ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03688

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 178 del 24/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03688
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Lunedì 24 febbraio 2014, seduta n. 178

   SORIAL. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   anche oggi, 13 febbraio 2014, è stata sfiorata la tragedia in una scuola a causa del crollo di un soffitto in un'aula che ha causato il ferimento di tre alunni, colpiti dai calcinacci e dall'intonaco;
   l'episodio è avvenuto nella scuola statale «Marinella Bragaglia», ma ricorda ormai molti, troppi fatti simili avvenuti in altre scuole italiane che, da luogo di formazione, si stanno trasformando in potenziali pericoli: nel corso del 2013 sono state sfiorate 29 tragedie a causa di crolli di diversa entità;
   gli istituti scolastici sono edifici trascurati, troppo spesso privi delle garanzie sulla sicurezza tanto da mettere a rischio l'incolumità degli studenti che le frequentano: il 40 per cento delle strutture è privo del certificato di agibilità, il 37 per cento necessita di interventi di manutenzione urgente e il 60 per cento non ha il certificato di prevenzione incendi, come emerso dal Rapporto «Ecosistema scuola» 2013, elaborato da Legambiente, indagine che ha preso in considerazione la qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell'infanzia primaria e secondaria di primo grado di 94 capoluoghi di provincia;
   sempre secondo il Rapporto di Legambiente, tranne le eccezioni di Trento, Prato e Piacenza, circa il 62 per cento dei 5.301 edifici analizzati, è stato costruito prima del 1974, mentre solo il 4,8 per cento è stato costruito tra il 2001 e il 2002 e appena lo 0,6 per cento risulta edificato con criteri di bioedilizia;
   in un Paese notoriamente a rischio sismico, inoltre, appena il 9 per cento delle scuole è stato costruito con criteri antisismici: la verifica di vulnerabilità sismica è stata realizzata solo sul 27 per cento degli edifici, mentre nei comuni che si trovano in aree a rischio sismico e idrogeologo, solo il 21 per cento gli edifici ha compiuto la verifica di tenuta delle strutture;
   per quanto riguarda l'attenzione all'inquinamento, c’è una diminuzione dei comuni impegnati nell'effettuare i controlli relativi all'amianto negli edifici scolastici, anche se aumentano, invece, i casi certificati di amianto (10,5 per cento) e quelli sospetti (3,1 per cento). Problemi di monitoraggio si riscontrano anche per le fonti d'inquinamento ambientale esterne come elettrodotti, emittenti radio televisive, antenne dei cellulari;
   l’«XI Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici» di Cittadinanzattiva, analizzando 165 istituti in 18 regioni, ha rilevato la presenza anche di altri problemi delle scuole: dalla scarsa igiene dei bagni, alla presenza di barriere architettoniche, fino al sovraffollamento delle aule, e in più di un terzo dei casi (39 per cento) arredi non a norma, inadeguati, ad esempio, all'altezza degli alunni;
   secondo questo studio, l'84 per cento delle scuole avrebbe richiesto dei lavori di mantenimento, ma nel 21 per cento dei casi l'ente interessato ha risposto con estremo ritardo, mentre il 34 per cento degli istituti ha sollecitato degli interventi strutturali, che richiedono più soldi e tempo, ma solo in un caso su quattro dall'ente proprietario c’è stata una risposta tempestiva e nel 14 per cento dei casi non è stato preso nessun provvedimento;
   una classe su 5 ha più di 25 alunni, dunque non è adeguata alla normativa antincendio, e pur applicando l'articolo 64 del decreto-legge n.112 del 2008, che ha innalzato il limite di alunni per classe, sono state riscontrate 47 classi fuorilegge;
   i dati sono allarmanti anche per i 207.244 ragazzi disabili che quest'anno frequenteranno gli istituti italiani perché il 44 per cento delle aule non ha banchi adatti per una persona in carrozzina e, nel 57 per cento dei casi, non ci sono in aula attrezzature didattiche o tecnologiche per facilitare la partecipazione alle lezioni;
   negli edifici scolastici anche la palestra non gode di un buono stato di salute: il 28 per cento delle scuole non ne possiede una all'interno dell'edificio e, se presente, nel 19 per cento dei casi vi si trovano distacchi di intonaco, muffe ed infiltrazioni (24 per cento), barriere architettoniche (18 per cento) fonti di pericolo (23 per cento), nell'8 per cento dei casi non vi è attrezzatura e quasi una su due (44 per cento) è priva di cassetta di pronto soccorso; tutto questo nonostante l'Organizzazione mondiale della sanità sottolinei da anni la grande importanza dell'attività fisica nell'età della crescita, che contribuisce allo sviluppo di tessuti muscolo scheletrici, del sistema cardiovascolare ed endocrino-metabolico, favorisce il mantenimento del peso ideale e mette «al riparo» dall'eventuale propensione a disturbi come ansia e depressione;
   sembra ancora lunga l'attesa di un'anagrafe-scolastica fondamentale per gestire agilmente e in modo mirato i fondi da destinare alla ristrutturazione degli edifici;
   quest'anno le famiglie italiane hanno dovuto elargire circa 390 milioni di euro sotto forma di contributo volontario o donazione di materiali e beni per supportare la scuola italiana;
   l'urgenza di intervenire con un piano di riqualificazione per gran parte del patrimonio esistente, prevedendo un piano nazionale per l'edilizia scolastica che metta in sicurezza ed innovi l'intero patrimonio scolastico, è strettamente legata anche alla necessità di avere strutture adeguate alle nuove esigenze didattiche, in considerazione del fatto che se il profilo della sicurezza è da considerarsi oltremodo preoccupante e impone interventi urgenti, va anche considerato che tutte le indagini internazionali sul rendimento degli studi confermano la centralità e la decisiva influenza positiva esercitata dalla confortevole e adeguata organizzazione degli spazi scolastici sull'efficacia dell'attività didattica e sui livelli di apprendimento;
   il problema non riguarda solo la manutenzione straordinaria: gli enti locali non hanno più i fondi neanche per quella ordinaria: gli enti locali si ritrovano spesso nell'impossibilità di fronteggiare eventi improvvisi o guasti che seppure di piccola entità, diventano rischiosi per l'incolumità della comunità scolastica, sono infatti ben il 56 per cento del totale gli edifici che negli ultimi 5 anni non hanno goduto di nessun tipo di intervento;
   la Rete studenti, dopo l'incidente di questa mattina, ribadisce l'urgenza di interventi sull'edilizia scolastica dicendo che: «nel nostro paese più di una scuola su due non è a norma. È uno scandalo, un’ emergenza nazionale. Anche questa volta abbiamo sfiorato la tragedia. Troppo spesso sentiamo notizie come questa, e non siamo più disposti ad aspettare l'ennesima tragedia. Lo diciamo da anni: non si può avere paura di andare a scuola. Deve essere completata l'anagrafe nazionale degli istituti scolastici, così da avere un quadro chiaro e rimettere in sesto gli edifici che non sono a norma. Non si può più attendere» –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della penosa situazione degli istituti scolastici esposta in premessa e quali iniziative, anche di carattere normativo, intendano intraprendere affinché siano realizzati gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle scuole per evitare sia i disagi che i pericoli connessi alla permanenza in ambienti degradati e fatiscenti, e garantire dunque l'incolumità fisica della comunità scolastica;
   se non si intenda assumere il tema dell'edilizia scolastica tra le priorità del Governo, visto che l’«ambiente scuola», anche nella sua struttura edilizia è quello che determina il clima pedagogico necessario alla crescita equilibrata e responsabile degli studenti, e stabilire e attuare un piano nazionale per mettere in sicurezza gli edifici, individuando le risorse necessarie sulla base delle necessità rilevate dagli enti locali;
   se non si intenda infine aprire un'indagine conoscitiva sullo stato del patrimonio dell'edilizia scolastica del Paese tenendo conto delle norme vigenti sulla sicurezza e sul diritto allo studio al fine di avere un quadro nazionale certo della situazione, per rivedere con urgenza la legge stessa e procedere ad una grande operazione di riqualificazione e recupero del patrimonio scolastico italiano. (4-03688)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sicurezza pubblica

istituto di istruzione

ambiente scolastico

norma di sicurezza

protezione dell'ambiente

sisma