante in entrata e in uscita dai confini comunitari, i depositi giacenti da 5 anni presso Poste e banche nell'ambito dei processi civili e non reclamati e le somme che, al termine delle procedure fallimentari, non sono state riscosse dai creditori;
   il Fondo unico di giustizia è gestito da circa 6 anni da Equitalia Giustizia spa;
   nonostante l'enorme rilevanza delle somme di cui parliamo, molti addetti ai lavori ignorano la reale consistenza del Fondo;
   una gestione burocratica eccessiva ha comportato per molti l'impossibilità di visionare una precisa rendicontazione del flusso finanziario in esame;
   la società Equitalia Giustizia spa, che gestisce il fondo, ha costantemente prodotto perdite, con l'unica eccezione del bilancio 2012;
   basti pensare, ad esempio, alla voce di bilancio relativa ai Servizi Ict, ovvero legati alla tecnologia dell'informazione e della comunicazione, salita come spesa nel 2011 a 683.235 euro dai 395.473 dell'anno precedente, o anche la voce relativa alle spese per il personale distaccato, passata nello stesso anno a 863.035 euro dai 750.000 precedenti;
   sempre nello stesso anno (il 2011) sono aumentate le spese per il capitolo relativo alla locazione per uso ufficio (lievitata da 319.195 euro a 579.463 euro) e quelle per il capitolo relativo agli altri costi connessi al personale (da 175.556 euro a 254.360 euro);
   non appare chiaro il tipo di ritorno ed utile per la collettività garantito da tale gestione finanziaria delle liquidità sottratte alla criminalità organizzata;
   queste liquidità, infatti, dovrebbero da sole fruttare interessi, che potrebbero essere poi ripartiti tra forze dell'ordine ed uffici giudiziari, così da migliorare il funzionamento del sistema giustizia, oppure utilizzati per consentire un utilizzo intelligente e produttivo dei beni confiscati;
   il rendimento del Fondo, invece, è stato solo dello 0,10 per cento, tale in pratica da pareggiare le spese con gli utili;
   nel 2010, ad esempio, il Ministero della giustizia ha versato ad Equitalia Giustizia spa circa 5.456.000 euro, generando utili netti finanziari per 884.000 euro circa, ma Equitalia Giustizia ha investito nello stesso anno risorse per complessivi 840.074.338 euro, per cui la gestione del Fondo per lo Stato è stata fallimentare, producendo di fatto un utile netto finanziario dello 0,10 per cento, drammaticamente prossimo allo zero;
   lo Stato ha donato a fondo perduto ad Equitalia Giustizia, in fase costitutiva, l'intero suo capitale sociale, di dieci milioni di euro;
   il massimo rendimento atteso di Equitalia Giustizia dalla gestione del Fug, ovvero l'utile netto annuo che ne potrebbe ricavare, è dato esclusivamente dal compenso che ottiene dallo Stato sull'utile lordo finanziario prodotto;
   nell'anno 2010 è stato il 5 per cento su 6 milioni di euro ottenuti nello stesso anno quali rendimenti lordi finanziari;
   il recupero del capitale iniziale investito è, di questo passo, per Equitalia Giustizia di oltre 30 anni;
   i fatti narrati sono riportati anche nell'articolo pubblicato il 5 novembre 2013 da Il Mattino con il titolo «Troppa burocrazia, si utilizzino quei soldi subito», nell'articolo intitolato «Spese record con i fondi dei beni confiscati» pubblicato da Il Mattino il 5 novembre 2013, nell'articolo del 5 novembre 2013 dal titolo «Mafia, il flop del denaro sequestrato ai boss: “divorato” dalla burocrazia» pubblicato da Il Mattino e nell'articolo pubblicato da Il Mattino il 7 novembre 2013 con il titolo «Non sprecare beni e fondi tolti alla mafia» –:
   quali misure abbiano, per quanto di competenza, già preso in merito;
   se non ritengano di dover operare immediatamente al fine di rendere maggiormente trasparente la gestione del Fondo unico di giustizia;
   se non sia opportuno investire le somme in questione per la gestione delle aziende confiscate, così da non acuire la crisi sopportata da centinaia di famiglie private da qualsivoglia fonte di reddito, e, anche alla luce delle disposizioni di cui al decreto-legge n. 136 del 2013, per le bonifiche ambientali nei territori campani devastati dalle attività della criminalità organizzata. (4-03704)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

confisca di beni

criminalita' organizzata

formalita' amministrativa