ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03547

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 171 del 11/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 11/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/02/2014
Stato iter:
21/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/03/2016

CONCLUSO IL 21/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03547
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171

   GRIMOLDI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   da due anni, e sempre con maggiore insistenza, si avverte un cattivo odore, di materiale plastico bruciato, in località Pagliarese e in località Corsalone, nel comune di Chiusi della Verna ed in località Terrossola nel comune di Bibbiena;
   già numerosi cittadini hanno segnalato il problema all'amministrazione comunale senza, ad oggi, ottenere alcun risultato di miglioramento, anzi il cattivo odore si fa sempre più frequente durante tutto l'arco della giornata;
   ultimamente il cattivo odore è aumentato sino a livelli insopportabili e interessa e degrada l'intera zona; numerose persone, abitanti nelle zone limitrofe all'area industrializzata di Corsalone, lamentano disagi sempre più pressanti, anche perché i cattivi odori fanno preoccupare i cittadini per la propria salute;
   da quanto si legge sulla stampa (Arezzo oggi del 10 febbraio 2014), nella risposta ad una interrogazione a livello regionale, «la presunta origine della problematica dei cattivi odori al Corsalone sarebbe da ricondurre alle emissioni in atmosfera provenienti dalla ditta Air Beton, ma le maleodoranze possono essere frutto anche di altri contributi emissivi per i quali sono state previste ulteriori indagini (...) è stato verificato che all'origine delle maleodoranze vi sono gli sfiati di depressurizzazione delle autoclavi in uso presso questa impresa dove vengono utilizzate alcune tipologie di sostanze organiche con funzione di distaccanti. Attualmente gli sfiati delle autoclavi non sono campionabili perché sono considerati emissioni poco significative e pertanto i condotti di emissione non sono dotati di prese per il campionamento»;
   nella scorsa legislatura, il 14 novembre 2012 è stata presentata l'interrogazione 4-18548, di analogo contenuto, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore che non ha mai ricevuto risposta –:
   quali iniziative il Governo intenda porre in essere, anche promuovendo un sopralluogo da parte del Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente per del far sì che si svolgano quanto prima le necessarie verifiche, al fine della tutela dell'ambiente e della salute pubblica.
(4-03547)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 21 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 594
4-03547
presentata da
GRIMOLDI Paolo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame relativa alla problematica dei cattivi odori in località Pagliarese e in località Corsalone, nel comune di Chiusi della Verna ed in località Terrossola nel comune di Bibbiena, per quanto di competenza, si rappresenta quanto segue.
  Il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, già oggi, permette alle autorità competenti di introdurre, con atti, normativi o provvedimenti autorizzativi, specifiche prescrizioni concernenti limiti di concentrazione delle sostanze o modalità di esercizio degli impianti finalizzate a ridurre i fenomeni odorigeni.
  In particolare, tali prescrizioni possono essere previste, in termini generali, attraverso le normative regionali e, in relazione a ciascuno stabilimento, attraverso i relativi atti autorizzativi (autorizzazione alle emissioni in atmosfera oggi assorbita nell'autorizzazione unica ambientale), secondo gli articoli 271 e 272 del decreto legislativo n. 152 del 2006. Le normative regionali e gli atti autorizzativi sono legittimati in questo quadro a introdurre prescrizioni più severe di quelle statali contenute negli allegati alla parte quinta del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Tali prescrizioni possono essere inserite a maggior ragione nelle autorizzazioni integrate ambientali che devono assicurare, con riferimento a tutti gli impatti ambientali di uno stabilimento, un livello di tutela pari o superiore a quello previsto dalle singole normative ambientali di settore.
  Per quanto attiene al controllo sull'esercizio dell'impianto si evidenzia che le attività ordinarie di verifica competono per legge alle competenti autorità locali, le quali dispongono di una diretta conoscenza delle caratteristiche degli impianti presenti sul proprio territorio e delle caratteristiche ambientali della zona di insediamento.
  Ad ogni modo, questo dicastero si terrà informato dell'evolversi della situazione, anche al fine dell'eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali competenti.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CHIUSI DELLA VERNA,AREZZO - Prov,TOSCANA

EUROVOC :

inquinamento atmosferico

sanita' pubblica

protezione dell'ambiente