ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03548

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 171 del 11/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 11/02/2014
Stato iter:
03/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/06/2014
FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/06/2014

CONCLUSO IL 03/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03548
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171

   RIZZETTO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   si apprende dal Messaggero Veneto del 9 febbraio 2014 che il Coordinamento provinciale delle associazioni dei disabili, con una lettera al Ministro Massimo Bray, denuncia la condotta di Giulia Picchione, soprintendente per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, per non aver adottato alcun intervento per lo sviluppo del progetto di realizzazione di una nuova rampa, indispensabile per consentire l'accessibilità ai disabili al plateatico di piazza San Giacomo, la piazza più importante di Udine;
   è dal 2012 che, il comitato, che rappresenta gli interessi delle principali associazioni di persone con disabilità della provincia di Udine e che fa parte della consulta regionale delle associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie Fvg Onlus, collabora con gli assessori comunali competenti in tema di accessibilità e lavori pubblici, nonché con i relativi tecnici per trovare una soluzione al dislivello, rappresentato da pochi gradini, che rialza la parte centrale di piazza San Giacomo al centro di Udine, in una zona interamente pedonale;
   la collaborazione del comitato con l'amministrazione comunale ha portato alla redazione di ben tre diversi progetti per la realizzazione della rampa, che renderebbe possibile l'accesso a tutti i cittadini, anziani, bambini e persone con disabilità, al plateatico della piazza;
   detti progetti, di cui il primo è del marzo 2012 e l'ultimo del maggio 2013, sono stati poi modificati rispetto alle osservazioni e indicazioni ricevute in forma non ufficiale da soggetti vicini agli uffici della Soprintendenza, al fine di presentare una soluzione definitiva e risolutoria;
   tuttavia, la soprintendente per i beni architettonici e ambientali del Friuli Venezia Giulia, a quanto consta all'interrogante, non si è concretamente attivata per risolvere tale rilevante questione, né ha provveduto a trasmettere un formale e motivato riscontro alle proposte avanzate;
   pertanto, ad oggi, non si è a conoscenza di quali siano le ragioni che hanno determinato tale disinteresse sotto il profilo tecnico nonché umano ed etico della problematica;
   appare, dunque, all'interrogante che la condotta della soprintendente Giulia Picchione, sia in contrasto con le norme nazionali che obbligano le pubbliche amministrazioni a fornire risposte chiare in tempi definiti, affinché il richiedente possa avere un riscontro univoco e motivato, per consentirgli di presentare e modificare le proprie istanze in modo conforme alle direttive dell'amministrazione –:
   se e quali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato affinché si proceda all'adozione di un progetto che consenta l'accesso ai disabili nonché a tutti cittadini, bambini ed anziani, al plateatico di piazza San Giacomo poiché detto accesso, ad oggi, non è reso possibile a causa della presenza di un dislivello che rialza la parte centrale della piazza, come esposto in premessa;
   se e quali iniziative si intendano intraprendere nei confronti di Giulia Picchione, in qualità di soprintendente per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, la cui condotta, nel caso di specie, appare all'interrogante negligente e non conforme alle norme nazionali in materia, come messo in evidenza in premessa. (4-03548)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 3 giugno 2014
nell'allegato B della seduta n. 238
4-03548
presentata da
RIZZETTO Walter

  Risposta. — Preliminarmente, occorre sottolineare che il tema dell'accessibilità ai beni del patrimonio culturale e della compatibilità fra accessibilità e tutela è considerato da questo Ministero della massima rilevanza e costituisce un impegno prioritario. Ne è conferma la destinazione di una notevole percentuale di fondi (purtroppo limitati) di cui dispone la direzione generale per la valorizzazione proprio ai progetti per l'accessibilità, definiti d'intesa con le soprintendenze territoriali.
  Al riguardo, si può ricordare, per il suo carattere rappresentativo e l'ingente onere finanziario, il recentissimo progetto per un ascensore vetrato nel castello di Miramare a Trieste.
  Quanto alla specifica vicenda segnalata dall'interrogante, in primo luogo si precisa che non risulta essere stato presentato alla competente soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia alcun progetto, da parte del comitato dell'associazione persone disabili della provincia di Udine, per «la realizzazione di una nuova rampa che permetta alle persone disabili di accedere senza aiuti al plateatico» di piazza San Giacomo a Udine.
  D'altro canto, appare opportuno chiarire che il soggetto titolato a chiedere qualsiasi autorizzazione su intervento ricadente su suolo demaniale comunale, quale è quello di piazza San Giacomo, è, ai sensi del decreto legislativo 42 del 2004, l'amministrazione comunale di Udine.
  Quest'ultima, in data 24 maggio 2013, ha effettivamente presentato alla citata soprintendenza una richiesta per «lavori di realizzazione rampa d'accesso ai disabili sul plateatico della piazza Matteotti (San Giacomo)».
  L'istruttoria condotta dalla citata soprintendenza ha, tuttavia, evidenziato che i lavori prospettati, per come erano stati progettati, non risultavano ammissibili in relazione al valore culturale della piazza storica, vincolata sia ai sensi di specifico decreto di vincolo del 27 agosto 1956, per quanto riguarda tutte le abitazioni che vi prospettano, sia
ope legis, ai sensi dell'articolo 10, comma 4, lettera g), del decreto legislativo 42 del 2004.
  Con nota del 27 giugno 2013, nei termini previsti dalla legge, la soprintendenza, pertanto, ha comunicato al comune le motivazioni della mancata approvazione del progetto, invitandolo a rivedere la soluzione denegata.
  Dal giugno 2013, nonostante i diversi incontri tenutisi in soprintendenza con il dirigente del servizio viabilità e sport del comune e con l'assessore competente, non è pervenuta alcuna nuova richiesta da parte dell'amministrazione comunale, unico soggetto titolato a richiedere l'autorizzazione, come chiarito sopra.
  Premesso quanto sopra, si rappresenta che la citata soprintendenza e gli altri uffici territoriali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo hanno offerto la loro più ampia collaborazione al comune di Udine, al fine di individuare la soluzione progettuale più idonea a garantire la tutela del bene culturale e, al contempo, a superare le barriere architettoniche esistenti.
  Infine, si precisa che la competente soprintendenza, in relazione all'articolo di stampa apparso sul Messaggero Veneto del 9 febbraio 2014, menzionato dall'interrogante quale fonte di informazioni in merito alla vicenda oggetto dell'interrogazione, ha richiesto ed ottenuto la possibilità di svolgere il proprio diritto di replica, mediante pubblicazione di chiarimenti avvenuta sul medesimo quotidiano in data 22 febbraio 2014.

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismoDario Franceschini.

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