ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03580

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 172 del 12/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: PRATAVIERA EMANUELE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 12/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 12/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03580
presentato da
PRATAVIERA Emanuele
testo di
Mercoledì 12 febbraio 2014, seduta n. 172

   PRATAVIERA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   a Venezia il comune ha pensato di dotare gli asili nido della città lagunare di quarantasei fiabe «per bambini», a sfondo gay, regolarmente acquistate per diecimila euro e distribuite in migliaia di volumi;
   si tratta di storie in cui compaiono nuclei familiari con due madri, con due padri e simili; c’è ad esempio quella intitolata «E con Tango siamo in tre», dove due pinguini maschi covano un uovo;
   l'iniziativa ha raccolto pesanti critiche: è il caso di Tiziana Agostini, assessore comunale alle politiche educative, secondo la quale: «Non è assolutamente possibile che i materiali arrivino direttamente nelle mani di piccoli e piccolissimi senza una adeguata valutazione dei tecnici e del personale competente... I bambini non devono mai essere usati come bandiera politica. E bisogna sempre tener conto delle varie sensibilità della nostra società. Le educatrici sono preparate per affrontare i problemi quando si pongono: i corsi di aggiornamento su questi temi li ha organizzati questo assessorato, ma ritengo inutile porre problemi quando non ce ne sono»;
   ad avere questa idea è stata Camilla Seibezzi, delegata del sindaco per le politiche contro le discriminazioni, anche se lo stesso ne ha sconfessato l'operato, infastidito dal clamore generato, la delegata è la stessa persona che, qualche tempo fa, aveva proposto l'abolizione dei termini «mamma» e «papà» dai documenti ufficiali, per sostituirli con i termini freddi e innaturali «genitore 1» e «genitore 2»;
   questi libri sono diventati ormai un caso politico che divide la maggioranza; la lista «In Comune» difende l'operato della Seibezzi, il Pd difende il progetto nel merito, ma non dei modi, l'Udc chiede al sindaco di ritirarle la delega;
   quello che viene spacciato come un passo importante contro l'omofobia (ma che ad avviso dell'interrogante è una violenza contro natura fin dalla più tenera età), potrebbe diventare operativo già da subito, e i piccoli degli asili nido di Venezia potrebbero crescere ritenendo che la forma naturale di famiglia sia quella omosessuale, sulla base di quella che all'interrogante appare una dittatura culturale vigente nel nostro Paese;
   queste sconsiderate iniziative genereranno nei piccolissimi lettori distorsioni pesanti circa la sessualità e le funzioni materne e paterne; certi argomenti, in futuro, inevitabilmente si presenteranno all'attenzione dei ragazzi, ma ciò dovrà avvenire nel tempo e nel modo adeguati, se affrontati troppo in anticipo, i bambini verrebbero a perdere le poche certezze e i pochi riferimenti che hanno ancora;
   l'intento sbandierato dalla sinistra più radicale è quello di combattere l'omofobia attraverso le favole, già a partire dall'asilo nido, ma la realtà è l'indottrinamento omosex fin dall'età più tenera;
   è inammissibile che sia il singolo amministratore a decidere i libri da mandare alle scuole. Guai se la politica fa educazione, spaventa che una sola persona decida cosa far leggere;
   è da censurare pesantemente l'operato della delegata del sindaco di Venezia e sarebbe, secondo l'interrogante opportuna una sua immediata rimozione dall'incarico fiduciariamente affidatole e che non rispetta più i criteri della delega e anzi va ben oltre la stessa –:
   di quali elementi disponga sulla vicenda di cui in premessa e come sia stato possibile che questo materiale sia arrivato nelle mani degli insegnanti senza condivisione dei consigli di classe, d'istituto, del collegio docenti e del dirigente scolastico considerato che argomenti extracurricolari come l'educazione sessuale e altro vanno condivisi e autorizzati in primis dai genitori. (4-03580)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VENEZIA,VENEZIA - Prov,VENETO

EUROVOC :

politica sanitaria

amministrazione scolastica

educazione sessuale

organizzazione scolastica

fanciullo